Un viaggio contemporaneo da Enzo Moscato e Carlo Cerciello
alla danza di Jean-Claude Gallotta, passando per la scena ceca e spagnola
Si inaugura il 5 ottobre, con la provocatoria creazione Collective Loss of Memory della compagnia ceca di danza contemporanea Dot504 Dance Company, la 50esima Stagione Internazionale del Teatro Libero di Palermo, unico centro di produzione teatrale in Sicilia riconosciuto dal Mibact. Teatro, danza, circo contemporaneo e performance tra produzioni e ospitalità, scandiscono una programmazione ricca, articolata in cinque cartelloni per i due spazi del Teatro Libero di Palermo e del Teatro Selinus di Castelvetrano: 32 titoli, 185 alzate di sipario e oltre venti compagnie.
#Incontromano, questo il titolo dato alla stagione 2017/2018, rimarca la forte identità e la storia del Libero che, anche quest’anno, dopo una felicissima tournée in Argentina, suggella l’importante traguardo portando sulla scena di piazza Marina una programmazione frutto di collaborazioni e sinergie con realtà artistiche tra le più interessanti del panorama internazionale, italiano e siciliano. Un progetto a tutto tondo che in questo significativo anniversario intreccia la tradizionale programmazione a progetti di residenza, giornate a porte aperte e tante altre novità. Il tema, oltre a essere il segno dell’identità, è emblematico della ricerca e indagine che il Libero ha sempre fatto sul senso profondo del fare teatro attraverso il superamento dei confini, l’abbattimento delle barriere. #Incontromano, parola giocata nella sua polisemicità, è lo sconfinare dell’identità, lo svelamento delle contraddizioni, la traccia di una precisa idea di sperimentazione, è l’attraversamento del limite linguistico, culturale, sociale. #Incontromano è un gioco di parole, è un simbolo.
Diversi tra loro i temi affrontati con toni ora ironici, ora provocatori, ora leggeri, nelle diverse sezioni e che diventano l’intreccio di un più ampio discorso sul contemporaneo e sulla società attuale: punti chiave di un’indagine che spazia dai rapporti affettivi, alla dimensione introspettiva fino alla ricerca sociale. Ad aprire la Stagione è uno dei quattro progetti internazionali: una assoluta novità la compagnia di danza proveniente dalla Repubblica Ceca che propone uno spettacolo potente che racconta, anche con ironia, dell’individuo e della condizione di branco, questo è Loss of Memory. Una coreografia su L’Étranger di Camus è quella che segna il ritorno di Jean Claude Gallotta a Palermo in occasione della 50esima Stagione del Teatro Libero. Tre le produzioni che scandiscono il cartellone serale: il dissacrante A Number di Caryl Churchill, All new people, di Zach Braff e Non una di meno, di Manlio Marinelli. Altrettante le produzioni inserite nel progetto Isola di teatro: cartellone dedicato alle famiglie. Ampio spazio è stato dato alla Scena Italiana: dal capolavoro contemporaneo Scannasurice di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello al flusso poetico di Theatrum Mundi Show, di Pippo Di Marca, passando per Aldrovandi e la drammaturgia giovane e irriverente di Homicide House o ancora per gli artisti siciliani Ture Magro e Flavia Gallo, che esplorano la cultura mafiosa con un singolare taglio intimo e domestico in Malanova. Il secondo spazio della Stagione è il Teatro Selinus di Castelvetrano: una missione sociale di divulgazione che Libero conduce da diversi anni. Come anche procede il progetto con le scuole articolato in momenti di formazione e fruizione tra laboratori e spettacoli e in cui è inserita una delle novità: una inedita finestra sulla musica aperta grazie all’omaggio a Rosa Balistreri La cantratrice del sud. A firmare la regia di A number ma anche di una ripresa della rilettura contemporanea di Joël Pommerat di Pinocchio – nel progetto Un’Isola di teatro – è Luca Mazzone. «Entrambi gli spettacoli rispondono all’identità di Teatro Libero che guarda con curiosità e con grande apertura e spirito di condivisione alla scena e alla drammaturgia europea e di oltreoceano – commenta – come del resto l’intera programmazione, che mette insieme artisti che hanno segnato le esperienze più interessanti della scena contemporanea a giovani compagnie e giovani drammaturghi: contaminazioni, pratiche e nuove proposte che meritano moltissima attenzione».
