Il miracolo di Sant’Agata: i catanesi scoprono la Metro

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di Luigi Asero

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La festa della Santa Patrona di Catania, Sant’Agata, si avvia alla conclusione (tranquilli ancora c’è “l’ottava”!), e un ottimo bilancio in termini di efficienza e numeri è quello della Metropolitana FCE che per quattro giorni dal 3 ad oggi 6 febbraio, con un biglietto speciale “Agata” ha trasportato i catanesi verso la festa cittadina. Treni colmi di viaggiatori, ottimo il servizio di controllo, comodo poter giungere dal quartiere Nesima fino alla centralissima piazza Stesicoro in appena quindici minuti senza problemi di parcheggio.

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Lo sforzo di FCE in queste festività è stato particolarmente forte: corse dalle 6.40 (come ogni mattina) fino alle 0.30 e, la notte appena trascorsa, fino alle 2. Un treno ogni 10 minuti e nelle ore di maggior afflusso fino alla frequenza di un treno ogni 3 minuti. Catania, anche grazie alla Metro, si è sentita per un attimo quasi una Capitale moderna ed efficiente.

Ottimo l’impatto anche del pubblico che ha usufruito della consueta offerta Metro che consente di usare con il titolo di viaggio anche i parcheggi Milo e Santa Sofia (con navetta compresa Metro Shuttle fino alla stazione Milo).

Ne ha positivamente risentito anche la viabilità ordinaria, tanto più se pensiamo che nessuno -seppur con la pioggia debole ma incessante- voleva rinunciare a prender parte ai festeggiamenti agatini.

Certo, superate -definitivamente si spera- le perplessità sulla “utilità” della metropolitana a Catania ci si chiede come potrà essere ulteriormente esteso il servizio ad altre parti della città. I cantieri ci sono, si lavora alacremente per le prossime aperture della stazione Cibali (in forte ritardo a causa di problemi tecnici ma ormai in dirittura d’arrivo) e per le fermate presso l’ospedale Garibaldi Nesima e Monte Pò, anche queste forse inaugurate nel corso del corrente anno. Si lavora però anche al proseguimento verso piazza Palestro/Aeroporto/Librino e dall’altro lato verso Misterbianco.

Di certo è stata, l’esperienza di questi quattro giorni agatini, la conferma definitiva dell’importanza di una simile opera pubblica in una città come Catania, in questo pezzo di Sicilia dove ancora si parla di “ponte sullo Stretto” e ci si dimentica delle opere realmente indispensabili.

Adesso il “miracolo” è arrivato, grazie a Sant’Agata infatti anche quei catanesi che ancora diffidavano hanno compreso che la Metro inizia a esserci e funziona. Tornare indietro è ora più difficile. Grazie e… non solo per la Metro… Viva Sant’Agata!

FOTO DAL CANALE FACEBOOK LIVE UNICT
Video Youtube del canale Et Etneo68

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One Thought to “Il miracolo di Sant’Agata: i catanesi scoprono la Metro”

  1. Turi Russo

    Bene…perfetto. Adesso occorre progettare altri percorsi , magari con un secondo livello più basso. Ma il vero problema sono i pendolari dei paesi etnei.. perché la FCE non progetta una ferrovia sopraelevata che colleghi i paesi etnei con CT?R

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