di Luigi Asero
Di ritardi cronici vive la nostra regione. Ritardi burocratici, ritardi di sviluppo (economico, non capite male!), ritardi del trasporto regionale. Poco può fare il cittadino che si trova costretto a usufruire dei treni, sempre più spesso denominati “regionale veloce” e che invece di veloce hanno ben poco.
Certo, sappiamo bene che i treni fra Palermo e Catania funzionano decisamente meglio rispetto ad alcuni anni fa (pre cedimento pilone autostradale per intenderci), ma parlare di “regionale veloce”, quando spesso ci si deve fermare per consentire il passaggio di altri treni in direzione contraria su una linea ancora a singolo binario, appare forse un po’ azzardato. Adesso peraltro proprio questi treni fra le due principali città siciliane subiranno ulteriori disagi a causa di lavori di manutenzione sulla tratta Palermo-Termini Imerese. Lavori iniziati il 3 luglio e previsti fino al 10 settembre.
Peggio se si parla di linee secondarie come la Caltanissetta Xirbi – Modica che ormai porta un ritardo medio sempre molto alto (lunedì 25 giugno il treno della mattina portava 136 minuti di ritardo). La foto di copertina mostra l’annuncio ritardo di ieri sera: “appena” 210 minuti (duecentodieci minuti, che vi traduciamo in tre ore e mezza).
Peggio ancora se questo treno serve anche quei passeggeri che da Palermo o Catania giungono a Caltanissetta Xirbi e qui cambiano per finire a Caltanissetta Centrale, a causa del ritardo sulla tratta Modica-Cl Xirbi restano bloccati perché Trenitalia non ha pensato (se non a passeggeri infuriati in stazione) a provvedere a un servizio sostitutivo.
Chi legge si chiederà: che c’entra il ritardo di un treno con i passeggeri di un altro? C’entra, c’entra. Quando in Sicilia facciamo gli ingorghi li facciamo buoni. O niente. Trenitalia infatti lega quei passeggeri al servizio locale fra le due stazioni del capoluogo siciliano. Ergo per quei pochi chilometri nel caso di ritardi talmente clamorosi, si devono attendere servizi sostitutivi ma gli stessi servizi sostitutivi non vengono predisposti per tempo e solo alle proteste dei passeggeri (tanti) l’unico impiegato in stazione decide di contattare Palermo sperando in una risposta. Palermo “ordina” così un pullman (di ditta privata ovviamente) e i passeggeri ad attendere.
Non entriamo nel merito ma forse sarebbe stato più opportuno far muovere uno dei treni parcheggiati al 3° o 4° binario di Caltanissetta Centrale per prelevare rapidamente i passeggeri di Xirbi.
Ma è l’Italia belli miei, anzi peggio la Sicilia e nulla deve cambiare. Tutto immobile. Anche i treni.