di Salvo Barbagallo
Siamo al rush finale, fra pochi giorni sette Potenti si incontreranno a Taormina per discutere dei principali (?) problemi di questo (folle?) mondo. La “star”, ovviamente, sarà il tanto osteggiato (internazionalmente) Donald Trump e la moglie Melania, ma i riflettori saranno puntati su Emmanuel Macron e sulla consorte Brigitte Marie Claude Trogneux alla quale il premier francese deve il suo eclatante successo, e di certo non mancherà l’attenzione verso la navigata (politicamente parlando) Angela Merkel. Dopo l’ultima manciata di gossip, sembra un po’ offuscata la dirompente presenza della sottosegretaria di Stato, Maria Elena Boschi che sul G7 di Taormina contava molto per un rilancio della sua immagine, preparando per tempo una passeggiata e un cocktail al Parco Giovanni Colonna Duca di Cesarò per le mogli dei Capi di Stato e di Governo che arriveranno qui nella cittadina jonica. Un ruolo più attinente alla moglie del premier italiano, Manuela Gentiloni, che ha già delineato un dettagliato programma, mettendo da parte la Boschi. Ospiti di Manuela Gentiloni saranno le first lady degli Usa Melania Trump, del Canada Sophie Gregoire Trudeau, del Giappone Akie Abe, la première dame della Francia Brigitte Trogneux con il marito Emmanuel Macron, Angela Merkel e il marito Joachim Sauer, Theresa e Philip May. Il programma? Sabato 26 maggio un giro in elicottero sull’Etna, poi l’atterraggio a Catania, e, tutti ospiti del sindaco Enzo Bianco, a visitare il Teatro Greco e l’ex monastero dei Benedettini, quindi ritorno a Taormina per assistere, alle 19, al concerto della Filarmonica della Scala di Milano, seguito dalla cena offerta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un vicino storico hotel con terrazza sul mare.
Se non fosse per le eccezionali misure di sicurezza predisposte, questo vertice siciliano dei Grandi mondiali potrebbe apparire una “vacanza” di fine settimana per Vip, ma di “vacanza” non si tratta anche se (per adesso) fanno “più” notizia i movimenti “salottieri” degli illustri ospiti, per la cui incolumità scendono in campo diecimila uomini (Esercito, Arma dei Carabinieri, Finanza, Marina, Aeronautica, eccetera). E già si è appreso che al porto di Marina di Riposto sono ormeggiate ben 25 unità navali della flotta della Finanza che si sono aggiunti ai mezzi operativi da giorni della Guardia Costiera che stazionano a Giardini Naxos. Il ministro dell’Interno Marco Minniti, si è reso conto direttamente delle misure predisposte per garantire il regolare svolgimento dell’evento e le migliori condizioni di sicurezza per le numerose personalità in arrivo: ha confermato l’importanza del massimo coordinamento tra tutte le componenti impegnate nell’attività di prevenzione e controllo, disponendo anche l’intensificazione delle attività informative con il contributo del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.) che, in seno al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, rafforza lo scambio di informazioni tra i vari organismi di Intelligence e le Forze di polizia nazionali e straniere.
Insomma, sicurezza garantita a 360 gradi, nessuna possibilità per eventuali movimenti di contestazione e di protesta: l’intera zona di Taormina e dintorni (costieri e montani) è blindata. Come si legge in una nota diramata dall’Ansa, tra i reparti speciali schierati dal Comando Generale dell’Arma dei carabinieri a Taormina ci sono anche le Squadre operative di supporto (Sos). Unità antiterrorismo composte da uomini appositamente addestrati e in grado di fronteggiare situazioni particolari. I militari sono dotati di un equipaggiamento speciale e di attrezzature in uso all’élite dell’antiterrorismo. Per questo Vertice, dunque, è stata predisposta ogni azione preventiva per scongiurare ogni tipo di “minaccia” possibile: la “vacanza” isolana dei Sette e delle delegazioni al seguito è più che assicurata nella massima tranquillità.