di Guido Di Stefano
Il bilancio regionale è anemico e langue; ciò nonostante varia con una frequenza di tipo parossistico . I tagli sono stati finora e saranno “in eterno” lineari e non ponderati. Si chiedono e si impongono sacrifici a tutti o meglio a tutti i contribuenti facendo salve le (non) modeste esigenze dei tanti beati di turno “in poltrona” e per gli altri per i quali si prospetta l’attribuzione esclusiva di nuovi incarichi (per illuminata divina scelta) e l’allentamento dei cordoni della borsa (della spesa pubblica).
“Esuli pensieri” migrano nella nostra mente: vediamo la nostra Sicilia avvolta in una densa caligine che richiama un immobile, duraturo e uggioso “vespero” (non vespro); e abbiamo l’impressione che la nota espressione gattopardesca circa il cambiamento per il non cambiamento vada così riscritta e declamata: ”tutto cambia perché tutto sia peggio di prima”.
Dipendesse da noi (e fosse anche possibile) baratteremo tutto il nostro esecutivo regionale e relativi “staff” con Viktor Mihály Orbán con annessi esecutivo e staff vari. Anzi per convincere gli Ungheresi a cederlo aggiungeremmo un compenso di un paio di miliardi di Euro. Magari ci sbagliamo nelle valutazioni ma noi apprezziamo tanto la sua azione a servizio del suo popolo caratterizzata da “riservatezza”, efficacia, efficienza, economicità e “testa alta” (davanti a tutti i potenti).
Tutto ciò premesso torniamo subito al nostro sofferente bilancio.
Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana – Parte prima n. 14 del 3 aprile 2015 sono approdati finalmente alcuni decreti di variazione di bilancio “maturi”, già precedentemente visionati e commentati. Ve ne riparliamo elencandoli semplicemente c on un veloce accenno agli importi (alti quelli “sanitari”):
1) DECRETO 18 febbraio 2015. Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l’esercizio finanziario 2015. (Euro 325.199.910,00);
2) DECRETO 23 febbraio 2015. Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015 ( Euro 634.697,27);
3) DECRETO 2 marzo 2015. Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015 (Euro 4.500,00 – L. n. 138/2004);
4) DECRETO 2 marzo 2015.Variazioni al bilancio della Regione per l’eserciziofinanziario 2015 ( € 2.942,51 – L. n. 138/2004)
5) DECRETO 3 marzo 2015. Variazioni al bilancio della regione e al quadro delle previsioni di cassa per l’esercizio finanziario 2015 (€ 200.476.149,21)
6) DECRETO 10 marzo 2015. Variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2015 (€ 28.571,47).
Nel sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione in soli quattro giorni troviamo compattati ben 193 decreti vari, compresa l’ordinaria amministrazione, che qui omettiamo.
Dei restanti due sono particolarmente interessanti:
- il D.R.G. n. 706 del 30.03.2015 che da solo comporta una variazione al bilancio 2015 pari a Euro 20.556.484,64 per il Dipartimento lavoro;
- Il D.R.G. n 709 del 30.03.2015 che, per le finalità del progetto EQUIMEDEV ITALIA-TUNISIA 2007-2013, istituisce i nuovi capitoli 3691 (p.m.) in entrata e 147328 (sempre p.m.) in uscita. Per memoria o alla memoria?
Per il resto delle “mutazioni” vi esponiamo i totali, per una rapida lettura e memorizzazione degli ordini di grandezza.
Con le reiscrizioni si supera la somma di Euro 7.100.000,00.
Per le variazioni (comunque denominate e al netto di quelle già esposte) superiamo la somma di Euro 14.200.000 (circa il doppio delle reiscrizioni).
Stupefacenti i nostri pochi Euro: pochi e vivaci si muovono, si variano instancabili! Sarebbe divertente se non fossimo già sull’orlo del baratro.