Regione, cose di Casa nostra: “tanto rumore per nulla”

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Palazzo-dei-NormanniDi Guido Di Stefano

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“Nuove regole, nuovi bandi, nuovi elenchi, ferrei divieti di “questuare” bussando a più porte”:  questi ci sono sembrati i contenuti di tanti proclami scagliati contro tutti i “rii” del passato e spinti sulle ali di un “poderoso” vento foriero di legalità e risparmio fino ad accarezzare le più lontane e distratte orecchie. In sintesi: basta con gli ingiustificati privilegi onerosi a favore dei soliti favoriti illustri o meno. Stupende promesse, musica per le orecchie dei cittadini.

La gente sognò, sperò e disse: “Finalmente certuni la smetteranno di passare da una mammella all’altra della … mamma Regione! Ora c’è qualcuno che impedirà a tante boccucce voraci ed insaziabili di attaccarsi ad un capezzolo dopo l’altro ed allattare per un sorso o per un’intera poppata. Basta con questi “piangi e allatta”. Incredibile. Era ora!”

Sembrava anche di sentire i classici squilli di tromba in apertura ed in chiusura dei rivoluzionari annunzi.

Come non prestare fede a promesse di cotanto valore economico, morale, educativo: nuove regole, massima trasparenza, “summum ius”!

E poi così semplici da tradurre in pratica: un gioco da scolaretti!

Ma, si sa, gli scolaretti sono bravi se è un bravo insegnante (pardon Maestro) che spiega ed istruisce; uno che conosce  “i grandi numeri”, le teorie degli “universi paralleli”, i problemi a questi due insiemi connessi ed i problemi derivanti dai loro confronti ed intersezioni:   altrimenti  tutto diventa improvvisazione, casualità, confusione, caos, “opacità”.

Ci hanno educati ad accordare la massima fiducia ad ogni essere umano, confidando nella sua  volontà di bene, libertà, verità, giustizia, umanità: e così abbiamo “fiduciato” e con fiducia atteso.

Più grande è la fiducia maggiore è la delusione, sicché ci siamo sentiti traditi quando, scorrendo le righe, abbiamo riscontrato il ripetersi di nomi. Omonimie? Fossero pubblicati i codici fiscali in uno con le somme, come per i fornitori e le imprese in genere! Sarebbe facilissimo, con idoneo software, comparare tutte le liste dei “richiedenti” ed accertare l’eventuale frequenza sulle diverse “mammelle” di mamma Regione.

Abbiamo già scritto su alcune ricorrenze; ma avendone scoperte altre abbiamo pensato bene di riproporre un quadro allargato.

Nel tentativo di tabulare i “modesti” risultati indicheremo con una semplice lettera ogni “tetta”. Sia chiaro che i nostri non possono considerarsi risultati definitivi perché: 1) la nostra esposizione discende da un esame speditivo e quindi suscettibile di sviste (specialmente in meno); 2) non siamo certi di avere avuto in visione tutte le liste significative.

Quindi saranno:

X – tabella H, elenco degli enti che si dividono 25 milioni;

Y – elenco A, DDG 4322  del 31.12.2013 (Dip. Cultura e Identità sic.),  soggetti aventi priorità per il contributo ai sensi dell’art.128 della L.R. 12 maggio 2010, n. 11 e s.m.i.;

Z – elenco B, DDS 4322  del 31.12.2013 (Dip. Cultura e Identità sic.),  soggetti non aventi priorità per il contributo ai sensi dell’art.128 della L.R. 12 maggio 2010, n. 11 e s.m.i.;

S – elenco dei contributi concessi (XVI Legislatura anno 2013) – normativa di riferimento: regolamento speciale per la concessione di contributi per iniziative culturali reso esecutivo con DPA n. 471/2009;

T – soggetti ammessi – allegato A – DDG 1930 del 31 dicembre 2013 (Dip. Turismo e Spettacolo);

U – soggetti non ammessi – allegato B – DDG 1930 del 31 dicembre 2013 (Dip. Turismo e Spettacolo);

V – bonus concessi ai sensi della circolare 12609 del 23 maggio 2013 periodo ottobre dicembre 2013.

ELENCHI IN EURO

SOGGETTI

X

Y

Z

S

T

U

V

Fondazione Federico II

264.000

30.000

(p.1144)10.000   (p.2002)10.000

5.000

Fondazione (G)Whitaker

439.000

200.000

ISISC

45.000

18.000

Acc. Zelanti e Dafnici

97.000

28.950

ISSPE

124.000

14.000

F.museo Mandralisca – Cefalù

142.000

99.500 (F.Mandralisca Onlus)

St.teologico S.Paolo CT

97.000

18.500 (Fac.teo.  St.T.  San P.)

Centro Siciliano Sturzo

120.000 (CESS)

  10.500  (CISS ?)

c.r. Amnesty International – PA

32.000

11.400

Ente Autodromo di Pergusa

350.000

100.000 (Consorzio  Ente Autodromo di Pergusa)

Fondazione Brass Group

192.000

90.000 (Fondazione The Brass Group)

SEGE

97.000

2.000

Comune di Bagheria

65.000

(p.2321)2.500 (p.3392)2.000

Pensiamo che gli elenchi sono suscettibili di integrazioni qualitative e quantitative. In ogni caso giudicate voi.

Intanto ci chiediamo: quali sono le “regole”, chi deve verificare il rispetto delle regole, con quali mezzi e strumenti e, per finire, chi controlla i controllori. Diversamente ripiombiamo ai passati secoli tristi quando dopo una “grida” feroce ne veniva bandita (o urlata) un’altra più feroce ad esclusivo “terrore” degli umili rispettosi delle leggi e per l’ilarità degli “altri”, sempre più divertiti dal rumore degli araldi.

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