di Giuseppe Stefano Proiti
Dopo gli insopprimibili incendi che nelle precedenti giornate hanno devastato tantissimi “polmoni verdi” della Sicilia, a risultare continuamente minacciati sono le acque dei mari, la salute dei cittadini, la bellezza dei nostri paesaggi. E sembra rimanere sorda la politica territoriale agli appelli lanciati di recente da Catania Bene Comune e dalla presidente di Legambiente Catania (Viola Sorbello), la quale denunciava l’afflusso di scarichi fognari in mare. Emergenza che è balzata agli onori della cronaca già molte volte, ma che il comune di Catania non avrebbe mai deciso di fronteggiare. D’altronde il motto dei politici è: “meglio lasciar scorrere … compresi i liquami … fottiamocene persino dei mari”. Così passano i giorni, passano i mesi, passano gli anni, mentre nulla cambia.
Oggi ci occupiamo del borgo marinaro di San Giovanni li Cuti, che è a sua volta vittima dell’inciviltà dei concittadini e dal degrado diffuso causato dall’incuria dell’amministrazione comunale. La zona a traffico limitato non viene ad esempio rispettata da nessuno. Basti pensare che la presenza di un vigile urbano al primo ingresso (partendo da piazza Europa) è l’unico baluardo a difesa del borgo contro gli incivili di cui sopra.
Per non parlare della spiaggia, altro enorme problema: sta segnando il declino di una realtà marinara che in passato era di fondamentale importanza per il turismo cittadino. Il signor Antonio Arrigo, il benemerito pensionato che si è preso cura della spiaggia, pulendola, piantando fiori e apponendo cartelli che invitano a gettare le carte negli appositi cestini, purtroppo ha gettato la spugna, arrendendosi di fronte alle barbarie di alcuni cittadini ai quali non importa assolutamente nulla dell’impegno altrui per la pulizia dei luoghi pubblici.
E’ veramente triste il fine settimana trovarsi a passeggiare nell’ampia bellezza del lungomare “Ognina” e a dispetto di un panorama come quello che si staglia nella lontananza dello sguardo, vedere sotto i nostri occhi, nei canti della banchina e sulle rocce che si ergono a strapiombo dal mare, accumuli di rifiuti di ogni specie.
E’ per questo che Legambiente Catania, insieme ai bambini del Corpo nazionale dei Giovani esploratori ed esploratrici italiani – Gruppo Scout Catania 1 di Santa Maria della Guardia, mercoledì 12 luglio, dalle 18,30 alle 20.00, si recherà in quella romantica località fatta di colorate barchette di legno ormeggiate sulla luccicante riva, meta privilegiata del famoso cantautore Gianni Bella.
San Giovanni Li Cuti ha bisogno di essere ripulita! I protagonisti di quest’iniziativa vogliono lanciare un messaggio convinto di solidarietà al signor Arrigo. I bambini, avvalendosi di cartelloni da loro disegnati, informeranno i bagnanti sui pericoli per la flora e per la fauna marina causati dalla cattiva abitudine di gettare mozziconi di sigaretta e rifiuti proprio sulla spiaggia. Tutto il tratto di costa della zona “Ognina” (ivi si trova San Giovanni Li Cuti) è roccioso, per cui una volta lasciati dei rifiuti, essi s’incastrano negli anfratti delle rocce. Diventa così difficile rimuoverli, e il più delle volte sono destinati ad essere risucchiati dal mare.
Legambiente Catania è allora lieta di porre in essere quest’azione esemplare e di invitare chiunque voglia unirsi alla “pulizia comunitaria” di uno dei luoghi più belli e suggestivi del catanese, per riportarlo in vita.
<< Qualcuno vive.
Forse qualcuno vive. Ma noi, qui,
chiusi in ascolto dell’antica voce,
cerchiamo un segno che superi la vita,
l’oscuro sortilegio della terra,
dove anche fra le tombe di macerie
l’erba maligna solleva il suo fiore >>.(da “Giorno dopo giorno”, 1947, SALVATORE QUASIMODO 19 GENNAIO 1944)