I direttori artistici hanno presentato alla stampa il programma sottolineando appunto la forte identità che ha segnato sin dall’inizio la loro storia. «Il nostro essere Liberi ci ha permesso di avere un approccio positivamente critico verso la città e il territorio – commenta Beno Mazzone fondatore del Teatro Libero nel 1968 – ci siamo sempre mossi in direzioni difficili, nuove, in controtendenza e, nel corso di questi lunghi anni, Teatro Libero è divenuto una vera e propria missione laica che ha avuto l’obiettivo di costruire un rapporto con il proprio pubblico creando una comunità, stimolando incontri, momenti di scambio, costruendo un rapporto di fiducia con i propri spettatori, interrogandosi sulla società contemporanea, con le sue contraddizioni e con i suoi paradossi, superando i confini, andando oltre gli steccati ideologici, artistici, culturali».
«Prima con il festival internazionale Incontroazione e poi con la programmazione delle Stagioni – prosegue Luca Mazzone – lo sguardo internazionale è stato e continua a essere uno degli obiettivi principali del nostro fare teatro, seppur mantenendo un’apertura alle esperienze che hanno consolidato Teatro Libero quale luogo privilegiato di osservazione della società e della scena, laboratorio permanente di idee, di pratiche e di pensiero teatrale. Tutto questo vissuto e ottenuto grazie alla nostra caparbietà, a un’integrità che spesso ci ha portato a dover navigare controcorrente, a ignorare mode passeggere, a ricercare il fuoco della verità teatrale. Non facile è stata l’interlocuzione con le istituzioni anche se, in alcuni felici casi, sono curiose e consapevoli della nostra importanza, forse un po’ timide nel riconoscere a Teatro Libero ciò che in altre latitudini sarebbe già stato riconosciuto: la piena funzione pubblica di un luogo di crescita culturale e sociale di fondamentale importanza per la città e il territorio».
La 50esima Stagione Internazionale viene presentata al pubblico in occasione dell’apertura del progetto di residenza dell’artista Lucia Guarino, vincitrice dell’ultimo festival “Presente Futuro”, venerdì 15 settembre alle 20.30 nella sede di piazza Marina e si articola in:
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I progetti internazionali
Quattro progetti internazionali tra danza e circo contemporaneo: provenienti dalla Repubblica Ceca – il sopracitato Collettive Loss of Memory dell’interessante compagnia di teatro danza praghese Dot504 Dance Company, che avvia una collaborazione con il Palermo Pride – alla Spagna con la promettente compagnia spagnola di derivazione argentina HurYCan Dance Company di Madrid che proporrà Asuelto, passando alla Francia con l’importante ritorno di Jean-Claude Gallotta e il suo progetto L’Étranger della C.ie Émile Dubois, ispirato a Camus, per il Festival “La Francia in Scena” promosso dall’Institut Français e dalla Fondazione Nuovi Mecenati, e poi il duo internazionale di circo contemporaneo di Milo Scotton e Oliva Ferraris con il progetto Klinke.
Le produzioni
Due creazioni di drammaturgia anglofona che indagano il tema della relazione umana: A Number, dissacrante testo di Caryl Churchill per la regia a cura di Luca Mazzone, e poi l’inedito All new people del famoso Zach Braff – sceneggiatore, regista e attore, prosaicamente noto al grande pubblico per il ruolo giocato nella serie Tv americana Scrubs – progetto e regia di Massimiliano Farau, che segna la collaborazione produttiva tra il Libero e la giovane compagnia Randevù di Genova. Non una di meno, è invece una scrittura drammaturgica originale affidata al “dramaturg” in residenza, Manlio Marinelli, ispirata a Le Troiane di Euripide, per la regia di Lia Chiappara, che si inserisce nel progetto di attraversamento e riscrittura del mito. Altre tre le produzioni tout public, inserite nel cartellone “Isola di teatro” rivolto ad adulti e ragazzi per le domeniche pomeriggio: il nuovo progetto di Salvo Dolce, Amici diversi, tra fiaba e contemporaneità, il nuovo progetto di Beno Mazzone, Il viaggio di uno, sul tema della crescita e appunto del viaggio, e il riallestimento del Pinocchio di Joël Pommerat, a cura di Luca Mazzone.
