Serra di marijuana scoperta a Francavilla

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di Nello Cristaudo

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Con una operazione congiunta tra i Carabinieri della stazione di Francavilla di Sicilia e l’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taormina, svoltasi nei giorni scorsi,  è stato posto in arresto un giovane francavillese accusato di  coltivazione di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’art. 73 comma 3 e 4 del DPR n. 309/90. L’azione, condotta dagli uomini dell’Arma,  ha consentito di troncare l’imponente attività di piantagione di allucinogeni che era stata organizzata da una famiglia di Francavilla di Sicilia, il cui figlio, ventenne incensurato, è stato tratto in arresto mentre  i genitori denunciati in stato di libertà. Non è la prima volta che i Carabinieri di Francavilla effettuano simili operazioni, tant’è che circa 20 giorni addietro per lo stesso reato,  ossia coltivazione di marijuana  in contenitori da balcone, un altro arresto è stato effettuato e l’imputato condannato a tre anni e tre mesi.

tribunale di messinaCome dicevamo i Carabinieri della locale stazione, durante un abituale servizio di perlustrazione nei pressi di una contrada del centro alcantarino,  si accorgevano che in un appezzamento di terreno vi era una serra di fattura artigianale costruita con dei teli di plastica bianca.  Notavano, altresì, che intorno alla struttura insistevano delle piante di marijuana di diversa altezza. I militi, a questo punto, hanno avviato un’attività di osservazione per rendersi conto di cosa succedesse  in quel terreno.

Dopo pochi istanti si è visto arrivare un giovane, subito riconosciuto dai militari, che è entrato nel terreno per verificare   lo stato della piantagione addirittura innaffiandola con un rudimentale impianto di irrigazione. Accortosi della presenza dei Carabinieri ha tentato la fuga rifugiandosi nella sua vicina abitazione, dove è stato  prontamente raggiunto e condotto in caserma. A quel punto i militari hanno potuto verificare l’entità  del pregiato raccolto celato. All’interno della serra vi erano circa trenta piante di marijuana in diversi stadi dello sviluppo. Alcune piante raggiungevano i 2 metri.

Fuori dalla serra un’altra decina di piante sono apparse nei fasci di luce delle torce. Per meglio capire la portata dell’evento, si è dovuto  attendere l’intervento dei Vigili del Fuoco che,  illuminando  a giorno l’intera area, hanno rivelato in  cosa si fossero imbattuti i Carabinieri. Più di quaranta piante sequestrate già pronte per produrre una buona quantità di stupefacenti per il mercato locale; poi alcuni semi già predisposti per le prossime colture: segno evidente di un’attività già pianificata per il futuro.

Intanto, dopo aver effettuato il fermo del giovane,  sul terreno giungevano i suoi genitori presumibilmente al fine di aiutare il figlio forse  magari bruciando la piantagione: la madre rimaneva fuori mentre il padre si introduceva dentro la serra dove però, con sua sorpresa, vi trovava i Carabinieri che trasferivano ambedue nella locale caserma.

Il difensore, avv. Lo Presti
Il difensore, avv. Lo Presti

Il giovane è stato arrestato e condotto presso il Tribunale di Messina ove il magistrato competente ha convalidato l’arresto. Il difensore, avvocato Andrea Lo Presti del foro di Catania,   chiedeva che non fosse applicata alcuna misura cautelare  per carenza dei gravi indizi di colpevolezza e per insussistenza delle esigenze cautelari legate al pericolo di reiterazione del reato.

Si è aperto dopo il giudizio per direttissima e il difensore ha richiesto i termini a difesa.  Il giudice, accogliendo la tesi dell’avvocato Lo Presti, ha rimesso in libertà il giovane con l’obbligo giornaliero della firma.  Il processo vedrà interessati anche i genitori che dovranno fornire chiarimenti sul loro ruolo nella vicenda.

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