“In effetti non ho fatto molta strada per arrivare in questo posto bellissimo… Abito qua dietro” ha esordito la cantautrice salutando il suo pubblico. “Tante volte, passando per le strade della città mi sono detta: sarebbe bello fare un concerto al Teatro Greco Romano ed eccomi qua“, ha aggiunto.
Ad aprire la prima delle tre serate del tour “Eco di sirene”, Gabriella Grasso, cantautrice catanese prodotta dalla Narciso records ovvero l’ etichetta discografica fondata nei primi anni 2000.da Carmen Consoli. Gabriella Grasso ha presentato dal vivo “Pippineddu”, cunta e pigghia” e qualche altro brano tratto da “Vussia cuscienza” suo nuovo lavoro discografico.
“Bastano pochi elementi a fare un’orchestra” dichiara Carmen Consoli e con “pochi” elementi ha dato vita, ieri sera, ad “concerto d’opera”.
Non è la prima occasione in cui la Consoli ripone sul piedistallo la sua Fender elettrica di colore rosa per concedersi alle morbide sonorità acustiche appartenenti alla multi genericità del suo repertorio. Rock, folk, acustico o elettrico, la cantantessa sa trovare sempre il vestito giusto per i suoi brani. Ogni concerto è il frutto di una produzione sofisticata e curata nei minimi particolari.
Il progetto in essere è stato realizzato dalla ” On the road” e prodotto da Francesco Barbaro in esclusiva per la città di Catania con la collaborazione del Teatro Massimo Bellini e dell’agenzia Punto e a capo di Nuccio La Ferlita.
La sua raggiante Catania l’ha accolta con la rinnovata stima di sempre. I fans catanesi attendevano da molto il concerto nel capoluogo etneo dove Carmen Consoli si esibirà anche venerdì 09 e sabato 10 Giugno.
Luna piena, piacevole clima primaverile e la prestigiosa cornice dell’Odeon a fare da sfondo ad uno degli eventi più’ interessanti del cartellone cittadino. La bellezza delle cose ama nascondersi, recitano i versi dell’omonima canzone appartenente all’album “Confusa e felice”. Parafrasando si potrebbe dire che la bellezza della musica ama non spiegarsi e dunque non ci sono parole adatte a descrivere la magia che creano violino, viola, fiati, chitarre, l’emozione che crea la poesia di un testo. Se pochi elementi bastano a fare un’ orchestra una voce e una chitarra bastano a fare un concerto quando si tratta di un’artista con la “a” maiuscola che propone in ogni disco e in ogni esibizione, qualcosa di nuovo. I suoi brani dal vivo, risultano essenzialmente rinnovati. Ascoltare “Fiori d’arancio” spoglia delle sonorità rock rispetto al disco oppure “Venere” in versione orchestrale o ancora brani celebri come “Parole di burro”, “L’ultimo bacio” in chiave classica è come assaporare lo stesso frutto con un retrogusto diverso. Carmen Consoli in versione acustica risulta energica e coinvolgente alla stessa maniera dei suoi tour elettrici. La scaletta, articolata tra i maggiori successi del repertorio e i brani della produzione più recente, fa di “Eco di sirene” un’omogenea trascrizione dal vivo della sua carriera ultra ventennale.
L’emozione dirompente sul palco è giunta con le note di “In bianco e nero” dedicata a sua madre e ” Mandaci una cartolina” immancabile omaggio a suo padre scomparso nel 2009. Le ballate “L’abitudine di tornare” e “Oceani deserti”, impreziosite dai suoni orchestrali, demarcano una linea romantica anche durante il concerto prevalentemente caratterizzato dai brani più duri della cantautrice “Contessa miseria” o “Mio zio”. “A finestra”, dedicata alla Sicilia, ed eseguita ad apertura dell’esibizione, ha dato il la al progetto che vede Catania al centro dell’attenzione e degli obiettivi della cantantessa “mi auguro che con questi concerti si possa avviare un percorso nuovo per questo luogo di tutti noi cittadini” ed è proprio questa l’occasione che la cittadinanza e soprattutto le autorità dovrebbero cogliere per ricollocare Catania ai primi posti delle classifiche visto che, grazie alle sue risorse avrebbe tutte le carte in regola per raggiungere livelli molto alti e mantenerli contrariamente a come fu fatto negli anni novanta quando la città fu risollevata dal baratro ma rimase solo per qualche tempo un esempio da imitare.
Carmen Consoli ha concluso la prima delle tre serate catanesi salutando ed omaggiando I musicisti del Bellini e il pubblico giunto anche da luoghi e regioni limitrofe. Immancabili foto, autografi e selfie fuori dalla porta d’uscita artisti per la gioia di tutti i fans.