Trofeo Città di Aci Catena, diario della corsa

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CAMPIONATO PROVINCIALE DI CORSA SU STRADA

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3^ PROVA DEL GRAND PRIX PROVINCIALE DI CORSA SENIOR-MASTER 2016

Il diario della corsa

di Remigio Di Benedetto

Il G.P. provinciale di corsa giunge alla terza “puntata” ad Aci Catena e ci offre, dopo il caldo di Biancavilla, una doccia anticipata e gratuita. Siamo tutti puntuali sotto il gonfiabile ma i vigili urbani non danno ancora l’OK alla partenza, c’è un lieve ritardo sul programma e inizia a piovere.

La speaker, Cristina Petralia, ci intrattiene con le sue chiacchiere mentre noi ci rinfreschiamo la testa, le idee, la canotta e ci inzuppiamo anche le scarpette. Capiamo che quel “bel” basolato che ci aspetta, sarà viscido e più pericoloso. La pioggia aumenta d’intensità. Siamo sempre sotto il gonfiabile dove tutti cercano riparo. Finalmente le forze dell’ordine danno l’OK e il sindaco dà in prima persona il via, si parte!

Tutti ci lanciamo lungo il rettilineo della via Vittorio Emanuele, io sono spalla a spalla con l’amico Santi Caniglia dell’Atletica Scordia. La strada tende lievemente a salire e prima di giungere alla prima svolta, qualcuno già “paga” la partenza troppo generosa. La pioggia continua a essere anch’essa “generosa”, ma a questo punto è perfino gradevole. Terminata la “salitella” siamo in piazza Santa Lucia, c’è la prima ampia curva a sinistra. Ho davanti a me Antonio Spadaro e Marco Amato, entrambi Fiamma San Gregorio come me; hanno un “quarto di secolo” meno di me, ma io presuntuosamente seguo la loro scia. Il circuito è breve, mille metri, e con due successive svolte a 90° gradi siamo nuovamente all’arrivo. Al gonfiabile troviamo Cristina che segnala i passaggi di molti atleti, descrive lo svolgersi della gara, fa interviste, si “moltiplica”, è una vera professionista del microfono. Ci sono anche grida d’incoraggiamento per tutti noi da amici e parenti. Siamo nuovamente sulla salita iniziale del circuito. I “Fiamma San Gregorio” che seguivo mi hanno leggermente staccato e con lo sguardo cerco di rimanere agganciato a Patrizia Strazzeri (Atletica Fortitudo Catania), che a sua volta tenta di non perdere terreno da Lucia Signorello, anche lei dell’Atletica Fortitudo Catania. La pioggia è cessata, ma il fondo stradale è oramai bagnato e suggerisce prudenza specie in curva. Alla fine della via Vittorio Emanuele la mia linea di corsa si interseca con quella dell’amico Giulio Caniglia (Atletica Scordia), ma non c’è nessun danno e proseguiamo. Giulio mi sorpassa e vedo che è in compagnia di Vincenzo Neri (Atletica Fortitudo Catania) e Antonio Zingali (Atletica Caltagirone), è il “trenino” di testa della SM55. Decido di “salire” su questo trenino che percorrerà tre giri più di me, una vera occasione! Sulla scia di questi battistrada termino il secondo giro e proseguo per tutto il terzo. Lungo la strada “raccolgo” qualche doppiato, supero l’amico Carmelo Nicosia (Atletica Fortitudo Catania), Simona Borzì (Virtus Acireale) e Giuseppe Ventura (Fiamma San Gregorio), veramente lodevole il loro impegno. Al quarto giro inizio a perdere terreno anche dal trenino degli SM55, ma cerco sempre di tenere sott’occhio Patrizia, come punto di riferimento. Non ho “notizie” di Mauro Prosperi (Virtus Acireale) né di altri della mia categoria e capisco che mantenere il ritmo è importantissimo per l’esito finale della mia gara. Il quarto passaggio dal gonfiabile è sempre all’insegna di grida d’incoraggiamento e di fotografi esperti come Carmelo Testa e alle prime armi come Désirée Ragonese. È l’ultimo giro, la via Vittorio Emanuele sembra avere incrementato la sua pendenza, il basolato sembra più sconnesso, la strada più viscida, il fiato più corto e la Strazzeri più lontana. Inizia finalmente la breve discesa finale, svolto per l’ultima volta a sinistra, vedo il gonfiabile, mi sembra la luna e quando Cristina Petralia annuncia che sono il “primo uomo” della batteria over 60, mi sento un po’ Neil Armstrong nel ’69 che sbarca sul satellite terrestre. Dopo pochi istanti “sbarcano” anche Mauro Prosperi  e Santi Caniglia.

Sono le dodici, ormai ho “digerito” la corsa, i biscotti e l’aranciata offerta ai podisti, ho smaltito la fatica e l’emozione dello sbarco sulla luna; sto assistendo, nel magnifico cortile interno del palazzo municipale, alla premiazione del Trofeo Città di Aci Catena. Il sole ha finalmente illuminato la giornata insieme a Cristina Petralia che dà la parola al Sindaco Maesano e al Presidente Fidal Bandieramonte. Tutti sono pienamente soddisfatti dell’esito della manifestazione.         Inizia una cospicua distribuzione di targhe ricordo tra chi “non ha faticato” affatto (autorità politiche ecc.) poi finalmente tocca a chi, faticando e sudando, ha consumato tutte le proprie energie. Patrizia Strazzeri, Lucia Signorello e Francesca Grigorio (Sport Etna Outdoor) sono premiate per il podio femminile e Alessandro Attilio (Atletica Sicilia), Antonino Ferrara (Atletica Sant’Anastasia) e Giuseppe Pulvirenti  della Virtus Acireale sono premiati tra i “maschietti”. Si svolgono via via le premiazioni delle singole categorie e seduto accanto a me Sossio Farina (classe 1936!) teme l’esaurirsi dei premi prima che arrivi il turno della premiazione della sua categoria, ma la perfetta organizzazione della Fortitudo Catania del Presidente Milotta non ha certo dimenticato la SM80 e Sossio riceve il suo bel premio!

Un grazie meritato e sincero a tutta l’organizzazione e a tutti coloro che hanno contribuito al buon svolgimento della manifestazione.

Pensierino finale: Il dispositivo di gara indicava in 1000 metri la lunghezza del circuito, la T.D.S. ha riportato nelle classifiche 1100 metri, alcuni atleti “tecnologici” muniti di G.P.S. “spaziali” hanno riferito di distanze variabili tra i 1030 e i 1050 metri. Alla prossima gara mi porto la vecchia “rollina” da Geometra e  misuro il percorso prima della partenza.

Ci vediamo alla “Civita” il 18 Giugno.

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