Meraviglie del bilancio siciliano e dintorni

1 Giugno 201531 Maggio 2015 Redazione

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di Guido Di Stefano

Il sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro introduce la pubblicazione dei decreti dirigenziali facendo riferimento (sic et simpliciter) all’art. 68 della Legge regionale 12 agosto 2014, n. 21. Non essendoci altre indicazioni introduttive è da intendersi che detto articolo non sia stato rivisitato con altra leggte successiva. Se la memoria non ci inganna quindi vige l’obbligo di pubblicazione (sul sito) dei decreti dirigenziale entro le 48 ore successive alla loro emanazione, pena la nullità degli atti.

Immaginate quindi la nostra meraviglia quando abbiamo riscontrato la pubblicazione in data 25.05.2015 dei D.D.G. dal n. 30139 al n. 30147 del 21 .05.2015 riconducibili a reiscrizioni in bilancio. Sinceramente ci sono sorti tanti dubbi. Forse il testo va interpretato come 48 ore di tempo massimo di lavoro ammesso pe legge (max. 10 ore quotidiane)? O si tratterebbe di 48 ore solari, per cui alla bisogna si può derogare, tenute presenti delle difficoltà conseguenti a migrazioni, rotazioni, diaspore varie ed eventuali?

Tutto qua? Bandiamo l’ottimismo.

A seguire si sono presentati (pur emanati il 25.05.2015) con pubblicazione in data 28.05.2015 i seguenti atti: DVB n. 10198; DDG dal n. 10220 al n. 10224; DDG n. 10226; DDG dal n. 10230 al n. 10233; DDG 120067 e 120068 .

Non poteva mancare il terzo round. Ed ecco che, emanati 26.05.2015, vanno in pubblicazione il 29.05.2015 i decreti dirigenziali DDG 30149-30150-30151 (reiscrzioni in bilancio).

Non fosse che tutti insieme i suddetti decreti viaggiano verso il milione di Euro, si potrebbe anche ridere.

Comunque continuiamo a trattare le informazioni che le “pubblicazioni” dal 25 al 29 maggio ci presentano.

Il D.A. 1179 del 25.05.2015 di “autorizzazione alla rinegoziazione 2015 di prestiti CDP S.p.A.” ci informa di un debituccio complessivo da rinegoziare (con la detta CDP SpA) per un importo (totale) di poco superiore a due miliardi e quattrocento milioni di Euro.

Ma bando alla tristezza! Sempre emanati il 25.05.2015 troviamo:

D.S. n. 1181 del 25.05.2015 – Impegno di spesa cap. 214907 per rata swap al 30.06.2015 di euro 7.288.787,43 in favore di Nomura International plc ( inciso: un’operazione in prodotti derivati che rimodula il mutuo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti con scadenza 2021);
D.S. n. 1182 del 25.05.2015 – Impegno di spesa cap. 214907 per rata swap al 30.06.2015 di euro 1.876.608,51 in favore di Banca Nazionale del Lavoro (inciso:in data 27 giugno 2005, è stata conclusa, dopo l’espletamento di una trattativa privata, con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. un’operazione in prodotti derivati che rimodula il mutuo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti con scadenza 2022);

– D.D.S. n. 1183 del 25.05.2015 – Impegno di spesa cap. 214907 per rata swap al 30.06.2015 di euro 3.850.361,35 in favore di Bank of America Merrill Lynch (i nciso: data 27 giugno 2005 è stata conclusa,dopo l’espletamento di una trattativa privata, con Merrill Lynch Capital Markets BankLimited un’operazione in prodotti derivati che rimodula il mutuo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti con scadenza 2022);

– D.D.S. n. 1184 del 25.05.2015 – Impegno di spesa cap. 214907 per rata swap al 30.06.2015 di euro 1.744.107,77 in favore di Unicredit (inciso: in data 27 giugno 2005, è stata conclusa, dopo l’espletamento di una trattativa privata, con il Banco di Sicilia S.p.A. un’operazione in prodotti derivati che rimodula il mutuo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti con scadenza 2023).

