Qualcuno più volte ha parlato in questi anni di “luce in fondo al tunnel che s’intravede“. Lo ha dichiarato spudoratamente e non solo chi oggi è premier, ma chi lo è stato, chi ha ambìto a quella scomoda posizione.
Forse sarà anche vero ma ancora una volta è la Banca d’Italia (dopo l’Istat e il Censis relativamente ad altri dati macroeconomici) a confermare i timori di ogni persona di buonsenso. Ancora una volta è il nostro debito pubblico a stabilire record su record. Anche oggi.
Infatti secondo il supplemento allegato al Bollettino statistico nel mese di ottobre si è raggiunta quota 2.085.321 milioni di euro, rispetto ai 2.068.722 milioni di settembre e ai 2.016.042 milioni di ottobre 2012.
Ma non è soltanto questo, il fisco (come prevedibile quando si vuol aggirare la crisi economica imponendo nuove tasse e balzelli) avrebbe avrebbe avuto un gettito pari a 307,8 miliardi di euro contro i 309,3 dello stesso periodo (gennaio-ottobre) del 2012. Con un evidente decremento pari allo 0.46%.
Insomma la luce in fondo al tunnel forse ci sarà, ma il dubbio è che non si tratti di lampadina a risparmio energetico quanto invece di cerino quasi del tutto esaurito.