Secondo noi i bilanci della Regione siciliana spaziano dai misteri ai prodigi. Succede di tutto: dalla nuova istituzione di capitoli (per lo più di entrata) agli accertamenti di entrata nel bilancio dell’anno precedente; dalle reiscrizioni (diciamo normali) alle robuste riproduzioni di economie; e per finire alle ormai rituali variazioni di bilancio in qualsiasi modo siano presentate negli “elenchi” giornalieri consultabili nel sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione alla voce Decreti dirigenziali.
Cosa ci ha riservato la settimana (lavorativa) dal 23 al 27 del corrente mese di marzo 2015?
Stupefacente è la ulteriore presenza (e siamo alla fine di marzo dell’anno 2015) di decreti con cui si istituiscono “nuovi” capitoli di entrata per l’esercizio finanziario dell’anno che fu e cioè il 2014:
- il DRG n. 643 del 23.03.2015 – con dedica “capitoli 4815 e 3466 accertamento entrate esercizio finanziario 2014 – Dip. Bilancio e Dip. Famiglia” ci informa che si è reso necessario (ora) l’istituzione di due nuovi capitoli e precisamente (come da dedica) il 4815 e il 3466;
- il DDG n. 660 del 24.03.2015 già nel titolo ci annuncia l’istituzione del nuovo capitolo 4705 sempre afferente le entrate del 2014 dovendo “affrontare” le assegnazioni dello stato nello spirito del D. Lgs. 267/2000.
Alla voce accertamenti riscontriamo il DDS n. 686 del 25.03.2015 con cui si accerta (“pro sanitate” nel passato esercizio finanziario 2014) al capitolo 1608 – capo 9 – intesa rep. 173 del 04.12.2014 la modesta somma di Euro 25.283.565,03.
Infine riferiamo brevemente sulle “mutazioni” (intendendosi per mutazioni tutte le modifiche a qualsiasi titolo) del bilancio anno 2015 così quantificali, salvo errori e omissioni:
- reiscrizioni (inevitabili) dell’ordine di Euro 14.000.000,00;
- riproduzione economie (dal passato) dell’ordine di Euro 57.000.000,00;
- variazioni (come tali) dell’ordine di Euro 23.000.000,00.
La situazione economica della Sicilia non è certo felice come dimostrano ampiamente le carte ufficiali; ma alle nostre preoccupazioni (manifestate da tempo) se ne è aggiunta ora un’altra (forse) ancora più grave: alcuni particolari delle pubblicazioni sembrano indicare che il personale lavora sotto stress. Così pare … o forse siamo troppo apprensivi.