Se la Sicilia “non è” dei Siciliani, di chi è?

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di Salvo Barbagallo

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La Sicilia interessa anche ai Siciliani? Naturalmente non ci riferiamo a quei siciliani che occupano posti di governo o di potere, i quali sanno sfruttare bene (molto bene) tutte le possibili risorse dell’Isola. Ci riferiamo invece ai milioni di Siciliani che sono i veri titolari del loro territorio e che, purtroppo, nulla o poco (molto poco) fanno per cambiare il destino della loro Terra.

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L’interrogativo “La Sicilia interessa anche ai Siciliani?” nasce da una constatazione che ci tocca direttamente: un nostro articolo, “Crocetta fa rivoltare i morti nella tomba”, pubblicato (e visibile) su questo giornale, ha superato il tetto delle diecimila visite ed è vicino al tetto delle undicimila visite. Certo ben poca cosa a fronte delle migliaia e migliaia (e anche centinaia di migliaia) di visite che altri quotidiani online hanno. C’è da dire, innanzitutto, che La Voce dell’Isola è un giornale di “nicchia”, un giornale d’opinione e non di stretta cronaca; c’è da dire che La Voce dell’Isola non è supportata dai mezzi (economici) necessari per incrementare sui social e sui motori di ricerca il flusso dei visitatori; c’è da dire che La Voce dell’Isola si basa sul volontariato non retribuito di chi vi scrive e degli stessi tecnici che lo aggiornano; c’è da dire che La Voce dell’Isola non usa “tecniche” tipo il “clickbaiting” (titoli “esca” fuorvianti e spesso apocalittici) per attirare visitatori; c’è da dire che La Voce dell’Isola, infine, non fa favori a nessun politico o potentato economico.

Dette queste cose, consequenziali sono le considerazioni su questo inatteso flusso di lettori sull’articolo in questione.

L’articolo e il titolo “Crocetta fa rivoltare i morti nella tomba” sono riferiti a un fatto di “cronaca” e a un fatto di “storia” contemporaneamente. La “cronaca” ci mostra l’uso che il Presidente uscente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, sta facendo in campagna elettorale (con tanto di manifesti sparsi nelle città dell’Isola e nel sito politico) di una frase non sua, “La Sicilia ai Siciliani”. La “storia”: la frase “La Sicilia ai Siciliani” è dell’antifascista e indipendentista Siciliano Antonio Canepa, assassinato il 17 giugno del 1945 nelle campagne di Cesarò/Randazzo. La frase in questione è ampiamente documentata (e documentabile) perché è il frontespizio di un libretto stampato clandestinamente negli Anni 43/44 in periodo di dittatura fascista e in periodo di occupazione angloamericana della Sicilia. Su questi punti qualsiasi discussione diventa superflua.

L’interrogativo che noi ci ponevamo (quello se “la Sicilia interessa anche ai Siciliani”) era riferito al flusso dei lettori dell’articolo indicato, con provenienza quasi al 100 per 100 dalla Sicilia. Un interesse per il fatto di “cronaca” riferito a Crocetta, o un interesse per la circostanza “storica” messa in evidenza che intendeva ricordare in maniera inequivocabile Antonio Canepa? Quale che sia la risposta consideriamo il notevole numero di lettori un “avvenimento” positivo: l’interesse suscitato nei Siciliani ha sicuramente una sua valenza, un suo significato. Per noi che quotidianamente cerchiamo di dare ai nostri lettori opinioni libere non condizionate da direttive estranee ed esterne, vedere risvegliare nei Siciliani lo stimolo dell’interesse per le “cose” di Casa nostra, è un “fatto” importante. Se questo stimolo si moltiplicasse proporzionalmente, potremmo dedurre che non tutto è perduto, che si stanno incominciando a sciogliere indifferenza e immobilismo., i principali due elementi negativi che hanno consentito (e consentono ancora) a pochi di approfittare (in maniera esclusiva) di ciò che è di tutti i Siciliani. La Sicilia è infatti “di tutti i Siciliani”, così come la intendeva Antonio Canepa e non come la intendono i falsi profeti contemporanei.

La Sicilia ai Siciliani? Solo se i Siciliani lo vogliono, se si risvegliano dal loro torpore, solo se sanno far valere le loro “ragioni” senza lasciarsi infinocchiare da chi predica bene (apparentemente) e razzola male, molto male…

Ultimo appunto: “la Sicilia ai Siciliani”. Sic. Ma se – come si dovrebbe desumere dalla frase di Antonio Canepa, “strumentalizzata” da Crocetta – la Sicilia “non è” dei Siciliani, di chi è la Sicilia?

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