La scena italiana
Il teatro di ricerca italiano è approfondito con Scannasurice di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello e l’interpretazione di Imma Villa, spettacolo rivelazione della scena italiana degli ultimi dieci anni, e poi con il ritorno a Palermo di Pippo Di Marca e del suo debutto Theatrum Mundi Show, prodotto dal Florian Metateatro in collaborazione con il Teatro di Roma. Poi la forte presenza della nuova drammaturgia contemporanea italiana: Emanuele Aldrovandi di Homicide House – regia di Marco Maccieri della compagnia Mamimò di Reggio Emilia – o ancora il progetto della compagnia siciliana, con sede in Emilia-Romagna, Sciara Progetti, che propone Malanova di Ture Magro e Flavia Gallo. Corrado Accordino di Teatro Binario 7 di Monza firma l’attuale Uno che conoscevo, mentre Sorella con Fratello di Alberto Bassetti è per la regia di Alessandro Machìa. Un ritorno importante, dopo aver vinto il premio del Teatro Libero per la produzione del migliore progetto scenico nel 2003, è quello di Luca Ricci e della sua compagnia Capotrave di Sansepolcro con La lotta al terrore, drammaturgia che firma insieme a Lucia Franchi. Poi, la riscrittura contemporanea a partire dal grande classico della letteratura, Moby Dick, a firma di Michele Losi e Mariasofia Alleva, e in ultimo – ma non ultimo – l’interessante lavoro del giovane regista Silvio Peroni sulla drammaturgia inglese con The Aliens di Annie Baker, produzione Pierfrancesco Pisani e Khora Teatro di Napoli.
Isola di teatro – la domenica per le famiglie
All’interno del cartellone che unisce le generazioni, Isola di teatro, sono inseriti spettacoli domenicali pensati per ragazzi, bambini e famiglie che toccano la drammaturgia contemporanea, le riscritture delle grandi favole e dei grandi testi teatrali con un linguaggio accessibile a tutti i pubblici che vedono, oltre alle produzioni sopracitate, presenze importanti come quelle della storica compagnia del settore Fontemaggiore di Perugia con una riscrittura di Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, la Fondazione Aida di Verona con Il principe felice da Oscar Wilde. Sognando Hänsel e Gretel della compagnia siciliana di Ragusa Centro Teatro Studi è la rivisitazione della famosa fiaba a cura di Franco Giorgio e Laura Tornambene, infine Pesciolino d’oro, da Puškin, nella riscrittura di Enrico Falaschi del Teatrino dei Fondi di San Miniato.
La stagione del Teatro Selinus
Una programmazione attenta alla divulgazione e alla formazione del pubblico che, tra stagione di prosa – la domenica in pomeridiana – e un fitto e ricco percorso per le scuole, porta a Castelvetrano i progetti più interessanti di teatro della Stagione del Libero, con una particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea: da Non una di meno di Manlio Marinelli alla riscrittura de I promessi sposi a firma del Teatro Akròama, fino alla musica popolare di Rosa Balistreri, La cantatrice del sud, della compagnia La Strummula di Catania formata da Laura Giordani e Mimmo Aiola, fino a Les Jumeaux, un percorso teatrale e musicale tra teatro di strada e fisarmonica, e poi ancora A Number, Malanova, All new people, Uno che conoscevo e The Aliens.
I percorsi per le scuole – Progetto Scuole | cartellone mattutino
L’attenzione alla formazione del pubblico si esprime soprattutto con il progetto trasversale dei percorsi per le scuole: momenti di formazione e fruizione che si articolano in laboratori e spettacoli che spaziano dalla letture delle drammaturgia alla visione della messa in scena. Un vero e proprio cartellone che spazia dalle favole e novelle tra cui Wilde e Shakespeare, mettendo al centro soprattutto la drammaturgia contemporanea, oltreché un premio dedicato alle nuove generazioni, “Racconti di Teatro”. Novità di quest’anno: una inedita finestra sulla musica popolare e d’autore con la figura di Rosa Balistreri, protagonista di un viaggio nella tradizione orale siciliana nell’omaggio La cantatrice del Sud.
La comunità del Libero
Comunità Libero è un fitto programma di attività collaterali distribuite nel corso della Stagione che comprendono visite nel dietro le quinte, momenti di dopoteatro insieme agli artisti, prove a porte aperte, tour nel backstage e soprattutto dei gruppi di lettura dedicati alla drammaturgia contemporanea, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla nuova scrittura per il Teatro.
