G7 Taormina: vietati gli sbarchi migranti in Sicilia

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di Salvo Barbagallo

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Italia contraddittoria o opportunista? O meglio, Governo d’Italia o chi lo rappresenta nelle figure apicali, “prudente” e “cauto”? Forse tutta una serie di elementi affardellati che, alla fine, mostrano non solo “fluidità” nelle decisioni che vengono prese, ma “forse” o di “sicuro”  incertezze (a seconda dei punti di vista).

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Il Capo della Polizia Franco Gabrielli
Il Capo della Polizia Franco Gabrielli

Il G7 di Taormina è sicuramente un “vertice” di Potenti importante, ma non riusciamo a comprendere pienamente se sono importanti i “temi” che saranno trattati, o se sono importanti solamente i partecipanti, e quindi necessario-indispensabile-fuori-qualsiasi-dubbio riuscire a mantenere in tutte le condizione umanamente (e no) immaginabili la loro incolumità. Pertanto mentre il premier Paolo Gentiloni per il G7 sta preparando un’agenda silenziosamente ambiziosa: anzitutto migranti, con l’obiettivo di affiancare ad un comune «grido di dolore», una linea d’azione che chiami in causa i Paesi leader del mondo occidentale (Fabio Martini, La Stampa), una direttiva firmata dal capo della polizia Franco Gabrielli diramata già da qualche giorno per pianificare i servizi necessari a proteggere i capi di Stato che risiederanno nella “Perla dello Jonio”, prevede sino a fine mese (cioè sino a dopo la chiusura del summit) l’off limits della Sicilia per i migranti: infatti da lunedì prossimo tutti i porti siciliani saranno interdetti. Vuol dire che nessuna nave potrà avvicinarsi, vuol dire che le imbarcazioni cariche di migranti che già affollano il Mediterraneo centrale dovranno attraccare altrove (…) oltre a prevedere una serie di provvedimenti che “isolino” quel tratto di mare di fronte a Taormina e Giardini Naxos, si è deciso di ampliare l’area degli interventi. La direttiva è chiara: “È già stata rappresentata la necessità di realizzare, a partire dal 15 maggio, una riduzione progressiva degli sbarchi a Messina e poi per l’intera Sicilia evitando comunque di impegnare i porti dell’isola nei seguenti periodi: porto di Messina, dalla mezzanotte del 18 maggio 2017 fino alle 24 del 28 maggio successivo; tutti gli altri porti della Sicilia, dalla mezzanotte del 22 maggio 2017, fino alle 24 del 28 maggio successivo” (Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini).

Migranti sbarcati a Catania
Migranti sbarcati a Catania

Con buona pace della Boldrini e dei tanti cosiddetti “buonisti”, evidentemente c’è chi nel Governo “avverte” che fra i migranti possa annidarsi un potenziale pericolo e di conseguenza meglio non correre rischi soprattutto quando possono essere preventivamente evitati. Non è dato sapere (e non sarà dato sapere) cosa ne pensino le organizzazioni “preposte” al traffico di esseri umani che comunque, anche se non avvisati direttamente da eventuali e sciagurate “gole profonde” interessate, sono al corrente della disposizione di sicurezza attraverso gli articoli già apparsi sui mass media. Dunque, in Sicilia, se pure per un breve periodo, non “dovrebbero” esserci “scaricamenti” di migranti da navi soccorritrici sui moli dei porti Siciliani. Questa inedita situazione è, in ogni modo e a conti che si faranno “dopo”, una sorta di “involontario” test per chi nella magistratura sta faticosamente cercando di vederci chiaro sui traffici illeciti legati al “salvataggio” di innocenti nelle acque del Mediterraneo: si potrà vedere se le navi soccorritrici si indirizzeranno verso altre mete, altri territori, o “sospenderanno” i salvataggi nel periodo indicato dal Capo della Polizia Gabrielli, o, invece, se non terranno in considerazione la disposizione governativa e proseguiranno come se nulla fosse.

Antiterrorismo Polizia
Antiterrorismo Polizia

Indubbiamente il G7 di Taormina ha messo in fibrillazione il Governo Italiano: da una parte l’esigenza di fare “bella figura” e di mostrare “internazionalmente” il volto di un Paese che è in grado di “garantire” ciò che è necessario garantire; dall’altra parte c’è la necessità di evitare tutti (?) i pericoli potenziali, con tutti i mezzi a disposizione che si possono mettere in campo. Ma fa “90” la paura che qualcosa possa andare storta, nonostante la massiccia presenza su un territorio abbastanza circoscritto, di diecimila uomini delle forze dell’Ordine made in Italy, ai quali si aggiunge (anche se non si dice) una consistente partecipazione di uomini della sicurezza al seguito dei rappresentanti dei singoli Paesi partecipanti al summit “Siciliano”, e il già attivo (e più che consistente) supporto (cielo-terra-mare-droni-MUOS) di Sigonella a Stelle e strisce a tutela del “solo” Donald Trump.

Tutto sommato, non è “facile” la vita dei Potenti e di chi rappresenta l’Italia… Non vi pare?

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