Nel periodico incontro con il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, dottor Pietro Agen, si è parlato degli aeroporti di Fontanarossa e Comiso: il primo scalo della Sicilia è in netta crescita, arranca Comiso per le problematiche che riguardano la carenza di infrastrutture e per la gestione dei costi.
“Era prevedibile, era previsto lo sviluppo esponenziale dell’aeroporto etneo. Innanzitutto perché viene utilizzato dagli abitanti di quasi tutta la Sicilia, poi perché il flusso turistico, non solo europeo, si è avviato verso la nostra Isola grazie soprattutto alla politica delle Compagnie aeree che hanno tenuto nel debito conto le richieste dei tour operator. Il numero dei voli e dei passeggeri, di conseguenza, è cresciuto”.
– Come affronta la società di gestione dell’aeroporto di Fontanarossa, la SAC, questo forte incremento?
“La nuova dirigenza sta operando nel miglior modo possibile. Entro il prossimo luglio verrà attivato l’ex padiglione Norma, il cui ammodernamento per soddisfare le nuove esigenze è in corso d’opera, ed entro alcuni anni sarà resa agibile l’ex aerostazione Morandi. Inoltre una serie di lavoro già progettati darà una immagine più accogliente all’esterno dell’attuale aerostazione. Non è difficile ipotizzare che il numero dei passeggeri già nell’immediato futuro è destinato a crescere ulteriormente”.
– Per quanto attiene l’aeroporto di Comiso?
“Come è stato preannunciato, si va alla normalizzazione della gestione societaria”.
A seguire, l’intervista di Salvo Barbagallo a Pietro Agen
Riprese audio, video, web e redazione di Luigi Asero