Scintille all’insediamento del Consiglio comunale di Francavilla

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di Nello Cristaudo

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Seduta d’insediamento con “i botti” quella del Civico Consesso francavillese di domenica  eletto l’11 giugno scorso.Solitamente, le sedute inaugurali, sono scandite dalle inesorabile procedure burocratiche previste dalle leggi relative alle modalità di candidabilità, ineleggibilità, incompatibilità ed altro per i singoli consiglieri nonché all’elezione del presidente e del suo vice presidente del Consiglio comunale oltre che ad un certo fair play tra chi ha vinto le elezioni e chi le ha perse. Ed invece no!  Il tutto si è svolto all’insegna di sarcasmo, battute, controbattute, accuse e risposte tra i due schieramenti come se si fosse ancora in campagna elettorale, con un tifo da stadio del pubblico presente: uno spettacolo mai visto a memoria in tanti anni di cronaca politica.

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Ad essere eletto presidente è stato chiamato, con i soli voti della maggioranza ossia della lista “La Svolta”, l’avvocato Isidoro Musumeci, mentre il secondo scanno più alto del Consiglio, è andato all’imprenditrice Giuseppina Ferrara (votata sempre dalla sola maggioranza) che, in qualità di consigliere anziano per voti, ha pure aperto la seduta per dirigere i lavori d’aula, sino alla proclamazione del nuovo presidente.

I consiglieri del gruppo d’opposizione “Scriviamo Insieme il Futuro”,  che si richiamano  al sindaco uscente sconfitto Lino Monea, si sono unanimemente espressi votando scheda bianca, sia per l’elezione del presidente che del vice.

Ed ecco  arrivare, a questo punto, la prima “rivelazione” posta in essere da Lino Monea. «Poco prima che questa seduta d’insediamento iniziasse  abbiamo chiesto al sindaco Pulizzi di valutare l’opportunità altamente democratica, recepita in diversi enti locali, di eleggere alla vicepresidenza del Consiglio un esponente del gruppo d’opposizione, ma questa nostra proposta non è stata presa in considerazione. E dire che, all’indomani della sua elezione a primo cittadino di Francavilla, ho inviato al mio successore un messaggio di congratulazioni, al quale lui ha risposto auspicando “una serena e proficua collaborazione tra i nostri due gruppi”. Ed, invece, si sta cominciando molto, ma molto, male!… Forse perché – ha sarcasticamente dichiarato il sindaco uscente ironizzando sulla denominazione della lista del suo antagonista – facendo una “svolta” si potrebbe anche… andare a sbattere in qualche muro”.

Pronta la risposta del nuovo sindaco, data  dopo aver prestato il giuramento di rito  dinnanzi all’Assise. «Il mio predecessore – ha controbattuto Pulizzi – ha avuto  più di dieci giorni di tempo, ossia dal mio insediamento ad oggi (ovvero giorno 12 giugno), per avanzarmi questa proposta in merito alla vicepresidenza del Consiglio, sulla quale si sarebbe potuto discutere. Ed invece l’ha richiesta all’ultimo momento, ossia una manciata di minuti prima che iniziasse questa seduta consiliare. Ditemi voi che tempi avrei avuto per poter fare un ragionamento serio con i miei consiglieri ….”.

Lino Monea

Ed il consigliere di maggioranza Antonino Marchese,  ha fatto al riguardo notare che anche cinque anni fa proprio l’allora appena eletto sindaco Monea ed i suoi uomini si opposero fermamente alla concessione alla minoranza della vicepresidenza del Consiglio. Un metodo proprio usato da chi ora ne lamenta l’utilizzazione.

Isidoro Musumeci, neo eletto presidente del Consiglio Comunale, ha subito dichiarato di voler essere “il difensore degli interessi della comunità francavillese ed il mediatore tra maggioranza e minoranza, in quanto le due contrapposte fazioni non possono fare a meno l’una dell’altra”.  Ha inoltre continuato dicendo: “ Il mio ruolo comporta di essere un  primus interpaes (primo fra uguali) “per ribadire che il suo ruolo non sarà di parte ma di coordinatore dei lavori dell’assemblea.

