Aula Consiliare del Comune di Catania
Giovedì 17 novembre 2016, ore 17,30
In Polonia, Argentina, in Spagna gli scioperi e le proteste delle donne che si ribellano alla violenza e al femminicidio hanno paralizzato interi paesi. Questa lotta appartiene a tutte, cancella i confini e non conosce geografie: un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso fra le mura domestiche e davanti ai propri figli.
La violenza maschile sulle donne non è un fatto privato né un’emergenza ma un fenomeno strutturale e trasversale della nostra società che affonda le sue radici nella disparità di potere tra i sessi.
La violenza maschile sulle donne va affrontata con una pluralità di misure istituzionali, riguardanti il funzionamento dei servizi giuridici e socio-assistenziali, ma soprattutto con un cambiamento culturale radicale che sradichi qualsiasi forma di discriminazione di genere e promuova una cultura del rispetto e delle diversità.
Occorre denunciare e non tollerare più nessuna forma di attacco al corpo delle donne attraverso l’imposizione di un modello familistico patriarcale ed eteronormato che nega la libertà sessuale e riproduttiva e ne sancisce il controllo attraverso lo smantellamento progressivo della 194 ed il dilagare incontrollato dell’obiezione di coscienza negli ospedali e nelle farmacie.
Per queste ragioni, in previsione della manifestazione nazionale del 26 novembre a Roma “Non una di meno” in corrispondenza del 25 – giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne -,invitiamo donne e uomini della nostra città per parlare di violenza di genere e definire un percorso comune e nuove azioni politiche di contrasto.
Non saranno accettati in aula simboli identitari appartenenti a partiti e sindacati né interventi istituzionali.
Aderiscono:
Associazione Thamaia Onlus; Lila Catania; Chiesa Evangelica Valdese di Catania e Chiesa Cristiana Evangelica Battista – via Capuana Catania; RiVoltapagina; Città Felice; U.D.I., Unione Donne Italiane; Comitato San Berillo; Amnesty International; Open Mind; Femministorie; Toponomastica Femminile; Rebeldesse Catania; Genus, Centro Studi di Genere Università di Catania; La Ragnatela; Associazione Penelope; Graziella Priulla; Serena Maiorana; Patrizia Maltese.