Rese note oggi le motivazioni con cui la Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del pm di Genova contro la Lega. Al partito finora sono stati sequestrati un milione e mezzo di euro ma la Cassazione ribadisce che qualsiasi somma riferibile alla Lega Nord deve essere sequestrata fino al raggiungimento di 49 milioni di euro. Per questo la Guardia di Finanza potrà ora procedere al blocco dei conti, attuando quindi il decreto di sequestro del 4 settembre 2017 del pm genovese.
La vicenda processuale vedeva condannati Umberto Bossi, Francesco Belsito (ex tesoriere) e altri cinque imputati per il caso dei rimborsi elettorali riscossi dal partito tra il 2008 e il 2010 ottenuti, secondo l’accusa, con documentazioni artefatte e utilizzo di fondi per spese non istituzionali.
La Cassazione ha stabilito quindi che il sequestro preventivo, seppur in attesa del processo d’Appello, è valido e va eseguito bloccando tutti i conti, libretti e depositi che saranno eventualmente rintracciati.