Nemo propheta acceptus est in patria sua?

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di Guido Di Stefano

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“Nessun profeta è ben accetto nella sua patria”: questo detto ci è stato tramandato. E noi nella ricerca della verità  vogliamo, in certo qual modo, verificarne la “veridicità” reale passando dall’autenticità.

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Insomma se, come riportato nei quattro vangeli canonici, è la trasmissione fedele delle parole di Gesù di Nazareth allora c’è poco da discutere: esprime senza dubbio un modo di essere degli umani: ammirazione incondizionata e lodi sperticate per i “lontani”, saccenteria e giudizi al “vetriolo”    per i “vicini”. Quali componenti dell’italico popolo noi siamo sempre stati affetti dalla malattia dell’esterofilia, in forma così aprioristica da farci cantare le lodi anche delle bombe atomiche USA (poliglotte) e dell’apparente amico di turno; quali membri del Siculo popolo siamo grandi demolitori dei nostri valori e dei nostri talenti , sempre pronti come siamo a vedere grandezza e perfezione in ogni parte del globo, magari inseguendo i racconti e i sogni degli oratori/imbonitori di turno.

Se invece la frase appartiene ad altri la recepiamo come uno dei tanti detti da trattare con misura e prudenza o come si diceva un tempo “cum grano salis”.

Tanto più che in queste nostre infelici lande (Sicilia, Italia, Europa, Occidente) sempre più frequentemente si inneggia,  si  parla e si scrive di personaggi che meritano soltanto l’onore delle registrazioni nei pubblici uffici e nei documenti rituali per ogni vivente.

Come ci tramanda la nostra cultura noi crediamo che Uno solo è Vero, Grande e Giusto: figuratevi quindi la nostra angoscia quando siamo investiti dal clamore sollevato da tutti i “veri, grandi e giusti” che dominano e condizionano le nostre vite, supportati dai loro coriferi e/o complici, lontani e vicini (troppo vicini). Specie poi quando ricordiamo anche gli uomini che sono morti nell’isolamento mentre cercavano verità, giustizia per dare grandezza ai cittadini.

Forse questa è la nostra maledizione: i “non profeti” (o forse i falsi profeti) sono molto graditi in patria. Certo è che noi Siciliani paghiamo lo “scotto” maggiore perché subiamo gli effetti dei “graditi” di Palermo nostra capitale, Roma capitale imposta a seguito di annessione, Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles, Washington, fors’anche di Ottawa, Camberra, Wellington (capitali padrone e parentali o amiche) e tra qualche tempo chissà quanti altri.

Chissà perché però, nonostante gli stuoli di autoproclamati profeti  di grandezza-giustizia-verità e gli eserciti di supporters che li esaltano, la situazione si evolve verso il peggio precipitevolissimevolmente! E nel nostro piccolo mondo isolano si scoprono subito i “disagi”.

Proclami, prediche, dogmi  ci piovono addosso di continuo, tutti egualmente indiscutibili pena tutte le possibili ritorsioni variabili dalla semplice derisione unita a offese gratuite fino al  linciaggio mediatico e, nei casi estremi, alla querela (di parte o meno) per “istigazione alla violenza, odio razziale  e/o lesa maestà”.

Sono piogge tumultuose che dilavano e inaridiscono tutti i territori de “li inimici” (tendenti a coincidere con tutto il “popolo” succube) dei profeti (“falsi”). E se vengono prodotti “frutti”, questi sono “suscettibili” di ripetuti “ritocchi”.

Come ad esempio continuerà “probabilmente” a succedere alla Legge della Regione Siciliana n. 16 del  10.08.2016, che già abbiamo più volte incontrata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (e non è sola): sembra proprio che il Consiglio dei ministri abbia ravvisato in essa diverse violazioni della Costituzione ,e cioè per dirla in breve: i nostri veri-giusti-perfetti profeti  avrebbero  ecceduto tra l’altro le competenze statutarie, in contrasto con norme e ordinamenti statali e comunitari e avrebbero invaso il campo delle competenze civili e penali. Così si dice, così si legge.

Passiamo ora ai ritualissimi “assestamenti”  (o variazioni/correzioni) e utilizzi di bilancio, nonché agli ormai rituali anch’essi riassestamenti (rettifiche, mutazioni, annullamenti) di precedenti (e recenti) decreti di variazione: tutto sempre prodotto in ossequio alle profetiche virtù di perfezione-verità-giustizia, per cui ogni atto dei “novelli profeti in patria” è giusto e perfetto!

Scorriamo quindi un poco le pubblicazioni sul sito istituzionale del “Dipartimento del bilancio e del  tesoro” dal 10 al 14 ottobre 2016.

Il DD. n. 1520 del 07.10.2016, pubblicato il 10.10.2016 tratta  per gli  Obiettivi di Piano 2016 – compartecipazione regionale  la Variazione compensativa tra articoli del  capitolo 413363, per euro 2.061.071,00. Nello specifico recita tra l’altro: Capitolo 413363 Quota a carico della Regione delle spese per il perseguimento di obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel Piano sanitario Nazionale.

