Surge, Sikelia!

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di Guido Di Stefano

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Tu eri già grande e meravigliosa, dea tra le dee, madre delle tre Dee (Demetra, Kore (alias Libera), Venere-Ericina), terra delle tre montagne, basamento delle tre città, dispensatrice dei tre cereali (o graminacee) e cioè frumento-avena-orzo, custode delle valli incantate, chiomata dalle impenetrabili “selve oscure”, accarezzata dall’aere vitale, allietata dalle voci tintinnanti dei ruscelli, luminosa per il caldo sole e l’argentea luna: insomma tu eri già “tutto” quando l’occidente era ancora informe e primitivo.

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Tu eri signora e padrona e si alzavano al cielo le tue “fabbriche” quando l’occidente non aveva città alcuna e viveva nelle spelonche o al massimo nelle capanne.

Cullasti e praticasti la “civiltà” con i popoli dell’Africa e dell’Oriente quando ancora tutto l’occidente si tingeva con i colori di guerra.

Tu eri il centro del mondo e per te e tramite te abbiamo potuto ereditare i grandi tesori di conoscenza e sapienza che ora un ingrato , improvvido e miope occidente tende a rinnegare e/o a svendere.

Tu eri e resti la più bella delle madri! Amata, tradita, odiata, perseguitata, oppressa e sempre invidiata e ambita perché sei tu, unica!

Perciò accorati ti urliamo “surge, Sikelia”! Alzati, Sikelia e scuoti i tuoi figli, destali dal torpore in cui sonnecchiano e vivacchiano, non più signori e padroni del proprio destino! Riaccendi il loro orgoglio per le loro “divine” origini, falli bruciare di amore per te, ravviva la loro spenta fede!

Hai avuto grandi figli, naturali o adottivi ma pur sempre grandi: e ti hanno glorificata come dea e regina, luminosa e ammaliante, perché ti hanno rispettato e amato con intelletto e devozione senza tentennamenti e paure, con coraggio anche estremo.

Fai capire ai tuoi figli di oggi che tutto l’occidente sembra da tempo coalizzato per predarti di tutto e desertificarti  e mettere il tuo scheletro scarnificato al servizio degli (ig)noti demoni della morte e dell’Apocalisse.

Presto, perché si dice che è già alta la nostra esposizione alle belligeranze atomiche-nucleari-batteriologiche-chimiche-cibernetiche-elettromagnetiche-gravitazionali-climatiche-genetiche.

Fai capire a tutti i tuoi figli che sei la loro madre e la loro casa insieme: e che uniti debbono lavorare per te e per se stessi, conservando ognuno la propria identità pur nell’identico amore per te, coscienti e praticanti i grandi valori della fratellanza e del bene comune.

Pretendi che tutti manifestino l’orgoglio di essere figli tuoi, di essere Siciliani e quindi si adoprino in sinergia per la tua bellezza e il loro avvenire.

Surge  Sikelia  et memento quia Domina et non ancilla es”  (alzati Sikelia e ricordati che sei Signora e non serva). E soprattutto ricorda a ognuno dei tuoi figli (specie se investiti di potere a qualsiasi titolo) che anche lui è “Dominus” e che “Animus suus Dominus est”: un “Dominus” proteso alla esaltazione del tuo splendore e al conseguimento del bene comune, che è anche il bene dell’umanità.

 

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