C’è da sperare che tra mutui e swap non “svapori” la Sicilia.

Torniamo brevemente ai numeri pubblicati nella settimana appena trascorsa (25-29 maggio):

compaiono le “iscrizioni in bilancio” per un importo totale di poco inferiore ai 37 milioni di Euro; cui si aggiungono le reiscrizioni prossime ai 12 milioni; poi le “riproduzioni economie” si avvicinano agli 8 milioni; e le altre variazioni si attestano sopra i 9 milioni.

Completati e scritti i conteggi e le considerazioni di cui sopra, per correttezza di informazione, abbiamo ricontrollato le pubblicazioni relative ai decreti emanati nei giorni 21 e 22 maggio; e, meraviglia delle meraviglie, abbiamo letto elenchi arricchiti con decreti pubblicati il 25 e 26 maggio (in ritardo di 2 “festivi” + 2-3 “feriali”). Troviamo la situazione da interrogativo: qual è il tempo massimo per le pubblicazioni? Anche quando si scorporassero i festivi (sabato e domenica) in parecchi casi salterebbero i termini di legge! Ma poi perché scorporare i festivi? Ai destinatari di ingiunzioni (di pagamenti e varie) vengono intimate le scadenze in un certo numero di giorni “consecutivi” (festivi inclusi) a decorrere dalla data di notifica, con l’agevolazione (tanto per dire) di posporre il pagamento al primo giorno feriale utile se l’ultimo giorno è festivo. Non si dice sempre diritti e doveri uguali per tutti, persone fisiche e giuridiche, pubblico e privato? In mancanza di altre indicazioni c’è proprio da dubitarne. D’altra parte noi non facciamo parte del corpo dei “controllori” istituzionali. Comunque riteniamo utile una diretta lettura delle Web-pagine del sito relative ai giorni 21-22-25-26 maggio, che (senza nulla togliere o aggiungere) abbiamo estratto per voi.

Nei tempi andati si sarebbe commentato “Siamo ricchi (di guai) e nessuno (nemmeno noi) lo sa!”

In un estremo tentativo di trovare conforto siamo andati a dare una sbirciatina alla pubblicazione della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 29 maggio 2015, n. 22

Nel Supplemento ordinario n. 2 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 22 del 29 maggio 2015 (n. 19) si leggono tre decreti dell’Assessorato della salute:

– DECRETO 30 aprile 2015. Criteri di appropriatezza nell’indicazione dell’esame ecocardiografico.

– DECRETO 30 aprile 2015. Procedura operativa rete dei servizi di trasporto emergenza neonatale (STEN) e assistito materno (STAM).

– DECRETO 6 maggio 2015. Piano annuale controlli analitici anno 2015.

E’ il caso di dirlo: roba da manuale; tecicamente e scientificamente perfetti. Finalità d’intenti ravvisata: efficienza, efficacia, economia.

Ci chiediamo: nelle propedeutiche (ed eventuali) analisi costi-benefici quanto è stata valutata la vita di ogni singolo anonimo contribuente? E in ogni caso, ipoteticamente parlando, se spendendo cento si ha la certezza di salvare cento esseri umani e spendendo cinquanta si ha la certezza di soli sessanta salvataggi qual è il bene maggiore? Più vite o più economie?

I fatti ci racconteranno!

Noi restiamo qui in balia di Palermo, Roma, Bruxelles, Washington ed altri: tutti uniti appassionatamente contro di noi. Già anche Washington perché osiamo difendere la nostra dignità, la nostra terra, la nostra vita; Washington che sembra carica di problemi anche a Okinawa per motivi di “occupazione” militare; Washington che non ha mai rispettato il nostro rango di ultramillenaria nazione. Potremmo trasferirci tutti in Africa: ma dubitiamo proprio che i nostri amici e alleati ce lo permetterebbero .

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