“Spesometro 2017” – Nuova proroga in arrivo
I gravi disservizi web da parte dell’Agenzia delle Entrate fanno slittare la Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute dal 28 settembre al 5 ottobre, ma non è finita.
Dr. Mirco Arcangeli
La scadenza originaria del 18 settembre viene spostata al 28 settembre, ma durante i giorni antecedenti al 28 diversi disservizi web impediscono lo svolgimento lineare delle operazioni di invio, già resesi complesse per la incertezza su alcune problematiche e la pesantezza dei file contenenti tutte le fatture. Addirittura si arriva alla “sospensione del servizio invio telematico” durante la giornata del 22 settembre. Inoltre, e questo è stato il più grande incubo dei commercialisti, non si poteva visualizzare notifica o esito dell’invio, lasciando nel dubbio gli intermediari.
I problemi riscontrati nel sistema, sul quale indagano Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria e il Garante della Privacy, riguardano principalmente la gestione della Privacy. Attraverso un semplice accesso con i dati Entratel, era possibile, partendo da un codice fiscale, visualizzare e scaricare le fatture telematiche trasmesse al Fisco.
Così, visti i disagi avuti a causa dei problemi tecnici su indicati, l’Agenzia delle Entrate comunica la proroga della scadenza degli invii dei dati delle fatture al 5 ottobre.
Nel contempo non mancano le proteste da parte del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialsisti, che forti degli oltre 100.000 professionisti intermediari abilitati, spinge per abolire tale adempimento ed in ogni caso per una ulteriore proroga.
Ma di cosa si parla nello specifico?
Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute
Con decorrenza 1° gennaio 2017 nasce il nuovo adempimento fiscale Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute, e contemporaneamente viene abolito lo spesometro annuale (DL 193/2016 art. 4). Questo nuovo adempimento unitamente a quello della Comunicazione liquidazioni periodiche IVA dovrebbe permettere un maggiore ed immediato controllo tra i dati comunicati e i versamenti effettuati dai contribuenti. In effetti stanno già pervenendo ai contribuenti inadempienti al pagamento iva, gli avvisi bonari con la maggiorazione del 10%.
La Comunicazione dati fattura consiste nell’invio dei dati relativi alle fatture emesse e ricevute, in forma analitica. Praticamente l’Agenzia delle Entrate verrà in possesso di tutte le fatture prodotte e ricevute dal sistema economico Italia, con qualche piccola eccezione.
Infatti, per ogni singolo documento occorre comunicare: i dati identificativi dei soggetti coinvolti; data e numero fattura; la base imponibile; l’aliquota applicata; l’imposta; la tipologia dell’operazione.
L’obbligo riguarda tutti i soggetti passivi IVA, compresi enti non commerciali, soggetti non residenti con stabile organizzazione in Italia e soggetti che hanno esercitato l’opzione ex art. 36 bis.
Sono esonerati: agricoltori in regime di esonero (con volume d’affari non superiore a € 7.000) operanti in zone montane; contribuenti in regime fiscale agevolato (minimi e forfetari).
Sanzioni
In caso di omesso/errato invio dei dati fattura, le sanzioni sono: € 2 a singola fattura con; un massimo di € 1.000 a singolo trimestre. Se la regolarizzazione avviene entro 15 giorni dalla scadenza ordinaria, la sanzione da versare sarà ridotta della metà, ossia € 1 a fattura, con un massimo di € 500 a trimestre. (D.L. 193/2016 art. 4, c. 3),
Non preoccupiamoci, anche questa volta ci penserà l’angelo custode (il Vs. Commercialista) a risolvere anche questo “devastante” adempimento.