Teatro Libero in Tournée
Ricco il calendario di recite in tournée di Teatro Libero, dopo l’avventura argentina, ritornano in scena: Contrazioni di Mike Bartlett, alla sua terza stagione, che sarà a Milano, Manhttan Medea di Dea Loher a Cagliari, a Reggio Emilia e in Piemonte, la nuova produzione A Number a Pescara, Il piccolo violino tra Perugia, Cagliari e Verona e Cipollino tra Roma e Firenze.
La campagna abbonamenti
Aperta la campagna abbonamenti che prevede diverse formule a 6, 10 e 16 spettacoli con una tessera dedicata ai giovani, agli abbonati fedeli e alla comunità Libero: prezzi da 30 a 90 euro. Inoltre, è previsto un biglietto speciale per gli operatori teatrali. Le informazioni e le prenotazioni si richiedono al botteghino: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, infoline 091.6174040 e mobile 392.9199609.
La programmazione nel dettaglio:
Anteprima – presentazione della Stagione al pubblico, ore 20.30
Venerdì 15 settembre, ore 20.30, la direzione del Teatro presenterà la 50ma stagione al pubblico, in occasione dell’apertura dell’esito della residenza del progetto vincitore del Festival “Presente Futuro 2017”. Lucia Guarino proporrà Retiro nella versione presentata al Be Festival di Birmingham, poi Una crepa, primo studio di un progetto che la Guarino ha sviluppato insieme a Elisa D’Amico, entrambe produzioni della compagnia Ac Nexus di Bologna.
Il cartellone serale – Teatro Libero
spettacoli ore 21.15
La prima, il 5 ottobre, con repliche fino al 7, Loss of Memory, idea e coreografia di Jozef Fruček e Linda Kapetanea, compagnia DOT504 Dance di Praga – spettacolo potente, ironico e provocatorio, che ci interroga sul nostro senso di individuo attraverso la costipazione di cinque uomini in uno spazio delimitato, costretti alla condizione di branco ancestrale.
Dal 19 ottobre, con repliche fino al 21, Scannasurice, di Enzo Moscato, per la regia Carlo Cerciello, una produzione Elledieffe e Teatro Elicantropo / Anonima Romanzi di Napoli – una sorta di misteriosofica discesa agli “inferi” di un personaggio androgino, “un femminiello” alla ricerca di un’identità smarrita nell’ipogeo napoletano dove abita, avvolto dai fantasmi delle leggende metropolitane partenopee.
dal 2, al 4 novembre, per il Festival #LaFranciainScena, L’étranger, da Albert Camus con le coreografie di Jean Claude Gallotta, una produzione Groupe Émile Dubois / Compagnie Jean-Claude Gallotta di Parigi – uno spettacolo intimo, abitato dal flusso e dalla forza della scrittura di Camus, il cui clima a volte caloroso, a volte sordo e minaccioso, è un riflesso dell’assurdità del mondo, espresso in scena attraverso la potenza misteriosa della danza contemporanea.
il 16 e il 17 novembre, Homicide House, di Emanuele Aldrovandi, per la regia di Marco Maccieri, produzione Compagnia MaMiMò di Reggio Emilia – una parabola eloquente sui pericoli della nostra società come il modello di una vita dedita al successo e alla propria affermazione sopra e verso gli altri. Un gioco al massacro che terrà lo spettatore in uno stato di suspance.
Dal 30 novembre al 2 dicembre, la prima produzione del Teatro Libero in Stagione, Non Una Di Meno, da Le Troiane di Euripide, una drammaturgia originale di Manlio Marinelli, per la regia Lia Chiappara – attorno al Mediterraneo, da millenni, navigano racconti e storie, tra questi il mito delle donne troiane che rivivono oggi, davanti a noi, struggenti ed umane: donne perseguitate da una guerra feroce, ma tenaci e forti come la natura vuole che siano.
8 e 9 dicembre, Malanova, di Ture Magro e Flavia Gallo, una produzione Sciara Progetti di Piacenza – cosa è una malanova? È una cattiva notizia. Qualcosa che avresti voluto non sapere. Chi è Malanova? Una ragazzina. La sua storia ce la racconta il giovane Salvatore, che le ha voluto bene e l’ha ritrovata dentro a una storia di violenza squallida e sconvolgente.
