di Gaetano Consalvo
A distanza di tantissimi anni, le doti umane e intellettive di Giacomo Gazzara, un bimbo, la cui giovane esistenza si è spezzata nel 1985 quando aveva appena 9 anni, sono ancora impresse in modo indelebile nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato, anche grazie a un prestigioso riconoscimento istituito in quella stesso anno dai nonni paterni Rosa e Giacomo.
La borsa di studio “Giacomo Gazzara di anni 9” viene assegnata annualmente all’alunno più giovane tra i più meritevoli che ha frequentato la quinta classe della scuola primaria “Mazzini-Gallo”.
Il premio giunto alla XXXIII edizione, è stato assegnato al piccolo Giovanni Astone, in occasione di una coinvolgente cerimonia tenutasi il 26 giugno u.s. nell’aula magna del rettorato dell’Università degli studi di Messina, appositamente concessa del Magnifico Rettore.
Presenti in prima fila, come sempre, nonna Rosa e i genitori del piccolo Giacomo, l’avv. Nino Gazzara e la signora Giuseppina Briguglio. Alla cerimonia, coordinata dall’ex provveditore agli Studi Gustavo Ricevuto, sono intervenuti i coniugi prof. Antonino Saitta e dott.ssa Rosangela Pisacane, amici della famiglia Gazzara, che hanno conosciuto Giacomo, e la dirigente dell’Istituto “Mazzini-Gallo” prof.ssa Venera Munafò.
I coniugi Saitta hanno coinvolto emotivamente i presenti con ricordi di alcuni episodi di vita significativi riguardanti Giacomo.
Molto apprezzati gli interventi musicali di Viola Adàmova (al violino) e Carmine Calabrese (al pianoforte).
Presente, come sempre il premiato della prima edizione ed alcuni dei premiati delle altre edizioni.
La prof.ssa Munafò ha dato lettura del giudizio scolastico conseguito dal vincitore Giovanni Astone nel quale tra l’altro si legge “fin dai primi anni di scuola si è distinto per il suo carattere sereno ed equilibrato che ha fatto di lui l’amico di tutti, il più ambito fra i compagni per i suoi modi gentili e sempre affettuosi. A queste doti ha unito ima grande serietà nello studio a cui si è sempre dedicato con grande motivazione e in modo costruttivo, arricchendo con contributi personali e originali tutte le attività della classe, raggiungendo un eccellente livello di competenza in tutti gli ambiti scolastici, senza tuttavia farsene mai un vanto personale».