di Luigi Asero
Prosegue a oltranza, dalle prime ore del mattino, la manifestazione a sostegno dell’OASI di Troina. Circa mille fra dipendenti e familiari degli assistiti si trovano a Palermo davanti la sede della Presidenza della Regione Siciliana in attesa di esser ascoltati da qualcuno e rassicurati sul proseguimento della meritoria attività della Onlus Oasi. La protesta che coinvolge tutti i settecento dipendenti coadiuvati da familiari, ma anche da semplici cittadini, commercianti, sindaco di Troina e di paesi vicini ha lo scopo di sensibilizzare la Regione contro l’assurda politica di tagli all’assistenza di persone disabili.
L’Associazione OASI Maria SS. Onlun – I.R.C.C.S. assiste con grande professionalità da anni persone disabili dell’intero territorio siciliano. Adesso sta attraversando un periodo di grosse difficoltà, a causa della cronica sordità della Regione Siciliana che non appare in grado di dare le dovute risposte. A questo punto si profila il rischio chiusura per la struttura assistenziale. Chiusura che oltre a cagionare la perdita di lavoro dei circa settecento dipendenti, creerebbe un grave disagio alle famiglie di tutte le persone assistite.
Lo stato di agitazione della onlus OASI è stato proclamato già lo scorso 21 gennaio, ma finora non è arrivata alcuna risposta o rassicurazione da parte degli uffici regionali preposti. L’Oasi di Troina attende ancora di vedersi riconoscere i fondi che le spettano per le prestazioni assistenziali degli ultimi due anni. I dipendenti che pur stanno continuando ad assistere i pazienti sono ormai allo stremo dopo ben sei mesi di stipendi non erogati. Persone che grazie alla loro professionalità garantiscono assistenza completa e che con lo stipendio dovrebbero garantire serenità alle loro famiglie. Senza contare il mancato rinnovo del contratto di lavoro, ormai scaduto da parecchio tempo.
Inoltre, secondo i sindacati presenti alla manifestazione di protesta e che starebbero seguendo attentamente la vicenda “nonostante l’interessamento delle varie forze politiche che anche a mezzo stampa avevano garantito che sarebbero state riconosciute alla struttura Oasi, parte delle somme dovute e mai versate dall’assessorato Famiglia, relative al riconoscimento delle funzioni assistenziali erogate, nonché, sarebbero state convenute somme aggiuntive come da dichiarazione fatta nell’incontro tenutosi a Troina in data 17/12/2013 da parte dell’allora assessore della Salute Lucia Borsellino, per sopperire ai minori introiti determinati dall’entrata in vigore del decreto Balduzzi (che relativamente ai ricoveri per riabilitazione, ha previsto un significativo abbattimento delle tariffe). Prendiamo atto che, a dire degli amministratori dell’Oasi, nessuno degli impegni assunti dai due assessorati, ha ancora avuto seguito“.
Fino al momento in cui scriviamo, sono le 16.45, soltanto l’assessore alla Famiglia Miccichè ha ascoltato una delegazione seppur “infastidito” dalle proteste dei familiari degli assistiti. Assente il presidente della Regione Siciliana. Questo seppur l’Oasi ricovera mediamente 5 mila persone l’anno.
Intanto il presidente Rosario Crocetta, ben distante dalle ragioni di disabili e dei cittadini, proclama a gran voce la sua “innocenza” rispetto ai fatti contestatigli proprio ieri dal Tribunale di Siracusa relativi al dissesto del Castello Svevo di Augusta.
Amara considerazione: non si occupa dei monumenti e nemmeno dei disabili. Solo di fare vittimismo e proclamarsi, di volta in volta, “innocente”. Tant’è.
CRISI OASI DI TROINA. RIUNIONE A PALERMO. VERGOGNOSO L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE MICCICHÈ CHE HA PESANTEMENTE...
Pubblicato da Armando Glorioso su Mercoledì 17 febbraio 2016