di Alessandra Leone
Bambini, anziani, uomini e donne dei più diversi ceti sociali, volti, piccoli dettagli, momenti semplici, strade e luoghi di città, in particolare di New York e Chicago poiché visse a lungo lì: Vivian Maier fu una fotografa statunitense amante della cosiddetta “street photography”, volendo catturare in un click istanti della vita di ogni giorno.
Fu scoperta per puro caso nel 2007, due anni prima che venisse a mancare, da John Maloof, scrittore e giornalista che acquistò a un’asta un box in cui, tra le altre cose, trovò centinaia di negativi e rullini da sviluppare; Maloof capì subito di essere dinanzi a un importante tesoro e tentò di trovare quell’artista dal talento così spiccato, cercando intanto di scoprire altro materiale.
Dopo varie ricerche, venne a sapere che l’autore era una certa Vivian Maier, una bambinaia con un forte amore per la fotografia e l’attenzione ai dettagli, la quale con la sua inseparabile Rolleiflex riuscì a immortalare la vita negli USA dagli anni ’50 agli anni ’90, scegliendo di rimanere nell’ombra e tenere per sé la sua passione.
Sarà possibile ammirare diverse opere di questa grande fotografa a Catania, negli spazi espositivi della fondazione Puglisi Cosentino in Via Vittorio Emanuele II numero 120, dal 27 ottobre al 18 febbraio dalle ore 10 alle 20 a Catania, nella rassegna “Vivian Maier – Una Fotografa Ritrovata”, con più di 120 scatti in bianco e nero, diverse immagini a colori e filmati in super 8. Patrocinata dal Comune della città etnea, la mostra è organizzata e prodotta e dal Gruppo Arthemisia, Contrastoe diChroma Photography e curata da Anne Morin e Alessandra Mauro. Se intanto siete curiosi di avere qualche altra informazione o volete conoscere le foto di una donna indipendente, forte, moderna e senza paura , andate sul sito internet http://www.vivianmaier.com/. Non ve ne pentirete.