Dal 14 al 16 dicembre, Moby Dick, di Michele Losi e Mariasofia Alleva, per la regia Michele Losi, una produzione Pleiadi Art Productions di Lecco – siete pronti ad affrontare il mare aperto dell’esistenza attraverso un grande classico come Moby Dick? Saliamo a bordo della baleniera Pequod, spazio drammaturgico simbolico e metafisico, per uno spettacolo di parole, suoni, gesti e attese.
Dal 11 al 13 gennaio 2018, Klinke, di e con Milo Scotton e Olivia Ferraris, per la regia di Philip Radice, una produzione della compagnia Circo Teatro Comico Poetico – lei gira il mondo in una scatola, Lui è pronto a tutto pur di star lontano dai problemi. Un corteggiamento mozzafiato per una bizzarra storia d’amore. Cosa potrà mai succedere al confine tra poesia ed euforia se si è in balìa degli equilibri più incerti?
La seconda produzione del Libero, dal 25 al 27 gennaio 2018, A Number, di Caryl Churchill, con la regia di Luca Mazzone – il rapporto tra il Padre, figura concreta e allo stesso tempo utopica, e il figlio: rapporto che appartiene alla dimensione più precipua del mito, quello fatto di legami ancestrali. Una contrapposizione polare ritmata da attrazione e repulsione.
Dal 8 al 10 febbraio, Asuelto, di Arthur Bernard Bazin e Candelaria Antelo, produzione HURyCAN Dance Company di Madrid – attrazione e repulsione, quattro corpi che si scontrano, si incontrano, s’interrogano, lasciandosi andare ad un movimento in continuo divenire, violento e dolce, estremo e rigoroso. Asuelto è come sciogliere la cima e lasciarsi andare alla deriva.
La terza produzione del Libero, in collaborazione con la compagnia Randevù di Genova, dal 1 al 3 marzo, All New People, di Zach Braff, per la regia di Massimiliano Farau – quattro soggetti improbabili, ciascuno con (almeno) un lato nascosto. Ognuno di loro ostenta certezze e nasconde perplessità. Ognuno di loro ha bisogno di amore. Fra un bicchiere, qualche tensione e molte risate si lasceranno andare, per ricostruirsi.
Dal 15 al 17 marzo, Uno Che Conoscevo, di Corrado Accordino, produzione della Compagnia Teatro Binario 7 di Monza – la quotidianità della redazione di un TG viene stravolta dall’arrivo della nuova stagista, gli ascolti sono in calo e la preoccupazione di perdere il lavoro aleggia in ufficio. Un subdolo destreggiarsi tra dinamiche d’ufficio, segreti pericolosi e opportunismi.
Dal 5 al 7 aprile, The Aliens, di Annie Baker, per la regia di Silvio Peroni, una produzione Khora Teatro, in collaborazione con Pierfrancesco Pisani – The Aliens è il nome scelto da Kj e Jasper per la loro band. Espressione manifesta del loro essere alienati o forse semplicemente diversi dai più. I due inizieranno al loro modo di vivere il timido Evan, un giovane dall’aria naif vergine al mondo e alle donne.
dal 19 al 21 aprile, Sorella Con Fratello, di Alberto Bassetti, per la regia di Alessandro Machìa, produzione Compagnia Il Carro dell’Orsa di Roma – è la storia di una famiglia, fatta di espiazione e di redenzione, ma anche di ricerca dell’identità e di un desiderio inespresso. Tra canti e ricordi si svela la tragedia di un omicidio familiare da thriller psicologico.
3 e 4 maggio, La Lotta Al Terrore, di Lucia Franchi e Luca Ricci, una produzione Capotrave / Kilowatt Teatro di San Sepolcro (Ar) – una riflessione sul tema del terrore e della paura che su venature drammatiche e, paradossalmente, comiche, cu fa riflettere sulla nostra identità individuale e sociale, e di come questa sia profondamente messa in crisi da opposti radicalismi.
10 e 11 maggio, Theatrum Mundi Show, di Pippo Di Marca, produzione Florian / Metateatro di Pescara – un “flusso di coscienza poetico” di immagini e di visioni, in cui, tra passato e presente, i grandi poeti e filosofi occidentali ripropongono le humanae quaestiones di sempre, in un caleidoscopico show formato viaggio-odissea.
