di Matteo Sicuro
Finisce con un pareggio la grande sfida al vertice del Girone C della Serie C e in classifica tutto resta immutato. Lecce in testa e Catania secondo con 4 punti di ritardo.
Il Catania a Lecce rischiava, in caso di sconfitta, di dover pensare prematuramente ai play off, infernale lotteria di questo torneo, con tutti gli eventuali e possibili risvolti psicologici, non certo positivi, che la situazione avrebbe comportato.
Il risultato di parità lascia, invece, inalterate le possibilità di giocarsela fino alla fine per il primo posto, e conseguente promozione diretta, e da questo punto di vista va valutato ed accettato in maniera assolutamente positiva.
Se consideriamo, però, che in campo la squadra più compatta, più tecnica, più sportivamente cattiva e determinata è stata quella etnea non si può nascondere un pizzico di delusione per ciò che poteva essere e non è stato.
Il Lecce ha sfruttato l’unico momento di distrazione del Catania e ha pareggiato una partita che dopo più di un’ora di gioco non l’aveva mai visto tirare in porta.
I rossazzurri avevano controllato, fino a quel momento in assoluta tranquillità, il vantaggio procurato da Lodi su rigore che premiava la squadra che, senza fare sfracelli, aveva dimostrato di avere qualcosa in più.
Il Lecce, dopo aver accusato il colpo dello svantaggio, davanti ai suoi quasi 20.000 tifosi, ha avuto la saggezza di non lasciarsi andare, ha saputo attendere limitando i danni in attesa di sfruttare una eventuale occasione.
Una, infatti, ne ha avuta e non se l’è lasciata sfuggire dopo che, un attimo prima, aveva rischiato seriamente di subire il 2 – 0 che avrebbe chiuso inesorabilmente le ostilità.
C’è da essere abbastanza soddisfatti per l’approccio alla gara dei giocatori etnei, per come hanno lottato e per le qualità tecniche e caratteriali che hanno dimostrato ma, alla fine, non sono stati premiati.
La squadra pugliese ha perso in questo torneo una sola partita, contro il Catania nel girone di andata, e anche se più volte è stata vicina alla sconfitta, esattamente come oggi, è sempre riuscita a rimediare. Bravura o fortuna? Chi lo sa. Fatto sta che recuperarle 4 punti in classifica, teoricamente non tantissimi, non sarà facile.
Il Catania dovrà sempre vincere e sperare che il Lecce vada incontro a qualche incidente di percorso e che la dea bendata ogni tanto si giri dall’altra parte.
Le occasioni per trovarsi in testa, o anche più su, il Catania le ha avute, anche oggi, ma non le sapute sfruttare.
Dal prossimo lunedì, in casa con la Virtus Francavilla, non si potrà più sbagliare e così fino alla fine del campionato se veramente si vuole uscire fuori dall’inferno della Serie C e gli sforzi, l’impegno e le scelte tecniche dovranno essere costantemente all’altezza della situazione.
I tifosi non si tireranno indietro e, come sempre, faranno la loro parte, su questo non ci piove.
Se il Lecce, alla fine, sarà così bravo da vincere tutte le prossime gare e la matematica non ci darà scampo, dovremo farcene una ragione e attrezzarci al meglio per vincere i play off, ma solo in questo caso sia chiaro.
Chi ama il Catania merita questa promozione per cercare di alleviare le tante amarezze che negli ultimi anni, suo malgrado, ha dovuto subire.
Forza Catania!
*Immagine di copertina dal sito www.calciocatania.com