Ma le prime avvisaglie di una seduta incandescente, si sono avute allorquando il consigliere di minoranza, Alessandro Vaccaro, già presidente del Consiglio Comunale, ha  esordito il suo primo intervento con un tono polemico nei confronti del Presidente del Civico Consesso affermando : “Con l’elezione a presidente del Consiglio Comunale del collega avvocato Isidoro Musumeci ci troviamo in presenza di “salti della quaglia” e “cambi di casacca” che, probabilmente, stanno alla base del successo elettorale della lista “La Svolta” e del suo candidato a sindaco. Sino a prova contraria, Musumeci è stato consigliere comunale nella trascorsa coalizione dell’ex sindaco Monea, ma quando lo abbiamo ricontattato per questa campagna elettorale ci ha detto “inspiegabilmente” (visto che nel sia pur breve periodo della precedente consiliatura non aveva mai manifestato alcun dissenso) che non condivideva il nostro progetto politico…”.

Il neo Presidente, non cogliendo la provocazione del collega avvocato Vaccaro, ha risposto che ci saranno altre sedi e luoghi non istituzionali dove poter ribadire e rispondere alle accuse gratuite a lui mossegli.

Molto equilibrato, invece l’intervento dell’ex assessore Salvatore Bardaro, oggi consigliere di opposizione, il quale salutando i componenti dell’Assemblea ed il pubblico presente, ha augurato alla nuova amministrazione che non venga disperso il lavoro da lui fatto inerente l’ARO per la gestione dei  rifiuti che nei primi giorni di luglio dovrebbe avere inizio.

Ma il contributo più atteso è stato senza dubbio quello dell’ex primo cittadino Lino Monea, che come gli consente la nuova normativa, è rimasto in Consiglio Comunale. L’ex sindaco ha rivendicato un ruolo attento e di controllo vigile  sull’operato dell’amministrazione. Ha ringraziato i suoi collaboratori ed ha commentato il verdetto delle urne.  “I nuovi amministratori comunali di Francavilla di Sicilia  rappresentano solo una parte minoritaria dell’elettorato locale. Sino a prova contraria – ha rilevato Monea – il nuovo sindaco Vincenzo Pulizzi e la sua lista “La Svolta” hanno totalizzato il 40% dei consensi, mentre c’è un 60%, ovvero  una maggioranza “reale” (coloro che hanno votato per la mia lista e per quella della dottoressa Rosa Giuffrida), che non s’identifica con quella che è la maggioranza “ufficiale”, voluta da una legge che, comunque, tutti abbiamo il dovere di rispettare”.

Non è mancata la replica alle dichiarazioni di Monea del consigliere di maggioranza Gianfranco D’Aprile, il quale nel suo intervento ha affermato: “ E’ ora di finirla  col dire che il nostro gruppo ha vinto col 40% dei consensi, cioè una percentuale minoritaria. Il dato elettorale reale è che il sindaco uscente Monea ed i suoi sostenitori, i quali si sono “giocati” la recentissima campagna elettorale sulla cosiddetta “esigenza di continuità”,  sono stati sonoramente bocciati dal corpo elettorale che non ha scelto la continuità amministrativa tanto decantata da Monea in campagna elettorale. La gente, ovvero oltre il 60%  ha votato in parte per noi ed in parte per la compagine classificatasi terza. Tutto ciò suona come una inequivocabile e sonora “disapprovazione” della gestione amministrativa uscente  al di là delle analisi del voto che ognuno di noi può fare”.

Ulteriori “scintille” si sono registrate quando, a margine della seduta,  il Presidente Musumeci  ha invitato i due schieramenti a voler eventualmente individuare i rispettivi capogruppo. Per “La Svolta” è stato designato l’ing. Filippo Grifò, che ha invitato i colleghi a collaborare per il bene del paese e a lasciar perdere i toni esasperati della campagna elettorale, mentre il gruppo “insieme per il futuro”  non lo ha indicato,  affermando Monea con una dichiarazione dal sapore provocatorio, che: “ Siamo tutti in grado di rappresentarci  e quindi ci riserviamo, se necessario, di nominare successivamente un nostro capogruppo”.

