di Salvo Barbagallo
Sarà affollatissima Taormina il prossimo maggio. Il 26 e il 27 si terrà l’annunciato e atteso vertice del G7 e con i vertici che contano (?) la “Perla dello Jonio” sarà invasa da migliaia e migliaia di militari, agenti di Polizia, agenti (segreti?) italiani e stranieri. Arriveranno 35 delegazioni istituzionali da tutto il mondo e sono attese circa 7 mila richieste di accrediti stampa da parte di giornalisti provenienti da ogni parte del mondo. A Taormina, come nelle altre località dell’hinterland, a partire da Giardini e Letojanni, le strutture alberghiere verranno destinate interamente alle ospitalità per il G7 e non sarà possibile accogliere turisti o altri clienti nei giorni del summit politico. Per i “pochi” turisti presenti sarà uno spettacolo inedito in questa cittadina nota per le sue bellezze naturali e per gli eventi culturali che periodicamente nel periodo estivo si tengono al Teatro Antico. Ci sarà la possibilità di incontrare nelle strette viuzze anche il discusso Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e altri personaggi che, comunemente, in Sicilia non giungono neanche per le vacanze. Per l’ex premier “made in Italy” Matteo Renzi uno smacco: aveva scelto come location per il G7 Taormina convinto che la collettività isolana votasse il suo richiesto “Sì” al Referendum Costituzionale e proprio dall’Isola ha subìto lo schiaffo più cocente con un eclatante, quanto imprevisto, “No”. La mano è passata a Paolo Gentiloni che, con il candore del suo volto e pochi esibizionismi, farà da padrone di casa.
Il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, ha tenuto già a sottolineare che Taormina sarà rimessa a nuovo per l’eccezionale manifestazione: Le linee guide dell’appuntamento sono quelle già definite dal precedente Governo. Certo sarà possibile realizzare quanto assolutamente necessario. La ristrutturazione del Palazzo dei Congressi è, ad esempio, un’opera primaria. Ma in questo contesto anche la stesura del manto stradale nelle principali arterie cittadine resta un intervento previsto. Tra questi anche la sistemazione della passeggiata della villa comunale, crollata a causa di uno smottamento, assieme all’abbellimento floreale… E per rimettere tutto in sesto sono stati messi a disposizione dal Governo nazionale 15 milioni di euro per le opere strutturali da realizzare a Taormina per il G7. 15 milioni per “ristrutturare”, ma non è noto il costo complessivo dell’evento.
Come ha ricordato Emanuele Cammaroto su Taormina Today, sono impressionanti i numeri che caratterizzeranno il G7: Per avere un’idea di cosa sarà il vertice dei potenti del pianeta in agenda a Taormina il 26 e 27 maggio 2017 ecco i dati del più recente G7 europeo, quello svoltosi nel 2015 a Krun in Germania, nel castello di Elmau: sulle Alpi bavaresi si registrò allora la presenza di 7 mila giornalisti, 20 mila agenti delle Forze dell’Ordine e 5 mila partecipanti ai lavori. Numeri che bastano e avanzano per far capire a cosa si dovrà preparare Taormina. Non è difficile ipotizzare che Taormina, rispetto alla piccola Krun (cittadina di 1930 abitanti), potrebbe avere un richiamo superiore e ancora più consistente in termini di presenze sia per gli addetti ai lavori sia per il dispiegamento di forze di sicurezza.(…) Per l’ospitalità verranno chieste 9 camere identiche: esattamente uguali per non scontentare nessuno dei premier ospiti, che potrebbero fare confronti tra una suite e l’altra. A Taormina saranno protagonisti i leader di Usa, Germania, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Canada e Italia (…).
Ma, a quanto pare e risulta, a Taormina, a poco più o poco meno di tre mesi dal G7 non c’è aria di febbrile attesa e le “ristrutturazioni” non hanno ancora preso il via. Anche il presidente dell’Anac, Cantone, il mese scorso ha evidenziato lo stato delle cose in audizione alla Commissione Bilancio della Camera: Noi sappiamo che il G7 deve iniziare a maggio, siamo ormai a fine gennaio e che io sappia dal punto di vista delle infrastrutture non è stato fatto nulla o pochissimo… C’è da chiedersi se Matteo Renzi poteva essere più sollecito del cauto Paolo Gentiloni?
I Potenti del G7 giungeranno a Taormina in elicottero, e alla “trasferta” dall’aeroporto di Catania (Fontanarossa o Sigonella?) provvederanno i mezzi di Maristaeli: sono già stati effettuati sopralluoghi nei terreni di contrada Bongiovanni, accanto all’impianto natatorio comunale e verranno effettuati test di atterraggio ma, a quanto pare, saranno necessari lavori di sistemazione e consolidamento delle aree prescelte, come quella dei campetti accanto alla piscina, dove si trovano campi da tennis e da basket rimasti sinora abbandonati.
Intanto l’apparato di sicurezza è stato già messo in moto. In arrivo a Taormina i primi contingenti delle Forze di Polizia che saranno impegnate nelle attività finalizzate a blindare il territorio in vista del vertice internazionale di fine maggio: saranno 6.300 le unità di personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate in servizio di ordine pubblico fuori sede. I militari verranno ospitati in strutture “corrispondenti agli standard di categoria 3 stelle o superiore. Da qui a maggio verranno poste in essere tutta una serie di attività volte a garantire la massima sicurezza alle personalità di Stato e a tutti gli addetti ai lavori che arriveranno a Taormina.