di Nello Cristaudo
Don Corrado Lorefice, 53 anni, presbitero della Diocesi di Noto, finora parroco di San Pietro, Vicario foraneo del Vicariato di Modica e Vicario Episcopale per la pastorale è stato nominato, da Sua Santità Francesco, nuovo arcivescovo di Palermo. L’annuncio è stato dato alle ore 12,00 in contemporanea a Noto – dove era presente Mons. Lorefice – e a Palermo, dal Vescovo di Noto Mons. Antonio Staglianò e dall’Arcivescovo di Palermo cardinale Paolo Romeo.
«È sotto i vostri occhi, nel mio cuore e sulle mie spalle, il peso che mi è stato imposto. Tuttavia, la parola di Dio mi è di conforto e sprone. L’orante del Salmo 31 dice – ed è il mio caso – ‘Giorno e notte pesa su di me la tua mano, sento che come per arsura d’estate inaridisce il mio vigore. Eppure mi arriva chiara, attraverso la voce del Santo Padre Francesco, la richiesta del Signore di cominciare un’ardua giornata lavorativa nella prediletta vigna da lui piantata a Palermo». Così Corrado Lorefice, neo arcivescovo di Palermo, stamane a Noto. «Credo, debbo credere, che il Signore non distoglierà gli occhi da me, mi darà consiglio! Mi indicherà la via da seguire. Mi metterà in condizione di affrontare questa lunga e faticosa giornata di lavoro, seppur con la consolante consapevolezza di essere comunque la sua amata vigna che si è piantata e curata nella fertile terra della Conca d’Oro». «Papa Francesco, nonostante questa mia inadeguatezza mi ha affidato il servizio pastorale della diletta Chiesa palermitana – dice –. A lui va la mia gratitudine e la mia convinta e incondizionata adesione al suo alto e lungimirante magistero». Grazie «alla mia amata Diocesi di Noto, che mi ha generato; alla chiesa domestica – conclude – che mi ha educato, alla mia carissima famiglia, alla mia parrocchia ispicese e dei miei parroci, al seminario dove mi sono formato».
Nella sala Filangeri della curia palermitana, gremita di gente come per le grandi occasioni, un grade applauso ha accolto la nomina del neo presule alla guida dell’arcidiocesi. “Non appena Corrado Lorefice ha conosciuto la scelta del Santo Padre ha avuto tanta trepidazione – ha detto Romeo – la stessa trepidazione che dobbiamo avere noi nell’accoglierlo”. Il neo vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta ha letto il messaggio del nuovo Arcivescovo. “Quando sono stato convocato a Roma per comunicarmi la scelta del Santo Padre ho sentito il senso di inadeguatezza – ha scritto Lorefice – poi guardando il crocifisso ho pensato a quanto detto da San Paolo: “Tutto posso in colui che mi dà forza”.
Non un vescovo o un alto prelato è stato scelto da Francesco per Palermo ma un parroco : papa Francesco continua senza sosta la sua azione di spoil system della vecchia curia italiana. E così, a sorpresa, spiazzando tutti e specialmente i curiali romani che lo sollecitavano per altre figure sponsorizzate dai vertici della Congregazione per i Vescovi e dalla Conferenza Episcopale italiana, come quelle di Mons. Michele Pennisi e di Mons. Domenico Mogavero, ha deciso che nuovo arcivescovo di Palermo, sede pastorale di grande rilievo e delicatezza, debba essere assegnata a don Corrado Lorefice.
Teologo, insegna Morale all’Istituto San Paolo di Catania. Nato a Ispica 53 anni fa da famiglia di tradizione nobiliare, don Corrado è noto per la sua attenzione verso gli ultimi. Nella casa paterna, una importante residenza della antica Spaccaforno, c’è anche spazio per una cappella privata di famiglia, dove Corrado si è formato nella fede in Dio.
Oltre che un sacerdote impegnato con gli ultimi è anche autore di diversi testi, i più importanti dei quali incentrati sulla difesa del Concilio Vaticano II e sull’opera di due eminenti personalità del mondo cattolico; don Giuseppe Dossetti e il cardinale Giacomo Lercaro. In pratica i due principali pilastri del cattolicesimo sociale, fautori di una «Chiesa povera per i poveri» e grandi ispiratori del Concilio Vaticano II, analizzando gli interventi del cardinale Giacomo Lercaro del 1962, anno in cui il presule ex arcivescovo di Bologna chiese con forza al Vaticano di tornare al mistero del Cristo povero.
Lorefice ha colpito Bergoglio per la sua attenzione verso gli ultimi e per il suo impegno sociale. Don Lorefice, che ha continuato la sua pastorale in questi anni tra la presenza in parrocchia e gli studi, è stato nominato arciprete di San Pietro nel febbraio del 2009, cercando di essere vicino ai poveri, ai giovani e a chi è in difficoltà.
Particolare impegno ha dedicato anche all’attività della casa Don Puglisi di cui, proprio lunedì, ricorre il 25mo anniversario della fondazione. Lorefice ha scritto anche un libro su don Pino Puglisi dal titolo «La compagnia del Vangelo. Discorsi e idee di don Pino Puglisi a Palermo». Il beato palermitano Don Puglisi che ebbe a conoscere personalmente e con il quale collaborò a lungo durante il suo incarico come direttore regionale per la pastorale vocazionale, tenuto dal neo arcivescovo in grande considerazione come esempio da additare al popolo di Dio nella ordinarietà dei gesti da praticare giornalmente e non tenendolo troppo sugli altari, come ha riferito lo stesso presule.
«Palermo rivolge un caloroso e bene augurante saluto di benvenuto al nuovo pastore della diocesi, esprimendo gratitudine a Papa Francesco per la attenzione rivolta alla Chiesa cattolica locale e, anche attraverso essa, alla nostra Città. Desidero al tempo stesso ribadire il mio grato saluto all’arcivescovo cardinale Paolo Romeo per gli anni trascorsi alla guida della Chiesa cattolica palermitana, con la richiesta e l’auspicio che voglia accogliere la cittadinanza onoraria della nostra città». Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo aver appreso la notizia della nomina di don Corrado Lorefice, a nuovo arcivescovo di Palermo.