di Salvo Barbagallo
Quando si presenta un’occasione favorevole bisogna prenderla al volo e saperla utilizzare al meglio: questa è una delle prime regole che un “politico” deve sapere mettere in atto se vuol farsi spazio nella jungla della concorrenza dei colleghi. Ma tanto non è sufficiente, non basta: le “occasioni” vanno utilizzate con discrezione, se non si vuole cadere nelle trappole delle invidie che, poi, finiscono con il determinare contrapposizioni di ruoli (direttamente o indirettamente). Questa “base” della politica nostrana è stata ben costruita dal Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi che nel prossimo G7 che si terrà a Taormina a fine maggio prossimo, si è assunta il delicato compito di provvedere alle procedure d’accoglienza delle “first lady” dei Capi di Stato che saranno presenti al summit. Già programmata una passeggiata nelle vie del centro storico (precluso agli “estranei” al vertice) della “Perla dello Jonio” e un cocktail tutto “in rosa” alla Villa comunale. Il sopralluogo effettuato il 24 febbraio scorso da Maria Elena Boschi, a quanto pare, potrebbe essere ripetuto ad inizio maggio: il sottosegretario di Stato si tiene in contatto con il sindaco di Taormina, Emilio Giardina con il quale, sistematicamente, fa il punto della situazione in merito ai lavori di “facciata” che sono in corso nella cittadina. I ritardi segnalati sono in corso di superamento, i lavori per le due elipiste sarebbero in fase avanzata, in corso quelli per asfaltare le strade, mentre qualche timore resta per il Palacongressi e la Villa comunale, ritenuti fondamentali anche come alternativa al Teatro Antico per il programmato concerto che si terrà il 26 maggio.
Il prossimo maggio sarà un mese particolarmente critico per Taormina: attese 35 delegazioni in rappresentanza dei Paesi G7 (Italia, Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada, Giappone e Unione Europea) e al vaglio ben 7 mila richieste di accrediti stampa da parte di giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, che verranno ospitati in strutture alberghiere a Giardini Naxos e Letojanni, esclusa nel periodo che precede il summit la presenza di turisti. In programma l’allestimento di un ospedale da campo provvisorio: la struttura mobile, per eventuali emergenze, dovrebbe essere realizzata nel piazzale del parcheggio Lumbi. Una parte del posteggio nord dovrebbe essere destinato alla Protezione Civile nei giorni in cui Taormina sarà zona rossa. Disagi pesanti per i residenti di Taormina nella “zona rossa” dal 22 ed il 28 maggio: nel perimetro circoscritto potranno circolare soltanto con speciali pass concessi dalle autorità.
In merito ai problemi sulla sicurezza, la celebrazione nella Capitale dell’anniversario dei Trattati di Roma ha costituito un sicuro test per quanto concerne il G7 “Siciliano”: una presenza notevole delle forze dell’ordine (a Roma oltre cinquemila uomini) ha bloccato qualsiasi (presunta) velleità da parte dei manifestanti di provocare disordini, impedendo anche eventuali infiltrazioni di facinorosi nei cortei di protesta. A Taormina complessivamente saranno presenti 6.500 uomini, con un efficiente piano di prevenzione che sta tenendo conto anche della posizione “geografica” della cittadina.
Da fine gennaio scorso a Taormina confluiscono a scaglioni i contingenti delle Forze di Polizia, dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri che saranno impegnati, in affiancamento alle unità locali operative in zona da tempo, nelle attività finalizzate a blindare il territorio in vista del vertice internazionale. Non c’è possibilità di penetrare ai blocchi stradali e, inoltre, i Capi di Stato raggiungeranno il luogo del summit in elicottero. Qualche problema (che si sostiene facilmente superabile) per le delegazioni che dagli scali aerei di Sigonella e Fontanarossa dovranno transitare con auto per l’autostrada Catania/Messina.
In queste condizioni il lavoro che dovrà svolgere il Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi scorrerà senza problemi e l’accoglienza delle illustri consorti degli illustri Capi di Stato si trasformerà in un’occasione irripetibile…