Adescato in chat e rapinato, due arresti

La vittima era alla ricerca di “emozioni” su una chat per single e conosce una donna 25 enne che sembra ben disposta a concederle, così l’uomo lo scorso 18 dicembre si reca all’appuntamento datole dalla prostituta, Ecaterina Farcasi, romena. Qui però è rapinato dalla donna e dal compagno di lei, Viorel Dinu, di 32 anni. I due sotto la minaccia di un coltello

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Giorgio Napolitano a Catania città assente, visita “curiosa”

Di Salvo Barbagallo Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è a Catania da ieri sera martedì e stamane alle ore 10 sarà accolto al Comune dal sindaco Enzo Bianco. È una visita che presenta aspetti curiosi, questa del capo dello Stato nel capoluogo etneo, sembra quasi una visita privata, nel senso che – a quanto appare, almeno – la città non è stata adeguatamente preparata ad accogliere il personaggio più rappresentativo del nostro Paese. Catania si mostra assente, se si esclude la manifestazione di protesta preannunciata dai grillini

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La nostra casa, la nostra madre, la Sicilia

Di Guido Di Stefano Bellissima tra le belle  continuamente viene rivestita di stracci per celare le sue divine  forme e ricoperta di fango per deturpare le sue celestiali fattezze ed accecare la luce del suo sguardo; le sue morbide ammalianti chiome sono tagliate per sostituirle con viscidi repellenti serpenti: da tempo non si presenta più come l’ammaliatrice che “conquistata” conquistava gli invasori. Ed i rei sono sempre i maestri dell’apparire e non dell’essere: ingrati e limitati figli, di “ignoto lignaggio” e di “ignoto padrone” (o peggio

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Un anno di silenzio sulla chiusura della tratta ferroviaria Alcamo-Trapani Via Milo

Andare da Trapani a Palermo in treno è ormai quasi impossibile. Dal 25 febbraio dello scorso anno ad oggi la tratta ferroviaria che unisce Trapani ad Alcamo Via Milo chiusa per un cedimento strutturale della sede ferroviaria non è mai stata riaperta. Nonostante le proteste del Comitato dei Pendolari Siciliani e le varie interrogazioni parlamentari Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce per conto del Gruppo  Ferrovie dello Stato

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Papa Francesco. La carezza di un padre

Maria Di Lorenzo è una giornalista e una scrittrice, che da anni si occupa di saggistica di spiritualità. Le ricerche di Maria De Lorenzo sono sempre molto accurate ed evidenziano la capacità della scrittrice di entrare in stretta relazione con i personaggi che vengono presentati e con gli eventi che vengono narrati. Papa Francesco. La carezza di un padre è un libro esemplare, da questo punto di vista. Maria Di Lorenzo disegna il profilo biografico e spirituale di papa Francesco con tocco lieve

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Cose di Casa nostra: gli amici degli amici…

Di Guido Di Stefano L’Italia in generale e la Sicilia in particolare “nutrono in seno” esseri che gestiscono i “poteri”: quello politico (ai giorni nostri poco o nulla per mandato popolare) ed altri poteri (mai e niente affatto per mandato popolare). La discriminante tra i vari poteri è costituita (teoricamente ragionando) dai padroni: il popolo sovrano (noto e roba di Casa nostra) lo è per il potere veramente politico; per gli altri poteri invece lo sono entità “ignote” ai più e spesso non esattamente localizzate

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Nuovo Governo: tante parole in attesa delle cose concrete

Di Salvo Barbagallo Fino ad ora solo parole e pronunciamenti, ma d’altra parte non poteva essere diversamente: se ci fate caso il premier Matteo Renzi è in carica da poche ore, da pochi giorni, cosa si potrebbe pretendere in un lasso di tempo così breve? Ci vuole pazienza, sapere attendere. Purtroppo c’è un’Italia in attesa, ma non da ora, non dall’avvento “Renzi”: un’Italia che si affida ai miracoli perché altra speranza non appare all’orizzonte e lo scetticismo sul “cambiamento” all’improvviso è enorme, più che giustificato.

