Intervista al cantante siciliano Dario Barranco

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di Nello Cristaudo

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Dario Barranco, 22 anni, palermitano, scrive e canta canzoni difficili, irripetibili, piene di parole di altri tempi. Per la scelta dei suoi brani di battaglia si ispira alla musica in voga negli anni ’60,  ai cantanti che hanno fatto la storia della musica popolare quali Mina, Tenco, Gino Paoli, Domenico Modugno, Frank Sinatra, Barbra Streisand.  Attraverso la sua voce calda, melodica, con un timbro particolare,  si viene catapultati in un atmosfera un po’ favoleggiante di un periodo storico che tutti ricordiamo con piacere soprattutto attraverso canzoni “senza tempo”. Musiche e testi  entrati nel panorama  della musica leggera italiana e non solo: ascoltando il suo repertorio è come se si avesse davanti il vecchio ma allegro “juke-box” degli anni ‘60/70 che ha reso famosi diversi cantanti italiani.  Nel mondo della telematica, del web, dove tutto corre velocemente e i ritmi si accavallano in maniera frenetica, ecco soggiungere il flusso melodico delle canzoni di Barranco, una sorta di nuova  necessità comunicativa  per distrarsi, per deconcentrarsi dal solito tram tram quotidiano,  per dire agli altri che ci si può divertire con il bel canto che ha fatto la musica italiana famosa nel mondo.

Abbiamo incontrato il cantante Barranco, al quale abbiamo posto alcune domande a cui ha ben volentieri risposto. (NdR: Intervista dopo la photogallery)

INTERVISTA INTEGRALE

Com’è nata la tua passione per la musica e quali sono stati i tuoi inizi?

Tutto è iniziato per gioco! “Dai canta, dai canta…!” Poi da li è stata una strada in salita. Cominciai cantando nel coro della chiesa di Mondello, e li incontrai il mio ex maestro di canto.

Da dove nasce la tua passione per la musica anni ’60?

La mia passione per la musica anni 60′ è nata dal fatto che quando cominciai a studiare canto, il mio maestro aveva visto in me delle doti particolari che ricordavamo molto il genere di altri tempi.

A chi ti ispiri nel mondo della musica?

Nel mondo della musica mi ispiro principalmente al grande Frank Sinatra…

Qual è il tuo punto di arrivo?

Si, la prima tappa che ho raggiunto è principalmente quella dove io sono stato capace di cantare in pubblico! Il punto dove voglio arrivare in questo momento non lo so.

Cosa pensi del successo?

Beh, del successo non penso chissà cosa… certo è una cosa bella senza alcun dubbio essere famoso ed essere conosciuto.

C’è un aneddoto nella tua vita di cantante che ti è particolarmente caro?

L’aneddoto per eccellenza è quello dove sto riuscendo a costruire la mia canzone inedita.

Quali doti, secondo te,  sono in genere necessarie per  emergere?

Bisogna avere diverse doti, ma la più importante in assoluto è quella di crederci, crederci sempre! Nonostante tutto ciò che ti circonda possa buttarti a terra, bisogna alzarsi e resistere. Un’altra dote fondamentale è quella di saper cantare con il cuore! Si può cantare anche “tanti auguri a te” ma cantato con il cuore diventa la canzone più bella del mondo.

Cosa pensi della musica rapper e del pop?

Della musica pop è bella, mi piace anche se spesso commerciale. Per quanto riguarda il rapper non mi esprimo perché non è uno stile che ascolto.

A quale tipo di pubblico ti rivolgi?

Mi rivolgo principalmente ad un pubblico di aduli, ma anche alla fascia dei mie coetanei che apprezzano quel tipo di musica.

Spingeresti i tuoi figli verso la carriera dello spettacolo?

Si e no. Si perché è un mondo molto interessante dove bisogna saper trasmettere a chi non si conosce. No perché è un mondo dove si rischia troppo e si rimane spesso delusi,   delusioni  che sulla pelle rimangono, purtroppo, i segni.

Hai partecipato a concorsi canori e se si a quali?

Si… ho partecipalo all’Italian Award Discography, al Cantamare 2016, e adesso quest’anno parteciperò al Cantamare 2017.

Hai dei rimpianti e com’è Dario fuori dal palcoscenico?

Allora… Non ho rimpianti. Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto mettendoci il 100% di me stesso, magari restandoci anche fregato. Dario fuori dal palcoscenico è una persona che indossa una maschera tutto il tempo. Non fa quello che fa sul palcoscenico! Sul palco lui è a casa, ama stare a contatto col pubblico, ma soltanto se ha un microfono in mano. Ha una maschera perché spesso e volentieri, finge di essere felice in una vita che non vorrebbe. È una persona abbastanza normale, come un ragazzo di 22 anni insomma. Conosce l’amore, sa quanto può fare male, e conosce tantissime altre cose… forse troppe.

Come si vede anche dalle risposte dateci, Dario Barranco è una persona semplice con tanta voglia di fare, cui  però la vita, ancora,  non gli ha regalato il giusto riconoscimento.  La musica, specialmente quella che fa Dario, non riesce a ritagliarsi uno spazio importante nella cultura e, di conseguenza, risulta  marginale e confinata in spazi ristretti . Sappiamo che prossimamente Dario porterà alla luce un suo brano inedito che sarà lanciato al prossimo Cantamare 2017. Una canzone scritta da lui il cui testo – che abbiamo avuto il privilegio di leggere –  canta l’amore e la cui capacità di analisi del messaggio intrinseco svela le passioni dell’animo umano. Un cantante d’altri tempi Dario Barranco, ma contemporaneo e giovanissimo, che ha una sua idea artistica la quale non segue le mode attualmente prevalenti ma che ha il fascino misterico tipico della creazione musicale. Gli auguriamo che questo suo stile possa al più presto emergere nello scenario della musica italiana.

 

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