di Matteo Sicuro
Fino alla fine del campionato, rassegniamoci, ogni domenica avremo sempre 2 risultati da verificare: le future vittorie del Catania e cosa avrà fatto, nel frattempo, il Lecce.
Oggi hanno vinto entrambe e nulla è cambiato in vetta alla classifica. Conoscere a priori che l’avversario diretto ha vinto la sua partita e, momentaneamente, ha 7 punti di vantaggio non ha aiutato sicuramente la squadra etnea a mantenere la giusta concentrazione. Ma anche queste situazioni possono e devono contribuire a dare una carica maggiore per la vittoria, basta affrontare nel modo giusto la questione.
Da ciò che si è visto oggi in campo, per lunghi tratti della gara, è sembrato che il Catania soffra, invece, il dover rincorrere costantemente la capolista e l’obbligo di dovere raggiungere il risultato pieno a tutti i costi. Perché 7 punti a 13 giornate dalla fine, e peggio sarà in futuro, sarebbero veramente davvero tanti e difficili da recuperare.
Oggi è andata bene ed è giusto proiettarsi già alla sfida di domenica prossima, un’altra partita da vincere a tutti i costi, a prescindere dall’avversario, sperando che il Lecce perda o pareggi la sua partita.
I pensieri dei sostenitori etnei, presenti come sempre anche in Puglia, sono comprensibilmente al risultato finale a prescindere da come arriva, dalle belle giocate e se intervengono episodi favorevoli o ingenuità degli avversari a nostro vantaggio va bene lo stesso.
La Fidelis Andria, che ha dimostrato di meritare il posto non brillante in classifica che occupa, ci ha messo il cuore, l’entusiasmo, le energie ma alla fine ha prevalso la squadra più forte, che ha in organico elementi di qualità superiore che le permettono di capitalizzare al massimo le poche occasioni da goal che riesce a creare recriminando, anche, per qualche errore sotto porta che puntualmente e sfortunatamente si ripete.
Sono emerse, infatti, le capacità tecniche degli elementi già conosciuti e qualche piacevole novità, come il promettente e giovane Porcino, che non ha fatto rimpiangere l’assenza di Giovanni Marchese.
Il solito Ciccio Lodi si è fatto in quattro per proporre gioco e dare una mano in copertura. Se avesse le spalle meglio coperte dagli altri compagni di reparto potrebbe dedicarsi con più serenità a costruire il gioco e ci regalerebbe certamente tante belle soddisfazioni.
Ma schemi e gioco, che anche ad Andria si sono visti poco, non aiutano il Catania che è costretto a sperare in giocate individuali e subire, quasi sempre, il possesso palla anche da parte di avversari assai volenterosi ma non particolarmente dotati tecnicamente.
Bisogna, comunque, essere positivi, godersi la vittoria e guardare al futuro con grande fiducia anche se l’organico del Catania dovrebbe garantire migliori prestazioni.
La prossima domenica verrà a farci visita il Cosenza, avversario veramente scorbutico che ci ha eliminati dalla Coppa Italia, mentre il Lecce avrà il suo da fare a Bisceglie.
Non sarà da sportivi, ma da tifosi sì, noi speriamo vivamente che nel derby pugliese i giallorossi abbiano tante difficoltà e non facciano risultato mentre il Catania, ovviamente, scenderà in campo solo per vincere.
Forza Catania!