di Luigi Asero
È stato presentato ieri venerdì 17 febbraio, nei locali dell’I.S. De Felice Giuffrida, il libro di poesie “Oniriche” (edito da Mare Nostrum Edizioni) di Vito Aldo Barbagallo.
Alla presenza, ovviamente, dell’autore il numeroso pubblico intervenuto ha potuto ascoltare alcune delle poesie lette magistralmente dall’attrice Olivia Spigarelli fra una considerazione e l’altra tra l’autore e la Prof.ssa Agata Spina che ha aperto un vero e proprio dibattito con spunti di autentica riflessione tra l’importanza della poesia e le sue correlazioni con la vita di tutti i giorni, filosofeggiando (vogliate “passarci” il termine) tra un futuro che sembra perduto e un passato da cui -paradossi della vita- aspettarci il prossimo futuro.
Vito Aldo Barbagallo non è nuovo alla redazione di testi dai quali trarre doppiamente godimento: per la bellezza dei versi (a volte malinconici, altri speranzosi) e per le riflessioni interiori che sono forse il vero “argomento” che deve interessare il lettore. Cos’è il passato? Cos’è il futuro? La circolarità degli eventi, il ripetersi incessabile della vita che nasce, si sviluppa, muore e ricomincia. Un ciclo il cui esito è conoscere in anticipo il futuro, perché in fondo è già passato.
Alla presentazione dell’incontro ha parlato il Dirigente Scolastico, prof. Francesco Ficicchia, il quale ha ricordato il precedente libro di Vito Aldo: “I viali della mente” e considerando “Oniriche” la naturale continuazione, o evoluzione se volete, di quanto già scritto prima. Due opere inscindibili, per dirla con le parole del prof. Ficicchia: “Insieme sono la testimonianza di una vita tesa alla ricerca dei più reconditi e riservati luoghi interiori, lontani dall’apparire, e noti soltanto a chi si interroga cercando il senso profondo delle proprie azioni e dei propri sentimenti“.