La lista degli impresentabili

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black-listdi Luigi Asero

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All’antivigilia delle elezioni regionali la Commissione Antimafia tira fuori la lista dei nomi impresentabili. La lista però sarà resa pubblica soltanto venerdì e per ora sono trapelati soltanto quattro nomi, tutti candidati in Puglia. Mentre per la Campania si attenderà la giornata di venerdì, giusto poche ore prima del “silenzio elettorale”. La Commissione presieduta da Rosy Bindi assicura che non ci sono nomi di candidati del Pd né della Lega di Salvini, senza però aver certezza che non ce ne siano nelle liste collegate. 

Sembra che le carte giudiziarie, giunte con notevole ritardo, non hanno consentito alla Commissione di completare il lavoro relativo alla Campania e che per questo motivo la lista sarà resa pubblica soltanto venerdì, mentre per la regione Liguria non sarebbero emersi casi rientranti nelle previsioni di esclusione.

I quattro candidati pugliesi esclusi sarebbero

  • l’imprenditore Fabio Ladisa della lista «Popolari con Emiliano» che appoggia il candidato del Pd ed ex sindaco di Bari Michele Emiliano (rinviato a giudizio per furto aggravato, tentata estorsione (e altro), commessi nel 2011, con udienza fissata per il 3.12.2015);
  • Enzo Palmisano, medico, accusato per voto di scambio (anche se poi il procedimento era andato prescritto);
  • Massimiliano Oggiano, commercialista, della lista «Oltre» (per lui accuse attinenti al 416 bis e al voto di scambio con metodo mafioso, assolto in primo grado e in attesa dell’appello, la cui udienza è fissata per il 3 giugno 2015);
  • Giovanni Copertino, ufficiale del corpo Forestale in congedo, accusato di voto di scambio (anche se poi era stato tutto prescritto, contro tale sentenza pende la fase di appello ), consigliere regionale Udc è in lista invece con Poli-Bortone.

Apprendiamo con piacere la volontà di far “pulizia”, di far rispettare il codice etico dei partiti (o dei candidati presidenti di regione), di escludere alcuni reati dalla “presentabilità”. Eppure non comprendiamo una serie di altre scelte, fra cui la necessità di controllare a posteriori gli eventuali carichi pendenti (cosa che potrà mettere in dubbio gli elettori i quali troveranno nomi non più votabili nelle liste elettorali, così come non comprendiamo perché quelle liste abbiano deciso di candidare persone in attesa di giudizio per presunto voto di scambio o per presunta estorsione.

È tutto così complicato in questa nostra Italia, anche comprendere che tutto ciò farà sempre più disamorare i cittadini dalla politica. A chi serve ciò? Perché si vuole a tutti i costi un elettorato che non va più a eleggere nessuno?

I giochi della politica stanno finendo, non ci sarà più spazio a breve. Ma questo ancora, lor signori, sembra non lo abbiano compreso.

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