di Nello Cristaudo
Oltre venti piante ornamentali, ravvivate da variopinti colori floreali, abbelliranno nei prossimi giorni le vie cittadine di Francavilla di Sicilia, grazie al generoso contributo di un cittadino che le ha donate al comune. Un gesto insolito ed inconsueto, che oggigiorno non tutti sono capaci di fare, ma che dimostra un alto senso civico ed un amore straordinario per il proprio paese. Il soggetto in questione, lo chiameremo così in quanto vuole rimanere anonimo, non vive abitualmente nel centro alcantarino per motivi di lavoro ma vi si reca spesso nei fine settimana e quando gli impegni legati al suo ufficio glielo consentono. Persona gioviale e allegra, nutre un grande amore per Francavilla ed è sempre attento a tutto ciò che ivi succede.
Non è la prima volta che interviene con iniziative, a suo carico, nei confronti della gente meno fortunata, favorendole, fin dove gli è possibile, cercando di venire incontro ai loro bisogni. Avendo visto trasformata, con il taglio dei pini la via Regina Margherita, famosa per le lunghe passeggiate che i francavillesi in essa compiono, ha pensato di colmare il vuoto lasciato con dei vasi di fiori da allocarsi sui tronchi degli alberi mozzi e detto fatto ha donato al comune le piantine.
Una moderna e sempre attuale dimostrazione di cultura e di educazione civica, che in uno spirito di sinergica collaborazione con le istituzioni, dimostra in un momento critico della vita politica italiana, come si possano fare semplici gesti per l’attaccamento affettivo alla propria città. Ma come al solito, il nobile gesto, da parte di qualcuno, è stato criticato evidenziando si l’importanza dell’atto, ma anche l’inopportunità di esso in quanto il comune di Francavilla, con proprie determinazioni, per il decoro e l’ornamento del centro urbano ha speso, di recente, oltre due mila euro mentre, un paio di mesi fa, ne sborsava circa diecimila per la pulitura del verde pubblico, per togliere le sterpaglie e per la sistemazione delle aiuole e del cimitero.
Oltretutto, alcuni detrattori, facevano notare che le somme uscite per l’ornamento delle vie, sarebbero spese male in quanto si garantisce un abbellimento momentaneo senza che nessuno si occupi della loro vita biologica innaffiandole: come dire mettere un quadro in una parete dove c’è un buco per non farlo vedere.
Contraddizioni di una terra martoriata com’è quella siciliana, dove coesistono “diversi livelli di realtà” che, in un caleidoscopio di interrogativi, rendono ambigue le possibili risposte. Se dovessimo limitarci a cristallizzare eventi e/o fatti che negli ultimi tempi hanno caratterizzato la nostra terra, ci limiteremmo a notare un cocktail misterioso e sfuggente nel quale non ci si riconosce e dove si ingenera una confusione totale.