Cartellone domenicale per le famiglie – Isola di Teatro
spettacoli ore 17
19 novembre, Pinocchio, di Joël Pommerat, regia di Luca Mazzone, produzione del Teatro Libero di Palermo – il “Pinocchio” di Pommerat ben si confà alla società moderna, dove le figure immaginarie si traducono in figure reali, divenendo cronaca di quello che oggi può capitare ad un ragazzino un po’ viziato, tra ladri, gentiluomini farabutti e qualche elegante fatina.
17 dicembre, Pesciolino D’oro, di Enrico Falaschi, una produzione del Teatrino dei Fondi di San Miniato – quella di Puškin è una fiaba ricca di suggestioni narrative e tematiche, una favola che ci ricorda come la ricchezza non faccia la felicità e che per essere felici nella vita spesso sia sufficiente saper scorgere la bellezza in ciò che ci circonda.
14 gennaio 2018, Klinke, di Milo Scotton e Olivia Ferraris, per la regia Philippe Radice, una produzione Circo Teatro Comico Poetico – lei gira il mondo in una scatola, Lui è pronto a tutto pur di star lontano dai problemi. Un corteggiamento mozzafiato per una bizzarra storia d’amore. Cosa potrà mai succedere al confine tra poesia ed euforia se si è in balìa degli equilibri più incerti?
18 febbraio, Amici Diversi, di Salvo Dolce, una produzione del Teatro Libero di Palermo – un gatto e un topo potranno mai diventare amici? Maicol e Frida, un gatto nero e una topolina vagabonda, sono due esseri solitari che fanno parte di due universi paralleli, mondi lontani, troppo diversi tra loro; ma un giorno…
11 marzo, Il Principe Felice, da Oscar Wilde, per la regia di Pino Costalunga, una produzione Fondazione Aida di Verona – lo spettacolo è tratto da una delle fiabe più note, belle, ironiche e commoventi di Oscar Wilde. È la storia di una profonda amicizia e apertura verso l’altro che nasce tra un rondinotto e un principe, ormai statua impreziosita da gioielli pregiati.
25 marzo, Il Viaggio Di Uno, progetto e regia di Beno Mazzone, produzione del Teatro Libero di Palermo – è la storia di un viaggio, quello di uno di noi, in cerca di una vita migliore. Il viaggio di un ragazzo che cerca una vita diversa, migliore, per crescere, per diventare uomo.
8 aprile, Sognando Hänsel e Gretel, di Laura Tornabene e Franco Giorgio, una produzione Centro Teatro Studi di Ragusa – le avventure di Hänsel e Gretel rivissute in sogno da Giovanni e Gertrude, due bambini giudiziosi che insieme lotteranno per sconfiggere “streghe e orchi”, ben sapendo che le paure si vincono solo alleandosi con i propri fratelli.
6 maggio, Il Sogno, da William Shakespeare, drammaturgia di Massimiliano Burini, regia di Beatrice Ripoli, una produzione Fontemaggiore di Perugia – Sogno è considerata l’opera shakespeariana più vicina all’immaginario dei bambini, ha i tratti della fiaba, moderna ed antica allo stesso tempo; una storia che gioca sull’incrocio tra sogno e realtà e che con canoni contemporanei ci invita a sognare ad occhi aperti.
La 50esima Stagione Internazionale
I numeri:
4 progetti internazionali
3 spettacoli di danza
1 spettacolo di circo contemporaneo
6 nuove produzioni
20 compagnie ospiti
5 cartelloni
2 teatri
31 titoli
190 alzate di Sipario
1 festival internazionali
I numeri della scorsa stagione 2016/2017
273 alzate di sipario
80 alzate di sipario in tournée
7.756 abbonati
178.000€ incassi da botteghino
Partner
Ministero dei Beni delle attività culturali e del Turismo
Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana
Ambasciata di Francia in Italia
Institut Français
Fondazione Nuovi Mecenati
Instituto Cervantes di Palermo
Institut Français Palermo
Ministero della Cultura della Repubblica Ceca
Coordinamento Palermo Pride
Teatro Libero Palermo
Salita Partanna, 4 – 90133 Palermo
Tel 091.6174040