di Tania Dipietro
“Siamo la voce di chi non ha voce. Difendiamo la vita” queste alcune delle voci che si udivano per le vie di Biancavilla (CT) in una domenica mattina come tante per il paesino Etneo.
Si è infatti tenuto domenica 21 gennaio 2018 il “Corteo per la difesa dei diritti animali” promosso dalla LAV – Lega Anti Vivisezione con la collaborazione ed il sostegno di ben altre 10 associazioni animaliste ,e non solo, operanti nella Sicilia orientale.
In seguito agli ultimi avvenimenti delittuosi ai danni di animali accuditi sul territorio da alcune volontarie di Biancavilla, si è deciso di scendere in piazza con un corteo di protesta e condanna contro ogni forma di violenza perpetrata ai danni di randagi e di tutte le categorie di soggetti più deboli ed indifesi. “Non importa se siano anziani, donne, bambini o animali… Gli indifesi vanno protetti sempre. Date prova di umanità”, sono queste le parole urlate al megafono da Angelica Petrina, responsabile della LAV sezione di Catania.
Ad aprire il corteo un grande striscione arancione che ricorda i colori della LAV e che ha voluto ribadire un concetto sacrosanto ed universale “LA VITA E’ UN DIRITTO PER TUTTI”. A partecipare all’attesa manifestazione sono state svariate associazioni animaliste provenienti da diversi Comuni;
Animalisti Italiani Onlus di Siracusa, ENPA sezione di Adrano (CT), PAN- Protezione Animali e Natura di Tremestieri Etneo (CT), L’altra zampa di Catania, Nel Mondo di Peggy di Acicastello (CT), Abea Onlus di Motta Sant’Anastasia (CT), Le Aristogatte Onlus di Catania, L.I.D.A. sezione Catania, LAL- L’animale libero di Misterbianco (CT) e le Guardie Ambientali della GEPA che ricordiamo per prime hanno prestato soccorso ai due cani crudelmente avvelenati in contrada vigne a Biancavilla lo scorso 10 Gennaio.
Ad accettare l’invito delle associazioni anche il signor Giovanni Rosto, gestore del canile A.C.A.E Dog Village di Mascalucia, l’unico che ha deciso di aderire al corteo tra i vari responsabili delle diverse strutture presenti nel territorio Etneo destinate al ricovero dei randagi.
“Si sperava nella partecipazione massiva di associazioni non solo di categoria ma anche culturali, anti-violenza, sportive ecc… Così purtroppo non è stato e per tante associazioni invitate non abbiamo contato nemmeno la presenza di un solo rappresentante nonostante si trattasse di una battaglia culturale, non solo animalista.” Questa l’osservazione di Gianfilippo Coco, educatore cinofilo ed attivista LAV che ha invitato tutti a riflettere sull’importanza della coesione tra le diverse organizzazioni. In occasione del corteo, associazioni animaliste a parte, solamente Femministorie – progetto femminista di Sara Crescimone Messina ha risposto all’accorata richiesta di sostegno della LAV ed è scesa in campo alzando uno striscione con giusta dedica per l’occasione : “Gli animali sono famiglia”. Dove per famiglia viene inteso l’intero ecosistema, secondo il pensiero di Sara, dal quale gli animali non possono essere scissi.
Incisivo è stato anche il discorso di Cettina Sirugo, responsabile provinciale di Animalisti Italiani, che tramite la creazione di una petizione auspica un inasprimento delle pene per chi compie reati contro gli animali, in quanto, sebbene il codice penale preveda già una pena detentiva finora nessuno è stato condannato alla reclusione (specie se l’imputato si presenta incensurato).
Toccanti invece le parole di un’ospite particolare, Vera Squadrito, mamma di Giordana Di Stefano – vittima di femminicidio: “La violenza è violenza, punto. Non c’è differenza tra quello che viene perpetrato sugli uomini o sugli animali.”
Tanti i cartelli alzati in alto dai manifestanti contenenti immagini forti di animali avvelenati e deceduti per mano dell’uomo, mentre le associazioni all’unanimità hanno condannato duramente le istituzioni per il mancato rispetto della normativa a tutela degli animali, prevista già da 7 anni nella tanto discussa legge regionale 15/2000 ma che tutt’oggi trova difficile applicazione specie in un territorio come il nostro definito a ragion veduta “ difficile”. Pochi in effetti i cittadini che si sono uniti al coro di protesta, assenti le cariche politiche, nonché gli organi di polizia municipale ed i carabinieri. A dare un indispensabile contributo per l’ordine pubblico sono state infatti le Guardie Ambientali della GEPA. E mentre tanti attivisti arrivavano da altri Comuni e Province, gli abitanti di Biancavilla hanno assistito alla prima marcia per la difesa dei diritti animali in silenzio, senza alcun coinvolgimento se non da parte di pochissime persone.
Il Corteo, partito dal Viale dei Fiori, dopo una prima sosta in Piazza Don Bosco ha proseguito diretto al palazzo del Comune, luogo in cui la voce dei manifestanti si è fatta più intensa. Ad intervenire sono state anche Patrizia Ferrara (Nel Mondo di Peggy) e Lucilla Fiore (PAN) che hanno ribadito rispettivamente la necessità di collaborazione da parte delle Istituzioni, il rispetto del diritto alla vita e la tutela del nostro territorio e dell’ambiente.
Angelica Petrina della LAV ha affermato “in questo giorno è stato piantato un seme”. E se volgiamo lo sguardo ai più piccoli che erano presenti al corteo e che manifestavano con cartelli colorati ed adesivi il loro affetto per gli animali, allora si, possiamo veramente parlare di “seme della speranza”.