Articolo 1 – Quota di compartecipazione vincolata per Obiettivi di Piano + 2.061.071,00

Articolo 2 – Quota di compartecipazione vincolata per Farmaci Innovativi – 2.061.071,00”

Il DDS. n. 1521 del 07.10.2016, pubblicato il 10.10.2016 ci informa di accertamenti , di impegno e altro in relazione a ” Mobilità Sanitaria 2016Accertamento capitolo 3358 euro 70.555.250,00 – accertamento capitolo 3415 – art. 1 euro 179.279.194,00impegno capitolo 215204 euro 249.834.444,00. Interessante la lettura di qualche visto e considerato prima della decretazione: “ VISTO il verbale Rep. atti N. 62/CSR del 14 Aprile 2016 nel quale la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni esprime intesa, ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sulla proposta del Ministro della Salute di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2016 che attribuisce alla Regione Siciliana, per il finanziamento indistinto dei livelli essenziali di assistenza la somma di euro 8.905.060.697,00, di cui euro 4.373.275.308,00 a carico della Regione (pari al 49,11%) ed è stato quantificato in euro 2.696.375.618,00 la quota a carico del Fondo Sanitario Nazionale comprensiva del saldo negativo di Mobilità sanitaria pari a euro 179.279.194,00 (Mobiltà Sanitaria attiva euro 70.555.250,00 – Mobilità Sanitaria passiva euro 249.834.444,00 ) mentre, nel riparto in parola, non sono stati inseriti i saldi di mobilità internazionale;

CONSIDERATO che le quote passive corrispondenti alla mobilità sanitaria a debito vengono trattenute dallo Stato e, quindi, determinano un decremento di euro 179.279.194,00 dell’importo da corrispondere alla Regione Siciliana, a copertura del fabbisogno indistinto del Servizio Sanitario Nazionale 2016 che deve essere regolarizzato sul capitolo 3415;

RITENUTO di dover rappresentare in bilancio i suddetti fatti gestionali e, quindi, di accertare in entrata, nel cap. 3415 “Fondo Sanitario Regionale destinato al finanziamento delle spese correnti” la somma di euro

179.279.194,00 quale saldo a debito relativo alla mobilità sanitaria interregionale; di accertare in entrata nel cap. 3358 ”Somme derivanti dalla definizione della mobilità sanitaria attiva” la somma di euro 70.555.250,00 per mobilità interregionale a credito; e di impegnare nella spesa, nel cap. 215204 “Somme destinate alla definizione della mobilità sanitaria interregionale”, la complessiva somma di euro 249.834.444,00 relativa alla mobilità sanitaria a debito;

D E C R E T A / Art. 1 – Per le finalità indicate in premessa, è disposto l’accertamento, per l’esercizio finanziario 2016, di euro 70.555.250,00 nel cap. 3358 – Capo 11- ”Somme derivanti dalla definizione della mobilità sanitaria attiva” e di euro 179.279.194,00 nel cap. 3415 art. 1 – Capo 11 – “Fondo Sanitario Regionale destinato al finanziamento delle spese correnti” quale saldo a debito relativo alla mobilità sanitaria interregionale;

Art. 2 – E’ disposto l’impegno di spesa, per l’esercizio finanziario 2016, di euro 249.834.444,00 nel cap.

215204 “Somme destinate alla definizione della mobilità sanitaria interregionale” (codice del piano dei

conti integrato U.1.09.99.01.001). Al pagamento ed al versamento si provvederà mediante emissione di

mandati diretti speciali di euro 179.279.194,00 ed euro 70.555.250,00 da estinguersi, a norma dell’art. 408 del R.D. 23 maggio 1924, n. 827, mediante semplice registrazione delle scritture, con imputazione nella spesa al cap. 215204/competenza ed in entrata rispettivamente nel capitolo 3415/competenza art.1, capo 11 e nel capitolo 3358/competenza – Capo 11– del Bilancio della Regione Siciliana per l’esercizio finanziario 2016.”

 

    Istruttivo né anche il DDS. n. 1522 del 07.10.2016, pubblicato il 10.10.2016, avente per oggetto ancora il  ” Fondo Sanitario Nazionale 2016 ”  con accertamento al capitolo 3415 – art. 1 per euro 2.446.541.174,00. Troviamo opportuno sottoporvi ancora qualche visto e considerato, anche a costo di apparirvi noiosi, ma noi davanti ai miliardi ci confondiamo. Recita tra l’altro il documento: VISTO il verbale Rep. atti N. 62/CSR del 14 Aprile 2016 nel quale la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni esprime intesa, ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sulla proposta del Ministro della Salute di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2016 che attribuisce alla Regione Siciliana, per il finanziamento indistinto dei livelli essenziali di assistenza la somma di euro 8.905.060.697,00, di cui euro 4.373.275.308,00 a carico della Regione (pari al 49,11%);