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Regione, cose di Casa nostra: acqua e polvere di scirocco…

Di Guido Di Stefano Regione Siciliana: Piove di continuo in Casa nostra, dentro non su. Decreti a catinelle regolarmente “targati” novembre – dicembre 2013: particolarmente prediletti i tardi giorni  del mese di dicembre dell’anno che fu; e tanti relativi al Bilancio che doveva essere e che ancora nei fatti vive. Trasparenza massima? Non ci pronunciamo. A volte abbiamo l’impressione di

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Il Paese ha un nuovo Governo. Pochi dubbi sul voto di fiducia…

Di Salvo Barbagallo Il voto di fiducia non preoccupa, si dà per scontato: l’Italia ha dunque un nuovo Governo con Matteo Renzi presidente del Consiglio che domenica 23  giurerà alle 11,30 al Quirinale con tutti i suoi 16 ministri, 8 donne e otto uomini. Renzi, dopo avere sciolto la riserva, ha presentato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano la”squadra” dei suoi ministri:

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Prendono in giro l’Italia Come ai tempi di Berlusconi

Di Salvo Barbagallo Il tempo non cambia nulla, i giornali stranieri beffeggiano chi ha rappresentato e chi vuole rappresentare l’Italia: colpa della politica o degli stessi italiani? Dimenticato (più o meno) Berlusconi, ora è la volta del premier incaricato Matteo Renzi. Nella sua edizione internazionale il “New York Times” con un montaggio grafico di William Rankin presenta al mondo intero l’ex sindaco di Firenze e segretario del PD (cioè l’italiano di turno che cerca di comporre un Governo per dare “serenità  e benessere” al Paese) come il paffuto e gioviale

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Cose di Casa nostra: le verità al 10%

Di Guido Di Stefano Nel vasto oceano dell’informazione vengono “buttate” gocce di scottanti e pressanti verità di fondamentale interesse per le comunità, per l’umanità tutta, per l’intero universo. Parafrasando possiamo dire “rarae guttae in gurgite vasto”. Fermiamoci comunque nelle nostre terre di Sicilia. A noi comuni cittadini, anzi semplici sudditi dei feudi locali e del centrale “impero” siculo, vengono lanciati tra i vortici delle informazioni e delle controinformazioni brandelli relativi a notizie, eventi, fatti, programmi (riservati)

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Iblis: Raffaele Lombardo condannato

Di Alfio Musarra L’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, è stato condannato a 6 anni e 8 mesi, a un anno di libertà vigilata, oltre che alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, dal gup di Catania Marina Rizza, nell’ambito del processo, svolto col rito abbreviato, e che lo vedeva imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto si scambio aggravato.

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Mafia: 6 anni e 8 mesi a Raffaele Lombardo

Questa la condanna per l’ex governatore della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. A breve aggiornamenti sulla notizia. L’ultima udienza del processo in rito abbreviato condizionato a carico di Raffaele Lombardo è iniziata puntualmente questa mattina, ex presidente della Regione Sicilia del processo per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Questa mattina la replica finale del prof. Guido Ziccone davanti al Gup Marina Rizza. Subito dopo il giudice si è ritirato in camera di consiglio per emettere in serata la sentenza. In aula come sempre, Raffaele Lombardo accompagnato dalla moglie.

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Cose di Casa nostra: gli dei sono tra noi!

Di Guido Di Stefano Ormai voliamo molto in alto, addirittura al di sopra di leggi, norme, regolamenti. Anzi, per essere precisi, coloro che “stanno sopra” non solo comandano noi piccoli sudditi ma sono riusciti a confinare lo spazio ed il tempo in un “unicum” per loro adimensionale: tutta l’isola e il suo tempo che (bene o male) fu, che (incerto) è, e che (improbabile) sarà sono lì perennemente davanti, plasmatori di un destino che non c’è. E davanti a loro hanno torto i nostri padri.

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Cose della Regione siciliana

Di Guido Di Stefano “Il troppo è come il mancante”, dicevano, a ragione, i nostri padri. Noi integriamo il detto affermando che il troppo può essere molto peggio del mancante: l’esposizione prolungata ad una luce abbacinante può determinare una cecità temporanea o addirittura definitiva. Per l’anno 2013 in “Tabella H, l’elenco con gli enti che si dividono 25 milioni” abbiamo tra gli altri letto (nell’ordine):

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La folle corsa verso Palazzo Chigi Non esageriamo. Pupi siamo…

Di Giovanni Percolla “Non esageriamo. Pupi siamo, caro signor Fifì! Lo spirito divino entra in noi e si fa pupo. Pupo io, pupo lei, pupi tutti. Dovrebbe bastare, santo Dio, esser nati pupi così per volontà divina. Nossignori! Ognuno poi si fa pupo per conto suo: quel pupo che può essere o che si crede d’essere. E allora cominciano le liti! Ogni pupo, signora mia, vuole essere rispettato, non tanto per quello che dentro di sé si crede,

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