di Guido Di Stefano
Sia ben chiaro che con “postume” intendiamo tutte le pubblicazioni “non contestuali” alla produzione, ma posticipate a vario titolo alla/e settimana/e successiva/e. Ne abbiamo incontrate diverse già, senza entrare nel merito o nel demerito dei fatti; e anche ora ci asteniamo da ogni giudizio (morale e/o giuridico) e ci limitiamo a “raccontare”.
Conoscete bene le nostre “fonti” di lettura ma a ogni buon conto ve le ripetiamo: il sito ufficiale del “Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione” e la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana altrimenti detta GURS dagli “habitués”.
Nel sito dipartimentale, per le pubblicazioni correnti dal 29 maggio al giorno 01 giugno, alla “voce decreti dirigenziali” brilla di luce propria la variazione di bilancio codificata dal DRG n. 863 del 26.05.2017 (settimana precedente) e pubblicata (con altre minori) il 29.05.2017. Tratta il decreto il riparto dei fondi ex articolo 6 comma 8 L.R. 09 maggio 2017, n. 8 (giovanissima legge finanziaria). Colpisce, con sì breve vita, la somma “condotta” in variazione: Euro 68.863.000,00 ripartiti tra “Assessorato regionale agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea – Dipartimento sviluppo rurale (Euro 42.213.000,00)” e “Assessorato regionale territorio e ambiente – Comando corpo forestale (Euro 37.000,00 + Euro 26.613.000,00)” . Non vi annoiamo con altri dettagli.
Dedicati al “Dipartimento ambiente”, capitoli vari, incontriamo i DD.RR.GG. dal n. 940 al n. 946 tutti del 31.05.2017 per complessivi Euro 17.650.578,93. Non male!
Per finire le altre variazioni riscontrate, che tangono diversi dipartimenti, si collocano (salvo errori e omissioni) nei dintorni di Euro 16.800.000,00.
Non scendiamo nel dettaglio dei 23 DD.DD.SS. volti al pagamento delle scadenze bancarie in questo mese di giugno 2017, per onorare i debiti contratti in varie stagioni “governative”: Avremo ancora tempo per piangere.
Intanto passiamo a uno sguardo velocissimo alla GURS – Parte I n. 23 del 01.06.2017.
Restiamo a chiederci quale può essere la “ratio” per cui tanti decreti “dirigenziali, assessoriali, presidenziali” se ne stiano a maturare (dopo il loro concepimento e il loro “parto”) per “molteplici settimane” prima di vedere la luce sulla GURS. Sono sempre e comunque validi e insindacabili? Nel dubbio non scendiamo nei particolari.
Continuiamo velocemente.
Il Supplemento Ordinario n. 1 (n. 19 d’ordine) ci presenta il DECRETO PRESIDENZIALE 21 aprile 2017, n. 10. – Regolamento di attuazione dell’art. 9 della legge regionale 8 aprile 2010, n. 9. Approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Sicilia. Trattasi di appena 145 pagine più un allegato in “separato sito”. Tutto bene? Non ci pronunciamo, atteso che “ictu oculi” (a colpo d’occhio) ci è rimasta (forse a torto)qualche perplessità tecnico-numerica; in ogni caso siamo restii a leggere ponderosi trattati “esecutivi”.
Il Supplemento ordinario n. 2 (n. 20 d’ordine) presenta un AVVISO DI RETTIFICA a cura di Assessorato della salute e precisamente il DECRETO 28 aprile 2017 – Documento di indirizzo regionale “Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la prevenzione del rischio di ictus nel paziente con fibrillazione atriale”. Tra l’altro esso recita in apertura “Si pubblica, nella versione corretta, il decreto di cui in epigrafe, già pubblicato nel supplemento ordinario n. 3 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 20 del 12 maggio 2017”.
Meno male che la vita è sacra!