di Salvo Barbagallo
Siamo rimasti sempre affascinati dai grandi miti storici e la leggenda di Ivanhoe ce la portiamo dentro con tanta nostalgia dai tempi dell’adolescenza. Quindi, se oggi ci imbattiamo nel simbolico nome di “Ivanhoe” inevitabilmente osserviamo con attenzione chi impersona quel personaggio. E un personaggio nella realtà odierna lo abbiamo incontrato: è Ivanhoe (detto Ivan) Lo Bello, e non è un illustre sconosciuto. Ivanhoe (detto Ivan…) Lo Bello è stato eletto nei giorni scorsi presidente di Unioncamere, l’associazione che rappresenta tutte le camere di Commercio italiane.
Una carriera ricca di successi, uno dietro l’altro, così come si può leggere su internet: 52 anni (nato a Catania il 21 gennaio 1963), laureato in Giurisprudenza, Ivanhoe (detto Ivan…) Lo Bello, presidente della Camera di commercio di Siracusa, è titolare dell’azienda di prodotti dietetici per l’infanzia “Lo Bello Fosfovit srl”. A solo 35 anni è stato nominato nel 1998 consigliere d’amministrazione del Banco di Sicilia dal presidente della giunta di centro destra della Regione siciliana Giuseppe Provenzano e in questo ruolo resta fino al 2001. Nel 1999 viene eletto presidente della sezione di Siracusa di Confindustria, fino al 2005. Consigliere d’amministrazione dell’Asac, la società mista di gestione dell’aeroporto di Catania, dal settembre 2006 è alla guida di Confindustria Sicilia; resta presidente di Sicindustria per due mandati, fino all’aprile del 2012; rientrato nel CDA del Banco di Sicilia, in quota Regione Siciliana, nel gennaio 2008 è nominato vice presidente e il 29 aprile dello stesso anno è scelto da UniCredit group come presidente del “BdS” fino al 31 ottobre 2010, quando il BdS è incorporato direttamente da Unicredit; nel gennaio 2011 viene nominato presidente di “UniCredit Leasing”, nel 2012 è uno degli 11 vicepresidenti di Confindustria, con delega all’Educazione e nel 2015 viene eletto presidente di Unioncamere, dopo anni di vicepresidenza, e contemporaneamente è presidente del Comitato consultivo dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).
Una “cavalcata” che non ha avuto soste (né intoppi) e che probabilmente non si è ancora conclusa. Come afferma Giuseppe Pipitone in un articolo pubblicato martedì scorso sul giornale Il Fatto quotidiano, “È l’uomo che per primo ha incarnato la cosiddetta rivoluzione antimafia di Confindustria Sicilia. È stato il primo frontman della riscossa degli imprenditori siciliani contro il racket delle estorsioni. E se negli ultimi tempi molti dei suoi storici compagni di battaglia sono finiti nella polvere, tra indagini per mafia, condanne e arresti, lui continua comunque la sua corsa, raccogliendo incarichi e poltrone in nome di un unico fine, sempre lo stesso: l’antimafia…”.
Dunque, nonostante che molti suoi partners non stiano attraversando momenti felici, per Ivanhoe (detto Ivan…) Lo Bello il percorso non ha incontrato ostacoli, né trappole di qualsiasi genere: per Ivanhoe (detto Ivan…) Lo Bello è tutto “Ok”! In una Sicilia dove gli scandali sono all’ordine del giorno, Ivanhoe (detto Ivan…) Lo Bello non è mai stato sfiorato da qualsiasi ombra equivoca, almeno per quel che ci risulta.
Dunque, diciamo che Ivanhoe (detto Ivan…) Lo Bello raffigura bene ai giorni nostri il personaggio di Ivanhoe descritto nel romanzo storico di Sir Walter Scott ambientato in Inghilterra intorno al 1194, quello del “cavaliere senza macchia”? Certamente, fino a prova contraria.
Dunque, ci rimane qualche dubbio? Certamente no. Ma ci ricordiamo che l’Ivanhoe di Sir Walter Scott aveva un sovrano, re Artù. Una domanda, dunque, ci pare lecita (non irriverente, ma storica, a scanso di fraintendimenti): chi è il “re Artù” di Ivanhoe (detto Ivan…) Lo Bello?…
‘Sera…
Non capisco se la domanda è posta seriamente o con sarcasmo…
In ogni caso sono due re Artù….di cui uno per ora…..è fuori uso…. 🙂