FIFA, Russia, Qatar e le dimissioni di Blatter

Condividi questo articolo?

sepp-blatterdi Luigi Asero

Pubblicità

Il responsabile mondiale della FIFA, Blatter, indagato per tangenti dal Federal Bureau of Investigation per tangenti ha annunciato le dimissioni dall’organismo mondiale. 

Queste le parole usate per l’annuncio (uno stralcio): “Ho profondamente riflettuto su questi ultimi 40 anni, che sono stati interamente legati alla Fifa e a questo sport che è il calcio. Tengo alla Fifa più di ogni cosa e voglio solo il meglio per lei e per il calcio. Per questo avevo deciso di ricandidarmi alla presidenza convinto che fosse la migliore cosa per questa organizzazione. Le elezioni sono finite ma le sfide per la Fifa non lo sono, essa ha bisogno di una profonda ristrutturazione. Per questo ho convocato un congresso elettivo straordinario per far si che venga eletto un nuovo presidente dopo di me“.

Risalta, oltre la decisione, il commento affidato a Twitter dal presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz che ha scritto: “Accolgo e rispetto la decisione di Sepp Blatter. Consentirà un dibattito inclusivo sulla governance della Fifa. Un’occasione per le riforme e il rinnovamento“.

Sepp Blatter ha difeso il suo operato e quello svolto dalla FIFA durante tutti gli anni del suo mandato specificando che “Per tanti anni abbiamo provato a mettere in piedi delle riforme di cui il calcio aveva bisogno“.

Perché ce ne occupiamo qui? Perché altre parole confermano quanto scritto a caldo il giorno dopo i clamorosi arresti. Sir Greg Dyke, presidente della Football Association (Fa) inglese afferma infatti: “Ora possiamo tornare indietro e riparlare di questi due ultimi Mondiali, ma se fossi il Qatar (cui sono stati assegnati i Mondiali 2022, ndr) non mi sentirei tranquillo“. Dalla Gran Bretagna le pressioni per ottenere le dimissioni di Blatter sono state fortissime in questi ultimi giorni, come anche la richiesta di boicottare i mondiali in Russia 2018. Più o meno quanto ipotizzato dal nostro articolo.

Al centro dell’inchiesta una maxi-tangente da 10 milioni di dollari pagata dalla  federazione sudafricana per ottenere i mondiali del 2010. Sospetti di corruzione sono state formulati in Gran Bretagna anche nei confronti dei mondiali in Russia nel 2018 (che Londra si dice pronta a sostituire) e nel Qatar nel 2022.

Al FBI e alla Procura elvetica il compito delle indagini, alla FIFA il compito di far chiarezza al suo interno. Se permettete a noi il dubbio che dietro tutto ciò ci sia ben altro che una squallida vicenda di tangenti.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.