Non ha importanza che viene a dire o che viene a fare in Sicilia, la sola presenza fisica fa scattare la contestazione contro Matteo Salvini. E’ un rito che si ripete puntualmente ad ogni circostanza, e probabilmente gli stessi contestatori non sanno cosa stanno contestando. La politica non ha nulla a che vedere con questo tipo di proteste, le “ideologie” (“ideologie” tra virgolette) soltanto un pretesto. Non siamo di certo in questa sede a difesa del leader della Lega, né dei “messaggi” che Salvini intende portare ai Siciliani, il fatto è che i “Siciliani” (poche pattuglie di giovani) scendono in piazza in queste occasioni dimenticando di contestare quanto di cosiddetto malevolo c’è in casa propria, da Palermo a Catania. E’ questo “fenomeno” che stupisce, ed è questo “fenomeno” che alla fine crea e determina il “fenomeno Salvini”.
A San Giovanni La Punta e a Pedara – i due Comuni etnei dove domenica si vota – ad attendere Matteo Salvini piazze colme di gente, i perimetri blindati da centinaia di poliziotti, uno spreco incredibile di personale per assicurare sicurezza ed evitare incidenti. Un rituale-fotocopia che lascia sconcertati quanti ancora credono nella cosiddetta “democrazia” . Esemplare il comunicato della Polizia (riportato da “LiveSicilia”): “Oggi pomeriggio a Pedara e San Giovanni La Punta si sono svolti gli incontri politici del leader della Lega Nord, Matteo Salvini. In entrambi i comuni gli incontri si sono svolti regolarmente, grazie ai servizi di ordine e sicurezza pubblica predisposti.
A San Giovanni la Punta erano presenti circa 200 esponenti dell’area antagonista che sono stati tenuti a distanza dai presidi delle Forze dell’ordine, composti da 200 uomini tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, che hanno consentito il regolare svolgimento del comizio finale. L’evento ha registrato la contestazione verbale dei manifestanti ed un tentativo di superare il posto di controllo, impedito con un’azione di moderato contenimento cui è seguito il lancio di qualche uovo all’indirizzo delle Forze dell’Ordine che, tuttavia, non ha raggiunto né Salvini, nè il pubblico presente”.
Cosa ha detto Matteo Salvini, che aveva al fianco i fedelissimi Fabio Cantarella e Angelo Attaguile? Nulla che già non abbia detto in altre circostanze nel suo tour siciliano e che già non si conosca: quanto, in pratica, la gente che ha assistito ai comizi si aspettava di ascoltare. Quel che i cosiddetti “antagonisti” non comprendono (o non vogliono comprendere) è che con le loro azioni di pseudo-disturbo non fanno altro che alimentare il “mito” Salvini anche in Sicilia. Il Matteo nazionale (per ora) n° 2 ringrazia.