L’isola dei miraggi

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di Guido Di Stefano

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Poteva essere l’isola del tesoro; anzi potrebbe ancora esserlo solo che si ridestassero gli animi dei veri statisti che riuscirono a farla grande e di quelli che nella loro abbreviata  vita ci provarono.

Troppi nemici e interferenze  hanno incontrato gli uni e gli altri e tradimenti (abilmente secretati dai “promotori”) spesso mortali. Chissà forse un giorno si scopriranno i nomi e i volti dei grandi traditori e il numero dei denarin percepito: allora potremo esecrarli pubblicamente e indicarli ai posteri come i più miseri tra gli uomini, vili mercanti dei loro fratelli.

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Sogni , solo  sogni i nostri: certe verità non riemergono mai perché sono ingoiate da insaziamili  mostri dalle molte teste, tante quanti sono i “poteri” (palesi od occulti) coalizzati nel male.

Bando ai piagnistei: pensiamo ad alzare la testa e  utilizzarla per “crescere” veramente e non solo per poggiarci sopra il cappello, le cuffiette e gli occhiali.

L’anno di grazia 2016 è finito lasciandoci  dolorose ferite e sfocate immagini di miraggi sempre più lontani ed evanescenti.

Dove è la tanto decantata  “perfezione”  promessa in ogni dove e con ogni mezzo ai Siciliani, ritualmente tacciati di mafiosità solo che osassero dubitare del “superiore” verbo? Dove è finito l’imperativo morale e giuridico delle 3 “E”, da qualche decennio enunciato e (“casualmente”) magari vanificato dai grandi ed esperti “programmatori e gestori dei siculi destini? Cosa vuol dire tre “E”?  Semplice: Efficienza, efficacia, Economicità debbono improntare tutte le azioni amministrative dal vertice alla base della piramide.

Non sono certo incoraggianti tanti  segni e risultati riscontrati nell’anno che fu, anche solo limitandosi ai contenuti della GURS (Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana), al sito istituzionale del “Dipartimento del Bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione” e alle letture di qualche articolo “minore” di qualche “Bastian contrario” sempre avvezzo a pensare e dire che due più due fà esattamente quattro, senza se, senza ma e senza sconfinamenti  ai limiti di universi paralleli.

Velocemente cercheremo di spiegarci meglio.

Ricordiamo di avere “visto” la pubblicazione seguita dalla  ripubblicazione (e qualche rettifica) di alcune leggi, ovviamente soggette alla data di pubblicazione per l’entrata in vigore: quindi tutto semplice, chiaro e e perfetto, vero?

A nostro avviso diverse decretazioni relativ a bandi di gare presentavano una “piccola” lacuna nella citazione delle fonti normative: nel gruppo delle Leggi relative alla trasparenza (dalla Legge 241/90 a seguire) mancava la L.R. 10/91, che ha recepito “staticamente” la Legge 241/90 e dinamicamente (se e in quanto non in contrasto con la legge regionale) tutrte le successive modifiche e integrazioni.

Non entriamo nel merito di bilancio, manovra e manovrina; e non approfondiamo la constatazione (a metà circa del 2016) di residui “passivi” miliardari all’esercizio finanziario del precedente anno 2015.

Indimenticabili restano anche tutti i decreti di variazione di bilancio (per lo più relativi al 2016 ma con “espansione” a volte per gli anni a seguire) specie quando (tanti) sono stati seguiti da perentori decreti di annullamento e/o rettifica per i motivi più disparati (incidentali, imprevisti …).

E’ proprio vero: la perfezione non alberga in questo mondo! Per quanto riguarda la nostra amata Sicilia, terra dei Gattopardi, abbiamo un timore: su noi ricade sempre il polverone sollevato da frenetici e rumorosi movimenti che tutto agitano perché tutto resti come prima!

Cosa è stato pubblicato da giorno 02 a giorno 05 gennaio 2017?

 Troviamo 10 Decreti emanati il 30.12.2016 e pubblicati  successivamente (3 il due gennaio, 5 il quattro gennaio e 2 il  cinque gennaio 2017) conu cui vengono annullati ben 51 o modificati decreti varianti precedenti; a seguire 3 Decreti emanati giorno tre gennaio e pubblicati il quattro gennaio 2017, volti alla “revisione” di 33 decreti varianti dell’anno che fu. In totale sono stati “colpiti” dalla scure revisionistica ben  84 decreti “varianti”, che si aggiungano a tutti gli altri menzionati nelle precedenti esposizioni.  Solo alcuni milioni di Euro, forse utili per evitare o rabberciare buchi!

Cosa preferite: il pirandelliano “così è se vi pare oppure lo shakespeariano “molto rumore per nulla”?

 

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