Fiorella Mannoia in concerto il 29 giugno al “Sicilia Outlet Village”

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di Giuseppe Stefano Proiti

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Siamo nel bel mezzo di una torrida estate da savana, e aspettiamo come il gelo di un ghiacciolo che si scioglie fra le labbra quei fantastici “occhi blu”, attraverso cui immaginiamo “cieli aperti che ormai / non si chiudono più” … e tante … ma tante … “Rose blu”:

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Il gelo ha disegnato sopra i vetri fiori blu
e c’è una nuvoletta che discende di lassù.
Si apre in due metà qui di fronte a me!
Quanti bei colori in quella nuvola
e quanta gente allegra…
sopra un leone c’è
un bimbo che invita anche me
a cavalcare tutti gli animali
che san parlare come noi
e ridendo han ragione di pensare
che le bestie siamo noi!

(Un bimbo sul leone di Adriano Celentano)

Fin dai suoi esordi al Festival di Castrocaro (1968), Fiorella Mannoia è la vera regina della musica italiana, che spesso non vince, ma lascia un’impronta indelebile nell’anima, come la sua ultima vittoria morale (seconda classificata al Festival di Sanremo 2017) che ha scaldato il cuore di milioni di persone.
Che sia benedetta” resuscita “La rabbia” di quel poeta-provocatore che cavalca dal profondo gli entusiasmi del “mondo”: <<Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o quella che fa battere i cuori?>> (Pier Paolo Pasolini)

Ebbene, quel film (1963) nato dal produttore del cinegiornale “Mondo libero”, nonostante i buoni pronostici, venne subito dimenticato. Ma ci viene naturale oggi rievocarlo, nell’immagine di un volto sofferente e lo sguardo corrucciato di un poeta che sputa persino alla sinistra, assente e reticente, che tradisce il suo stesso vincolo ideologico a dire tutta la verità nient’altro che la verità, vittima dei giochi sfrenati del capitalismo, della mediocrità e del qualunquismo, della demagogia del buon senso.
Ma è privilegio e responsabilità del poeta mantenere viva la rabbia. La musica è oggi più che mai poesia: quel forte grido lanciato dal burrone … quel salvagente gettato in aperto mare che la vita vuole recuperare.

La musica oggi la immaginiamo come un’ape che porta il nettare da un fiore all’altro, un koala che si aggrappa al tronco dell’albero, un bimbo che si attacca al seno della madre.
Fiorella è una nuova stagione, è la nostra mamma che canta … quell’inno alla resurrezione. È come vedere quel seme nuovamente sbucare dai solchi della terra: << Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l’erba, la gioventù. L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile>>.
Pasolini però, pur con tutto il suo impeto di vita, in fondo non sa reagire, si fa abbattere dalla tipica angoscia dell’uomo contemporaneo e dal pessimismo cosmico.
In Fiorella invece c’è molto di più. C’è il superamento della pasoliniana rassegnazione, una guareschiana spinta oltre l’impossibilità dell’orizzonte. Un gettarsi senza esitazione in mezzo alle onde … nell’agitazione della tempesta … “con più speranza che paura” … per crederci ancora, per chi ha la piena consapevolezza che si dovrebbe anche dare la vita per la riemersione di quel mondo che ci salva: la Poesia.

E “siamo ancora qui”, in questo miracolo annunciato, per nutrire con entusiasmo questa speranza di salvezza, con tutta quella suspense che solo un concerto può fare avvertire.
Fiorella Mannoia si esibirà  Giovedì 29 giugno, alle ore 20.30, nella Piazza Eventi del “Sicilia Outlet Village”, il primo di tre appuntamenti che vedrà la cantante romana nella nostra regione.
Una inaspettata e piacevole sorpresa per i fans e gli amanti del suo genere musicale, un regalo che il centro commerciale fa ai suoi clienti omaggiandoli con una “notte sotto le stelle” all’insegna del sogno.
Sarà anche possibile fare shopping negli otre 140 negozi che rimarranno aperti fino alle ore 23.00. 

Attirare i clienti a suon di musica è un’attitudine ormai ricorrente per molti centri commerciali, e proprio stando a questo concetto, di solito si punta sui giovani appena “sfornati” dai talent, oppure sulle cosiddette nuove leve. La scelta di una straordinaria interprete della musica italiana d’autore quale è Fiorella Mannoia, potrebbe far pensare ad un progetto più ampio e diverso anche da parte degli stessi artisti. Quindi la musica di qualità, che negli ultimi anni la si poteva ascoltare dal vivo solo in teatro, torna nei luoghi aperti a tutti.
Un esperimento che di sicuro porterà i suoi frutti positivi. È un repertorio sorprendente quello della Mannoia, una veterana con quarant’anni di strepitosa carriera alle spalle, che unisce il fascino della musica d’autore a quei motivi popolari che tornano sempre in testa. Tutti ricordiamo i suoi successi storici degli anni ’80, come “Caffè nero bollente”, “Come si cambia”, “Quello che le donne non dicono”, e che dire de “Le notti di maggio”, brani questi che ci auguriamo di ascoltare assieme ai nuovi di “Combattente”, album che dalla scorsa primavera con il suo Tour ha sbancato nei teatri più prestigiosi d’Italia, e che da pochi giorni ha addirittura ufficializzato il Tour europeo.

Direbbe Pasolini: “Come finirà tutto ciò”?
Lei lo ignora … e noi lo sapremo solo domani.
Nel frattempo la sogniamo con il microfono in mano … “a dirci ancora un altro si” …
“Buonanotte all’Italia”!

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