di Alfio Musarra
“Con questa manifestazione chiediamo risposte concrete ai problemi dell’agricoltura mediterranea e siciliana in particolare”. L’on. Giovanni La Via (Ap\Ppe), presidente della commissione Ambiente, Sicurezza alimentare, Sanità Pubblica al PE, solleva le criticità che attanagliano il settore, girando le domande al commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan che ha accettato l’invito dell’eurodeputato a partecipare al convegno di questo pomeriggio all’hotel Sheraton di Catania.
“Le politiche europee per lo sviluppo dell’agricoltura mediterranea”. “Prima volta in Sicilia”, dice la Via, che assieme a Hogan, alla vicepresidente del Parlamento europeo, Mairead McGuinness, e al sottosegretario di Stato all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, ha incontrato i giornalisti, prima di dare il via ai lavori in una sala stracolma, tra addetti ai lavori, protagonisti del mondo agricolo, operatori della comunicazione. La Via traccia il quadro, toccando i punti nevralgici che da tempo mettono in ginocchio gli agricoltori, formulando una richiesta, di fatto, non più rinviabile: “sbloccare le misure di investimento, e tutelare le nostre produzioni. Per questo – dice – abbiamo bisogno del supporto dell’Europa”.
“L’aspetto fitosanitario”. Ecco uno dei primi punti in agenda. Le importazioni di produzioni infette rappresentano un rischio e un danno economico, capaci di pesare nell’ordine di milioni di euro, vedi il virus della tristeza o del citrus greening, con l’estirpazione di migliaia di ettari e le operazioni di reimpianto. La richiesta arriva dritta al commissario: “Chiediamo che ci sia reciprocità negli accordi bilaterali, pretendiamo parità di trattamento”, dice a chiare lettere, con riferimento, ultimo in ordine di tempo, al prolungamento dell’esportazione di arance dal Sudafrica, con l’ “effetto collaterale” della sovrapposizione alla produzione di arance bionde. Dello stesso tenore l’intervento della McGuinness, convinta della necessità di “controlli sui prezzi lungo la filiera e un trattamento equo, e in questo il Parlamento europeo – dice la vicepresidente – ha un ruolo fondamentale”. E ancora, riprende La Via, citando il caso delle arance e del ciliegino che dai 10 centesimi alla produzione, arriva a costare, nell’ultimo anello della filiera, 4 euro. I tempi sono maturi per un’azione legislativa che ponga fine a una prassi assurda”.
E a proposito di “paradossi”, La Via, sollecitato anche dalle domande dei giornalisti, chiede che la spremuta di arancia rossa si faccia davvero con l’arancia rossa. “Oggi la regolamentazione– spiega l’eurodeputato – rende tecnicamente possibile spremere le arance bionde e colorarle con le cocciniglie, insetti essiccati. Da domani bisogna cambiare le regole”. Hogan “prende nota”. “Flessibilità”, secondo il commissario europeo, è la parola chiave. Flessibilità delle politiche da adattare alle esigenze del territorio. L’impegno personale a seguire da vicino la situazione dell’agricoltura italiana e siciliana, non si fa attendere. Ecco le strategie promesse da Hogan dinnanzi alla platea del convegno: “lo scorso luglio ho annunciato l’erogazione di 500 milioni di euro, di cui 21 per il latte, e per la Sicilia sono previste misure ad hoc per l’ortofrutta, a partire da gennaio 2017”, informa il commissario, spiegando che per gli accordi bilaterali, ha chiesto che si faccia “una valutazione di impatto sia per gli aspetti negativi, sia per quelli positivi, da pubblicare entro novembre”.
Non solo sostegno di tipo economico. Il commissario ha infatti sottolineato la necessità del “coinvolgimento degli agricoltori nella filiera alimentare e di un rinnovamento generazionale”: posizione, questa, che converge perfetta con quella di Giovanni La Via, che ha dato l’incipit al convegno con un video che racconta con immagini suggestive, e una massima di Gandhi, l’importanza dell’agricoltura intesa come “bagaglio culturale e sociale, radici, memoria”. E con un bottiglione di olio extravergine di oliva di Sicilia Igp, che i produttori hanno donato al commissario Hogan e alla vicepresidente McGuinness, La Via ha festeggiato il riconoscimento ufficiale del marchio, firmato in originale dal commissario davanti alla platea.
“L’agricoltura – ha concluso La Via salutando il pubblico – può e deve essere una risorsa importante per il futuro della nostra terra e dei nostri giovani. Sta a noi rendere questo augurio realtà”.