Franceschini, Alfano e il Ponte sullo Stretto: una partita a “balle”?

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di Salvo Barbagallo

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La notizia l’ha data l’Agenzia ANSA quattro giorni addietro, ma non voleva di certo essere un “pesce d’Aprile”, e la riportiamo così come è stata diffusa:

Alfano a Messina
Alfano a Messina

“Noi consideriamo il ponte sullo Stretto un’opera strategica per la Sicilia, la Calabria, ma soprattutto per l’Italia e l’Europa, un’infrastruttura grazie alla quale arriverebbero tutte le opere considerate minori”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano oggi pomeriggio durante un incontro all’auditorium Fasola a Messina su “Europa Giovani e Mezzogiorno”. “Renzi è stato sempre a favore del ponte – ha aggiunto – se rimarrà lui il segretario del Pd penso avrà sempre la stessa posizione”.

Il ministro Franceschini
Il ministro Franceschini

Il ministro Angelino Alfano non smentisce la sua “coerenza” d’azione politica ma, nel caso di quest’ultima dichiarazione d’amore (l’ennesima…) per la “sua” Isola, crediamo che abbia colto al balzo la “palla” tirata da un altro ministro, Dario Franceschini che, in un’altra località un po’ distante dal profondo Sud, durante il suo intervento al forum di Confcommercio a Cernobbio – come riportato dal quotidiano La Stampa – dichiarava senza mezzi termini Non c’è ragione al mondo perché l’alta velocità si fermi a Salerno. Ci vorranno degli anni ma l’alta velocità deve arrivare a Catania e a Palermo. E per questo si deve fare il Ponte (…).

Il ministro Delrio a Messina
Il ministro Delrio a Messina

Gioco di “palle” o gioco di “balle”?

È possibile (anzi, sarà sicuramente vero) che il ministro ai Beni Culturali del Governo Gentiloni, sia convinto della necessità di “fare” il Ponte, così come è possibile (forse solo “strumentalmente”) che ne sia convinto anche l’attuale ministro degli Esteri, probabilmente perché (ma potremmo essere in pieno errore) si stia convincendo (passo dopo passo) che la Sicilia è da considerare “estero” per l’Italia. O probabilmente (ma potremmo essere ancora in pieno errore) perché il “Siciliano” Angelino Alfano incomincia a stancarsi a utilizzare il “mezzo” aereo di Stato per raggiungere continuamente la “sua” Terra, e incomincia a ritenere che sia “necessaria” una linea ferroviaria diretta con la Sicilia (con il Ponte sullo Stretto realizzato?), per le sue trasferte. Noi non conosciamo le reali motivazioni che hanno spinto i due ministri a risollevare la “questione Ponte”, tenendo conto che alcuni giorni prima (il 26 marzo) il ministro per le infrastrutture Graziano Delrio, proprio a Messina, aveva “archiviato” l’annosa vicenda. In quella circostanza, come ha riportato sul quotidiano “La Repubblica” Manuela Modica, Delrio aveva espresso chiaramente il suo pensiero: “Io sono venuto a Messina in autostrada e la Ct – Me e quello che ho visto non va bene. Il Cas riceve i soldi dei cittadini: frane, buche e deviazioni non vanno assolutamente bene”, il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio parla così alla folta platea della sala Sinopoli del Vittorio Emanuele di Messina. E ha continuato: “Il problema non è il ponte ma avere un collegamento ferroviario adeguato tra la Sicilia e il resto d’Italia, ovvero un collegamento tra la Sicilia e la terraferma ma dedicato all’alta velocità, per farlo dobbiamo recuperare un ritardo, perché ci siamo soffermati sul ponte ma ci siamo dimenticati di considerare che bisogna prima programmare l’alta velocità tra Roma e Reggio Calabria, perché se non arrivi a Reggio Calabria in quattro ore a che serve il ponte? I soldi per l’alta velocità sono stati già stanziati. I cantieri saranno attivi entro l’anno, il progetto per il ponte, invece, la concessione, la cosa come era stata impostata è stata cancellata. Adesso tra Reggio Calabria e Messina stiamo valutando diversi ipotesi, quando saremo pronti le presenteremo, intanto stiamo realizzando il collegamento tra Roma e Reggio Calabria in quattro ore (…)”.

Gioco di squadra, o gioco delle parti fra ministri? Non sappiamo. Indubbiamente appare significativo l’input che il ministro dei Beni Culturali ha lanciato al ministro degli Esteri…

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