di Guido Di Stefano
Ci ha rallegrato la veloce lettura delle recenti dichiarazioni di uno scienziato d’oriente, russo per la precisione: le sue parole ci hanno proiettato agli anni giovanili a riascoltare la voce di famiglia che aveva avuto la possibilità di osservare il cielo stellato a diverse latitudini e quote e aveva altresì l’apertura mentale per ascoltare anche i più timidi sussurri dei tanto sminuiti (dal mainstream occidentale di ieri, di oggi e di domani).
Diceva quella voce: “ricordati sempre che, per quanto ne sappiamo, è verosimile l’esistenza di un’altra Terra nel sistema solare con uguale orbita, uguale periodo ma in posizione contrapposta”.
Un sogno? Una visione? Una rivelazione? Un bisbiglio portato da qualche alito orientale? O una semplice intuizione? Non abbiamo chiesto, perché non ci avrebbe risposto: in certo senso assomigliava ad Albert e come lui credeva nell’Essere Superiore ma non nella “bontà” dei suoi rappresentanti in terra.
E ora lo scienziato russo dà per “certezza scientifica”, quella che per noi era una affascinante teoria su cui lavorare.
Certo di tanto in tanto pensavamo che una reale possibilità di “collimare” entrambi i due mondi gemelli fosse costituita dal posizionamento di idonea strumentazione su pianeta rosso! Sì proprio Marte, proprio quel Marte dove è stato provato il GPS meccanico di derivazione “mediterranea”; quel Marte dove forse si cercano le conferme dei più arcani contenuti della Bibbia, del Gilgamesh, delle tavolette sumeriche pubbliche e secretate e di altre tradizioni.
Laboriosa è stata l’ammissione dell’esistenza del mitico “Nibiru” detto anche il pianeta della transizione, ovvero del ciclico passaggio ogni 3.600 anni. “Negato” per migliaia di anni è stato riavvistato in tempi recenti: prima dall’occidente che lo poneva a cento anni di distanza, anzi no a cento anni luce; poi dall’oriente; poi di nuovo dall’occidente che ne misurava la temperatura (apparente?) dell’atmosfera; per finire infine con l’occidentale Nuova Zelanda che prevede uno sbarco di noi umani su di esso nei prossimi cento anni!
E dire che per anni gli informatori occidentali hanno cercato di sbalordirci con il rinvenimento di altri pianeti simili alla Terra ad anni luce di distanza!
“Distrazioni” per distrarci? Volontarie o accidentali? Non ci stupiamo più di tanto con questo Occidente specialista nelle secretazione, negli incendi “provvidenziali di archivi (anche di Stato) e biblioteche, per mano di ignoti e/o vandalici esecutori magari defunti da secoli. Perché? Ma per supportate immeritati poteri e per cancellare le colpe di crimini di guerra e/o contro l’umanità e impedirne le attribuzioni ai veri colpevoli, elevati magari nel frattempo a “miti”.
Per farla breve vi riproponiamo (in copertina) la rappresentazione sumerica di Nibiru, il pianeta della transizione!
E per deliziarvi un angolo della nostra meravigliosa Sicilia!