di Carlo Barbagallo
Era già nelle previsioni di Primavera che molti Siciliani avrebbero preferito come meta turistica la loro Isola. La motivazione principale del cambio di rotta i tour operator l’avevano attribuita al crescente timore del dilagante terrorismo jihadista che aveva, di fatto, cancellato le mete privilegiate dai Siciliani, cioè Spagna, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Turchia. Probabilmente lo “stimolo” lo avrà costituito la paura di attentati, ma forse la ragione più sostanziale è stata la “tendenza” a riscoprire (oppure a “scoprire”) ciò che la Sicilia da sempre offre agli stranieri provenienti da tutto il mondo.
Così non c’è da stupirsi se una ricerca effettuata dalla Trivago ha posto in luce che ai siciliani “piace” la Sicilia e che il 68% degli isolani negli ultimi mesi ha preferito rimanere all’interno della propria regione, scegliendo mete locali. È stata, dunque, la Sicilia, la “regina” dell’Estate 2016, con le sue località di mare ma anche di cultura, e l’affluenza si è avvertita anche attraverso il crescente numero di arrivi negli aeroporti di Palermo e Catania. La Sicilia, insomma, con Palermo, Catania, Taormina e Siracusa, ha conteso un primato dato per scontato a Ibiza e Barcellona in Spagna.
In realtà il trend positivo si era notato lo scorso anno, quando nei primi nove mesi (da gennaio a settembre 2015) il distretto turistico territoriale denominato “Taormina Etna” ha registrato 477 mila arrivi e 1,7 milioni di presenze, e al secondo posto la “Sicilia occidentale” (320 mila arrivi, 1,29 milioni di presenze), al terzo distretto “Palermo costa normanna” (413 mila arrivi, 909 mila presenze), al quarto posto per l’area che comprende Cefalù, parchi delle Madonie e Hymera con 161 mila arrivi e 745 mila presenze.
Per questo 2016 alcuni esempi sono significativi: Selinunte e Triscina hanno registrato alberghi pieni per tutto il mese di agosto e si segnala un boom di prenotazioni anche per settembre. Il 2016, per l’area in questione sarà ricordato come un anno record. Gli operatori turistici avevano evidenziato un inizio di stagione partito piuttosto a rilento, ma fortunatamente la situazione è via via migliorata nel corso delle settimane, con un notevole incremento delle presenze già dalla fine di luglio.
La “perla dello Jonio”, Taormina, ha iniziato bene il 2016: nel primo quadrimestre 2016, da gennaio ad aprile, le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere hanno registrato quasi 35 mila arrivi stranieri rispetto ai 31.678 del 2015 e 14.683 arrivi italiani (erano 11.073 nello stesso periodo dello scorso anno) per un numero complessivo di 49.609 con un aumento del 16% rispetto al 2015 quando furono 42.751. È stato confermato che tra i connazionali i siciliani rappresentano la quota maggiore (oltre 7 mila) e quindi quasi il 50 per cento del totale seguiti a larga distanza dai calabresi, poco sopra quota 1.500 e i lombardi (1.303). Taormina resta uno dei punti cardine del turismo straniero in Sicilia: in questo mese di settembre ospiterà, fra l’altro, 17mila croceristi che sbarcheranno da lussuose navi. Il dato è stato estrapolato dalle prenotazioni dei bus che trasportano i viaggiatori giunti in Sicilia via mare, fornito dall’Asm di Taormina. Dopo varie settimane estive già piuttosto positive, si preannuncia dunque un nuovo pienone per settembre. In tutto si sono assicurati una sosta nei parcheggi di Taormina poco meno di 350 bus e dunque il flusso sarà più consistente rispetto ai mesi precedenti. Giornate clou si prevedono per oggi (sabato 10) che sono attesi 2.500 croceristi in una sola giornata, e sabato 24 (2 mila viaggiatori in visita al centro storico). I parcheggi più affollati saranno “Porta Catania” e “Lumbi”. A questi veicoli andranno ad aggiungersi anche quelli che arriveranno senza preavviso: i pullman delle gite giornaliere che determinano comunque per Taormina un cospicuo movimento con relativo apporto economico.