Regione: prima si applica poi si pubblica sulla Gazzetta

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palazzo-orleans-400x215Di Guido Di Stefano

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  Regione Siciliana: prima si applica e poi si pubblica nella Gazzetta Ufficiale. Ci riferiamo sostanzialmente al Decreto assessoriale 16 gennaio 2015 (Assessorato dell’economia) che ha visto la luce nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana in data odierna 20 febbraio 2015: un bel malloppone  di oltre seicento pagine, di cui si era avuta notizia a suo tempo nel sito istituzionale dell’Assessorato dell’economia. Leggiamo in gazzetta, nel supplemento ordinario n. 1 alla G.U.R.S. n. 8 del 20 febbraio 2015  (supplemento al numero 8  d’ordine generale) l’intestazione del decreto: “DECRETO 16 gennaio 2015.- Ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al bilancio di previsione della Regione per l’anno finanziario 2015, di cui all’esercizio provvisorio autorizzato con legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3.”

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    Chissà perché noi eravamo convinti che un atto di tale importanza e portata dovesse andare in Gazzetta Ufficiale prima delle decine di sue applicazioni (variazioni di bilancio “in primis”) precedentemente riscontrate!

    Nella stessa gazzetta leggiamo la pubblicazione di sette decreti  di variazione bilancio così datati: 2 il 24 dicembre 2014, 4 il 30 dicembre 2014 ed uno il 16 gennaio 2015, tutti relativi a variazioni di bilancio per l’esercizio 2014 e precedentemente “visionati”nel sito istituzionale.

    Comunque entriamo ora nel sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione, periodo che va dal 16 al 20 febbraio di questo preoccupante 2015, soffermandoci sui decreti singolarmente più interessanti, sintetizzandone e cumulandone altri  e infine sorvolando su quanto è senza dubbio ordinaria amministrazione.

    Con il “DD . n.327 del 18/2/2015 “Anticipazione FSN 2015” capitoli 4219 – 215217 euro 325.199.910,00” veniamo a conoscenza di questa modesta variazione di bilancio (poco più di tre centinaia di milioni). Strano, veramente strano: i soldi per la sanità continuano ad arrivare ma i servizi calano.

    Il DD. N. 306 del 16 febbraio  2015  porta alla nostra attenzione solamente €  45.346.688,00 quali  “Riscossione del 70% Obiettivi di Piano 2013 capitolo 3666 Capo XI”; come risulta nel corpo del decreto (citiamo qualche passo) la soma che è stata “accreditata in data 30/7/2014” e che è stata “accertata, per l’esercizio finanziario 2013, al Capo XI – Cap. 3666 con dds n. 923 del 27/3/2014 è da intendersi riscossa e versata”.  Non sappiamo voi, ma noi ci sentiamo un poco confusi quando lo leggiamo.

   Poco sostanziosi sono i decreti di accertamento della settimana;  mentre quelli espressamente titolati come reiscrizioni in bilancio superano gli €  2.300.000,00.

    Come “riproduzione economie” superiamo gli Euro  3.100.000,00.

   Sempre di variazioni di bilancio si tratta. A tal proposito aggiungiamo che i decreti titolati  espressamente come variazione di bilancio e quelli non titolati (ma sempre nel genere) trattano complessivamente    più di €  8.382.000,00.

    Tenuto presente che siamo in esercizio provvisorio possiamo dire che il “nascituro” (bilancio per l’esercizio finanziario 2015) è molto vivace.

    Però confrontando tutte le somme con gli effetti reali  un atroce e sconfortante interrogativo ci ha investiti:  non sarà che a Palermo ci siano alcuni che odiano il popolo siciliano tanto da desiderarne il male o addirittura la perdizione?

    Ma no, sicuramente ci sbagliamo ed il nostro è un interrogativo infondato e assurdo.

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