La Via: “I negoziati di fronte a nuove sfide, quali l’elezione di Trump e l’incertezza sui futuri impegni degli Sati Uniti”

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Passare da dichiarazione di intenti a soluzioni concrete: la conferenza sui cambiamenti climatici Cop22, in corso a Marrakech – atto terzo, dopo la ratifica dell’Unione europea dello scorso ottobre e l’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi del 4 novembre – sintetizza le posizioni degli Stati, e punta dritto all’obiettivo: individuare modalità di finanziamento e posizioni condivise al fine di mantenere il riscaldamento climatico al di sotto dei 2° rispetto ai livelli industriali. Ora tocca di nuovo all’Europa. Da lunedì 14, un influente gruppo di dodici eurodeputati prenderà parte alle discussioni con i principali negoziatori, con colleghi di altri parlamenti, Ong locali ed internazionali, e rappresentati delle industrie.

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“Nonostante il nostro contributo a renderlo vincolante, è evidente che gli impegni profusi a livello nazionale non sono tuttora sufficienti a raggiungere l´obiettivo prefissato”, dichiara il presidente di delegazione Giovanni La Via (PPE, IT).

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“Inoltre, dovremmo puntare al consolidamento della fiducia tra i paesi sviluppati e in via di sviluppo. Possiamo e dobbiamo dare alle generazioni future un mondo più stabile e prospero: un pianeta più pulito e più sano”, ribadisce l’eurodeputato che aggiunge, “Marrakech, con il negoziato messo ora di fronte a sfide non previste, come l’elezione del nuovo presidente Trump e l’incertezza sui futuri impegni degli stati Uniti, è la prova che quanto iniziato a Parigi deve essere portato a termine. Gli obiettivi climatici, per i prossimi anni, devono essere realizzati passo dopo passo. L´Unione Europea in questo processo deve assumere il ruolo di attore principale e di mediatore tra il nord e il sud”.

“Dato che gli attuali impegni climatici non saranno sufficienti a limitare il riscaldamento globale, l´Unione Europea deve armonizzare le sue politiche climatiche con l´accordo di Parigi. Ciò significa, in particolare, una riduzione rapida delle emissione di CO2 e una chiara modalità di finanziamento verso la protezione climatica”, conclude il presidente.

I negoziati di Marrakech si concentreranno sull´attuazione dell´accordo di Parigi, e cioè concordare specifiche norme sul trattato e mantenere gli impegni assunti. Ciò riguarda in particolare il supporto offerto per i paesi in via di sviluppo: finanziamenti, sviluppo e condivisione delle tecnologie, e capacity-building, puntando a potenziare le azioni entro il 2020, a definire i contenuti dei contributi promessi a livello nazionale (INDC), nonché modalità e regole dei meccanismi di cooperazione, modalità del mercato globale e preparativi sul dialogo del 2018

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