Regione. Bilancio, meglio tardi che mai

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crocettaDi Guido Di Stefano

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“Meglio tardi che mai” recita un vecchio adagio.

Noi abbiamo molte riserve in merito. Ci chiediamo sempre se l’atto emanato o l’azione promossa tardivamente non sia inficiata “ab ovo usque ad mala” (dall’inizio alla fine) dalla malafede (o altro) e se, altresì, all’atto della sua comparsa si possa fregiare dei crismi della limpidezza e della legittimità. E ci chiediamo altresì se il tardivo concepimento o ripensamento del relativo documento (in qualche caso si potrebbe parlare di tardiva resipiscenza) renda in qualche modo giustizia a quanti possono avere subito danni (a volte irreversibili) a causa dei “ritardi”.

Dubbi su dubbi ci assalgono continuamente e quindi  in questa occasione parleremo con voi dei  provvedimenti che ci sembrano tardivi  e di qualcuno che ci sembra “frazionato” (e non ne comprendiamo le motivazioni).

Attingiamo per l’occasione dal sito ufficiale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione Siciliana (pubblicazioni dei decreti dirigenziali dei giorni 12-13-14-15-16 gennaio c.a.) e dalla Gazzetta Ufficiale  della Regione Siciliana (GURS) Parte prima, n. 3, del 16.01.2015 e relativi Supplemento ordinario n. 1 (n. 2 d’ordine) e Supplemento ordinario n. 2 (n. 3  d’ordine).

Datato 14.01.2015 troviamo il D.R.G. n. 9 (pubblicato nel sito dipartimentale  il 15.01.2014) che sancisce una singolare variazione al bilancio per l’anno finanziario 2014 (ormai defunto): l’ISTITUZIONE DI UN NUOVO CAPITOLO D’ENTRATA con numero 3689. Si legge in esso infatti, tra l’altro,  “… Nello stato di previsione dell’entrata del bilancio della Regione Siciliana per l’esercizio finanziario 2014 e nella relativa ripartizione in capitoli di cui al citato decreto dell’Assessore per l’Economia n. 30 del 31 gennaio 2014 e successive modifiche e integrazioni, sono apportate le seguenti variazioni… “

Lodevoli ci sembrano (anche se forse un poco in ritardo): il D.R.G. n. 5 del 12.01.2015, con cui alcuni funzionari sono delegati a “trattare” con l’Agenzia del Demanio per trasferimentodei beni demaniali dallo Stato alla regione e con Agenzia nazionale per amministrazione e destinazione beni confiscati ecc.; il D.R.G. n. 6 del 12.01.2015 con cui si delega un funzionario ad effettuarevisite ispettive e sopralluoghi per i beni de Demanio e del Patrimonio immobiliare regionale; il D.R.G. n. 10 del 14.01.2015 (pubblicatoil 15.01.3015) con cui si delegano funzionari alla stipula atti afferenti diversi negozi giuridici.

Nel contesto generale rientrano nella normalità i più semplici decreti di variazione al bilancio 2014: il D.D.G. 100465 del 13.01.2015 che (revocando i D.V.B. nn. 100366 del 14.10.2014, 100368 del 14.10.2014, 100459 del 27.11.2014) rimette in movimento poco più di 550.000,00 Euro; il D.D. n. 17 del 16.01.2015 che (sempre con riferimento al 2014) sul capitolo n.  314132 genera una variazione di Euro 2.000.000,00; il D.R.G. n. 18 del 16.11.2015, che sembra occuparsi di variazioni per Euro 268.000,00 circa.

Un poco confusi ci lascia la GURS (Gazzetta ufficiale della Regione siciliana) Parte I, n. 3, del 16.01.2015.

Possiamo sorvolare su  tre decreti di variazione di bilancio (anno 2014) datati 04-21-24 novembre 2014, già apparsi nel sito dipartimentale.

Ma i supplementi ordinari ci hanno “confusi”.

Il primo di essi (numero d’ordine 2 su base annua) riporta tre leggi: la Legge 08 gennaio 2015, n. 1; la Legge 13 gennaio 2015, n. 2 e La legge 13.gennaio 2015, n. 3. E già qui non abbiamo capito: erano necessari due articoli, con grandi affinità, in due leggi diverse (così prossime) per la stessa categoria di lavoratori ? A voi gli articoli:

Legge n. 1 articolo 1 “Disposizioni in favore dei lavoratori appartenenti al bacino PIP – Emergenza Palermo- 1. Per le finalità di cui all’articolo 34, comma 4, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2014, la spesa di 2.000 migliaia di euro. Al relativo onere si provvede  mediante riduzione di pari importo della spesa autorizzata dall’articolo 21, comma 1, della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21.

  1. In relazione all’autorizzazione di spesa di cui al comma 1 è consentita l’assunzione di impegni entro 15 giorni dalla pubblicazione della presente legge.”

Legge n. 3 articolo 14: “Interventi in favore dei lavoratori appartenenti al bacino PIP – Emergenza Palermo

  1. Per le finalità di cui all’articolo 34, comma 4, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata, fino al 30 aprile 2015, la spesa di 9.000 migliaia di euro.
  2. Al relativo onere si provvede mediante riduzione di pari importo della spesa autorizzata, per l’anno 2015, dall’articolo 34, comma 3 ter, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5.”

Il secondo supplemento ordinario (n. 3 su base annua) anch’esso datato 16 gennaio 2015   trasporta tanti bei dati aggiornati a giugno 2014 contenuti in vari decreti regolarmente datati  08 settembre 2014 che si presentano con l’oggetto: “ Aggiornamento, alla data del 30 giugno 2014, dell’elenco delle strutture sanitarie istituzionalmente accreditate della provincia di .. omissis …”

Boh!

Eppure dall’alto piovono sempre esortazioni e richiami perché tutto avvenga in tempo reale e perché siano massime trasparenza e comparazione di atti e dati!

Forse un giorno capiremo …

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