di Giuseppe Stefano Proiti
“Piume baciatemi la guancia ardente” è l’ultima opera di Vera Ambra, liberamente ispirata alla vita del tenente siciliano bersagliere Salvatore Damaggio (originario di Gela). Dopo le prime tappe di Spoleto (nella celebre Casa Menotti), Gela (al Museo Archeologico) e Roma (presso i locali del Centro di Documentazione europea “Altiero Spinelli” – Università “La Sapienza” – dove si aggiudica il Premio “Le Rosse Pergamene” consegnato dal generale Marcello Cataldi, presidente nazionale dell’Associazione dei Bersaglieri) il romanzo approda a Palermo in occasione del 64° Raduno Nazionale dei Bersaglieri.
La presentazione ufficiale del libro si terrà il 24 maggio alle ore 17.00 nella splendida cornice della sala Martorana – Palazzo Comitini – Via Maqueda 100 (Palermo). L’argomento “dipinto” dalla celebre scrittrice, è di un entusiasmo storico-letterario unico, indi per cui le disquisizioni sono state affidate alle voci più autorevoli del panorama culturale palermitano quali il prof. Manlio Corselli (docente Facoltà di Lettere e Filosofia Università Palermo), il dott. Pasquale Hamel (scrittore-saggista) e il dott. Vincenzo Nuccio (Segretario del C.O. del 64° Raduno e il Generale Marcello Cataldi e Presidente dell’Associazione Nazionale dei Bersaglieri).
«Il mio desiderio – afferma Vera Ambra – è quello di riportare “a casa” un eroe della prima guerra mondiale per troppo tempo “sepolto nel silenzio della storia” e di riconsegnare, sotto forma di romanzo biografico, l’autore di una delle più importanti imprese titaniche che cento anni addietro segnò una svolta decisiva nelle vicende della prima guerra mondiale.»
“Piume baciatemi la guancia ardente” è il verso delle più importanti canzoni dei bersaglieri ed è anche il fil rouge che lega le vicende più significative della vita del bersagliere tenente Damaggio, “l’Eroe del Pasubio” così come sarà per sempre ricordato.
Il romanzo, con minuziosa introspezione, affronta le vicissitudini e le dure prove di un giovane audace soldato, quando il 2 luglio del 1916, nello scacchiere del Pasubio, infuriava una cruenta battaglia. Gli Austriaci, dopo aver rovesciato una tempesta di piombo e di fuoco, e dopo aver falcidiato interi reparti, ormai sicuri del successo, avanzarono per impadronirsi di un passo, tra il “Dente italiano” e la “Cima Palon”, che era di importanza strategica per entrambi i contendenti. Ma incontrano la decisa resistenza di Salvatore Damaggio, tenente dei mitraglieri, comandante la 4ª Sezione Mitragliatrici del IV Battaglione dell’86° Reggimento Fanteria Brigata Verona; che alla guida dei sette commilitoni – superstiti come lui dalla precedente tregenda della battaglia – respinse l’avanzata nemica, costringendoli alla fuga.
Sono giornate importanti per il nostro capoluogo, che a partire da oggi – nella memoria di Giovanni Falcone – hanno colorato le strade con catene di mani di bambini, facendoci rivivere il sogno di quelle idee e quelle mirabili gesta degli eroi della nostra patria.
E domani a chi tocca? Domani è la volta del bersagliere tenente Salvatore Damaggio…
Quando tocca a te
quando tocca a te
quando tocca a te
tocca a te
(Quando tocca a te – Luciano Ligabue)
Grazie Giuseppe per aver ospitato e accolto, in questa autorevole “Voce” dell’Isola, il glorioso nome di un Eroe siciliano che, assieme a tanti altri siciliani, ebbe a dare un contributo significativo in un conflitto bellico che – giusto oggi –
segna i 101 anni del suo inizio.
Con l’augurio che cessino tutte le guerre nel mondo…
Grazie
vera ambra