CONSIDERATO che sulla base della predetta intesa è stato quantificato in euro 2.696.375.618,00 la quota a carico del Fondo Sanitario Nazionale comprensiva del saldo negativo di Mobilità sanitaria pari a euro 179.279.194,00 (Mobilità Sanitaria attiva euro 70.555.250,00 – Mobilità Sanitaria passiva euro 249.834.444,00 );

VISTO il Decreto del Responsabile del Servizio n. ???? del ??? con il quale è disposto l’accertamento, per l’esercizio finanziario 2016, di euro 70.555.250,00 nel cap. 3358 – Capo 11- ”Somme derivanti dalla definizione della mobilità sanitaria attiva” e di euro 179.279.194,00 nel cap. 3415 art. 1 – Capo 11 – “Fondo Sanitario Regionale destinato al finanziamento delle spese correnti” quale saldo a debito relativo alla mobilità sanitaria interregionale;

CONSIDERATO che l’articolo 20, comma 2, lettera a, del Decreto Legislativo n. 118 del 23/06/2011 e successive modifiche ed integrazioni impone alle Regioni – per garantire effettività al finanziamento dei livelli di assistenza sanitaria – di accertare ed impegnare nel corso dell’esercizio l’intero importo corrispondente al finanziamento sanitario corrente;

RITENUTO di dover accertare in entrata la somma che lo Stato eroga per il fabbisogno indistinto dei livelli essenziali di assistenza 2016 al netto della mobilità sanitaria passiva per un importo complessivo di euro 2.446.541.174,00 :

D E C R E T A / Art. 1 – E’ disposto, per l’esercizio finanziario 2016, l’accertamento in Entrata sul capitolo 3415 – Capo 11 – art. 1 – della somma di euro 2.446.541.174,00 – FSN 2016 – assegnazione fabbisogno indistinto dei livelli essenziali di assistenza al netto della Mobilità sanitaria negativa quantificata nell’intesa espressa nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e Regioni ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett.a) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sulla proposta del Ministro della Salute di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2016. … omissis …”

    A essere sinceri siamo rimasti a interrogarci davanti a quei miliardi e all’aliquota: se  a carico della Regione sono euro  4.373.275.308,00 pari al  49,11% sull’intero importo i 8.905.060.697,00, cosa significano esattamente  gli euro 2.446.541.174,00: noi calcoliamo che sono una parte di quanto deve versare il Fondo Sanitario Nazionale (appena il 27,47% del “fabbisogno totale regionale”) .

     Il DRG n. 1552 del giorno 11.10.2016  incrementa il plafond di cassa ai capitoli 876416-672453-476521 in testa al  Dip. Infrastrutture per complessivi euro  41.868.882,92 ripartiti ai tre capitoli indicati nell’ordine in euro  550.134,01, euro  464.549,17 ed euro 40.854.199,74 (incremento trasporto pubblico locale).

     Il DDG n. 1557 del 12.10.2016 definisce la nuova istituzione capitolo e iscrizione somma sul capitolo 472535 per euro 800.000,00 a favore del dipartimento turismo per spese nell’ambito dell’azione 6.8.3,  del P.O. FESR 2014-2020.   (cod. U.1.03.02.02)       Reg. CEE n.1301/13; Reg. CEE n.1301/13; Dec. CE n.5904/15.

     Il DRG n. 1571 del giorno 12.10.2016 riproduce economie di euro 1.893.803,81 per il Dip. Ambiente sul capitolo 842437 pac nuove azioni.

      Il DD n. 1577 del 14.10.2016 modifica decreto 1520/2016 e provvede alla variazione compensativa tra articoli del capitolo 413363 per euro 1.932.352,00 a servizio di  ass. salute – dip. Pianificazione strategica.

      Il  DD n. 1579 del 14.10.2016  rettifica il  DD 981 del 13.07.2016 – P.O. FESR 2014-2020 e recita tra l’altro: “ VISTA la nota n. 16762 del 23.09.2016, con la quale il Dipartimento regionale della Programmazione – Area Affari Generali UOB 3.1, Bilancio e Affari Finanziari – chiede di modificare l’iscrizione effettuata con il predetto decreto n.981/2016 rideterminando l’importo in euro 73.200,00 di cui euro 7.320,00 spendibile nell’esercizio finanziario 2016, euro 25.620,00 spendibile nell’esercizio finanziario 2017, euro 10.980,00 spendibile nell’esercizio finanziario 2018 ed euro 29.280,00 spendibile nell’esercizio finanziario 2019; … omissis

       Chiudiamo ora velocemente con il totale delle variazioni settimanali non citate: euro 8.300.000,00 circa.

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One Thought to “Nemo propheta acceptus est in patria sua?”

  1. Camillo Coppola

    Nemo propheta in orbi.

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