Vincenzo Pulizzi

Intanto il sindaco Vincenzo Pulizzi, rispondendo ad alcune affermazioni dette da Monea sulla situazione economico finanziaria dell’Ente, ha fatto presente che la condizione non è per niente florida e che esistono dei crediti che il comune vanta nei confronti di cittadini e di altre municipalità per i quali, da parte del suo predecessore, poco o nulla è stato fatto per esigerli. Monea , a sto punto richiedeva la parola, ma veniva ripreso dal presidente Musumeci  il quale  sottolineava che non poteva concedergli d’intervenire in quanto, per regolamento, il semplice consigliere può parlare una sola volta su un argomento mentre il capogruppo due volte e dato che loro non lo avevano indicato no concedeva di parlare. Al che Monea, ha fatto osservare al neo presidente che quando non viene indicato il responsabile di un gruppo consiliare, per regolamento si intende nella carica colui che è il più votato, in questo caso lui stesso. Per cui ha replicato al sindaco Pulizzi  dicendo che aveva posto in essere gli atti per riscuotere i crediti pigliandosi, però, i rimbrotti del pubblico presente  che, con un  vero tifo da stadio, è intervenuto pesantemente disapprovando gli interventi del consigliere Monea malgrado gli inviti del presidente Musumeci e dei vigili urbani  tendenti a  riportare l’ordine in aula e sedare gli animi.

Il sindaco Vincenzo Pulizzi, infine, ha fatto un breve rendiconto di ciò che ha operato nei primi sui quindici giorni di amministrazione e precisamente di aver avviato colloqui con la Società di Sviluppo “G.A.L. Terre dell’Etna e dell’Alcantara” e di aver costituito una sorta di “task-force” in grado di intercettare finanziamenti europei, nazionali e regionali a beneficio della comunità francavillese e dei suoi operatori economici. Inoltre ha affermato: “anche se i nostri avversari politici ci dicono che non sono a norma,  abbiamo rifatto volontariamente le strisce pedonali, nonché ridato decoro ad alcuni angoli del paese che versavano in stato di assoluto degrado”. Ed accogliendo il suggerimento  rivoltogli dal suo predecessore, Pulizzi ha dichiarato di voler mantenere nei rispettivi incarichi il segretario comunale Giuseppe Bartorilla e la responsabile economico-finanziaria Rosalba Pennino. Ha anche annunciato che il comune avrà non più sei aree organizzative, bensì solo tre con un notevole risparmio.

I cenni di animosità avvertiti in aula, ahimè hanno avuto degli strascichi nell’antistante piazza Annunziata, spiacevolissimo episodio, dove alcuni supporters dei due schieramenti, avevano innescato una mini baruffa poi stroncata sul nascere.

Corre l’obbligo di fare alcune considerazioni. Questo Consiglio Comunale, luogo di confronto civile e di condivisione di idee e di progetti, nel suo ruolo di rappresentanza e di controllo, apre, per scelta democratica dei cittadini francavillesi,  una nuova fase storica in questo Comune, in netta discontinuità con il passato.  Dagli scanni del Civico Consesso scompaiono tutta una serie di personaggi che avevano retto le sorti  del comune.

Tutti i dodici consiglieri eletti, siano di maggioranza che di minoranza, non sono chiamati ad occupare meramente delle poltrone, ma sono a disposizione di quanti vogliono  salpare per un nuovo viaggio, che porti a migliorare la qualità della vita di tutti i francavillesi.  Sicuramente, con spirito collaborativo,  anche i Consiglieri di minoranza sapranno assumersi l’alto compito di contribuire, secondo il proprio ruolo, a ricercare benessere e nuove opportunità per il nostro bel paese.

Le persone che vivono a Francavilla di Sicilia dovranno essere  il centro dell’impegno e dell’abnegazione degli amministratori, costituiranno il valore incommensurabile del  loro fare politica. Amministrare un territorio è costruire e promuovere il “bene comune”, parola molto spesso abusata, ma alla quale è necessario ridare contenuto vero. “Bene comune” è acqua, aria, terra, cultura, lavoro: beni individuali e collettivi, che vanno tutelati e difesi, perché siano a disposizione di tutti. La cura del locale, del territorio, delle persone e delle situazioni conosciute una ad una, delle tradizioni e della storia, è molto preziosa. Non bisogna consentire a  nessuno  di sentirsi abitante inconsapevole di luoghi anonimi.

Mi piace concludere con le parole di un  grande uomo appassionato delle persone, della comunità e del loro futuro, Don Primo Mazzolari, che disse: “Il domani, che è già in marcia, sarà quale lo vogliamo fin da questo momento, perché il nostro impegno verso il domani incomincia oggi”. Auguriamo ai neo consiglieri un buon lavoro da svolgere con passione, impegno ed entusiasmo per il benessere della città di Francavilla di Sicilia.

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